La fragilità del tempo nel nuovo libro fotografico di Josef Koudelka

8 Febbraio 2021

Amman, Giordania, 2012 © Josef Koudelka/Magnum Photos (dettaglio)

Sono le vesti di un moderno Ulisse a spasso tra le epoche quelle indossate dal fotografo Josef Koudelka per il nuovo libro Radici: un volume per immagini che documenta lo straordinario viaggio dell’autore ceco alla ricerca delle fondamenta della nostra cultura. Come? Andando lì dove la storia si è fermata: parchi e siti archeologici del Mediterraneo, scelti come luoghi di esplorazione, terre di confine dove tutto è stato e nulla è.

Pubblicato da Contrasto in occasione dell’omonima mostra recentemente inaugurata al Museo dell’Ara Pacis di Roma (aperta fino al 16 maggio), il libro presenta oltre cento immagini: fotografie in bianco e nero dedicate ai luoghi simbolo della storia antica: dal Tempio di Poseidone in Grecia al “nostro” Colosseo, dalle rovine di Petra, in Giordania, al sito di Palmira – immortalato da Koudelka nel 2006, prima che la guerra compromettesse in maniera irreparabile i tesori in esso presenti.

DALLE IMMAGINI ALLA PAROLA

Pagina dopo pagina, immagine dopo immagine, il libro offre una personalissima riflessione sul senso dell’antico, sul paesaggio e sulla fragilità del tempo. Scattate nell’arco di trent’anni, le foto sono qui accompagnate dalle impressioni e dagli sguardi di scrittori, pensatori e filosofi come Petrarca, Camus, Goethe a Rousseau: testimoni, molto prima di Koudelka, degli stessi luoghi immortalati dalle sue fotografie, e che hanno affidato alla parola scritta il loro stupore e i loro sentimenti di fronte alla magnificenza del passato.

LE FOTO TRATTE DAL LIBRO DI KOUDELKA

[Immagine in apertura: Amman, Giordania, 2012 © Josef Koudelka/ Magnum Photos (dettaglio)]