I siti italiani in corsa per il Marchio del patrimonio europeo 2021

8 Febbraio 2021

Delta del Po, Porto Tolle, Provincia di Rovigo. Photo by Sz. Marton on Unsplash

Il Marchio del patrimonio europeo (o European Heritage Label) è il titolo che la Commissione europea della cultura conferisce a quei luoghi che hanno avuto un ruolo significativo nella storia e nella cultura europea, contribuendo a forgiare l’identità e lo spirito del “vecchio continente”. Un titolo assegnato lo scorso anno al Parco Archeologico di Ostia antica, e che potrebbe essere destinato nel 2021 a Ventotene o al Delta del Po e Venezia – i siti italiani preselezionati per il prestigioso riconoscimento.

Nello specifico, i due progetti – dal titolo Ventotene, proposto dal comune in provincia di Latina, e Terre d’acqua, terre nell’acqua. Delta del Po e Venezia, proposto dal Parco Regionale Veneto del Delta del Po in collaborazione con altri organi culturali dell’area veneto-emiliana – hanno superato a pieni voti la prima valutazione da parte della Commissione ministeriale istituita dal MiBACT. La decisione passerà ora nelle mani della Commissione Europea, che – entro il 1° marzo 2021 – stabilirà l’assegnazione del “marchio” a uno tra i due siti.

GLI ALTRI PROGETTI IN GARA

Diversi i progetti nazionali che hanno risposto al bando, pubblicato nel maggio 2019. Oltre ai due siti selezionati, hanno concorso per il titolo il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli (Roma), l’Area archeologica di Paestum (Capaccio Paestum, Salerno), il centro storico della città di Sarzana (La Spezia) e il Parco letterario Ernst Bernhard – Campo di internamento Ferramonti di Tarsia (Cosenza). I siti italiani attualmente insigniti del Marchio del patrimonio europeo sono il Museo Casa De Gasperi di Pieve Tesino (Trento), il Forte Cadine (Trento) e l’Area archeologica di Ostia antica (Roma).

[Immagine in apertura: Delta del Po, Porto Tolle, Provincia di Rovigo. Photo by Sz. Marton on Unsplash]