Saranno presentate anche le più recenti opere di Kapoor, realizzate con la nanotecnologia più avanzata, in occasione della retrospettiva che le Gallerie dell'Accademia di Venezia dedicheranno al pluripremiato artista britannico nel 2022. La mostra instaurerà un dialogo con i capolavori dell'arte medievale e rinascimentale custoditi dalla istituzione lagunare.
Fra i protagonisti dell’ambizioso progetto artistico partecipativo Great Big Art Exhibition, in occasione del quale ha invitato gli abitanti del Regno Unito a trarre ispirazione dal colore e a creare un’opera d’arte da esporre sulle loro finestre, per “contrapporre” la forza della creatività all’oscurità della pandemia, Anish Kapoor sarà presto in mostra in Italia. Ad annunciarlo sono le Gallerie dell’Accademia di Venezia, che faranno da cornice a un grande appuntamento espositivo a lui dedicato nel 2022, in concomitanza con la 59. Esposizione Internazionale d’Arte.
Parte integrante del progetto sul contemporaneo che l’istituzione lagunare ha avviato negli ultimi anni, l’ampia retrospettiva è in programma dal 20 aprile al 9 ottobre 2022. Si tratterà di un evento senza precedenti per le Gallerie: Kapoor, infatti, sarà il primo artista britannico celebrato dal museo con un progetto di questa natura. E le aspettative sono già altissime, alimentate anche dalle dichiarazioni di Kapoor, fra le personalità più autorevoli e influenti della scena artistica internazionale dei giorni nostri. “La luce e lo spazio di Venezia e le glorie della collezione delle Gallerie dell’Accademia, sono stati a lungo fonte di ispirazione per me“, ha sottolineato Kapoor. “Ho imparato ad amare questa città e i suoi pittori, scultori e architetti e mi sento onorato di essere stato invitato a impegnarmi in un dialogo visivo con essi. Spero di poter aggiungere qualcosa al vocabolario del colore e della forma che è stato il dono di Venezia al mondo“.
Affidata alla curatela dello storico dell’arte Taco Dibbits, direttore generale del Rijksmuseum di Amsterdam, la mostra di Kapoor a Venezia prenderà in esame la carriera dell’artista, focalizzandosi su alcune esperienze fondamentali nello sviluppo del suo peculiare linguaggio. Come anticipato dallo stesso Dibbits, l’arco temporale analizzato arriverà fino ai giorni nostri, con un focus sulle opere più recenti. “Gli ultimi lavori di Kapoor, utilizzando la nanotecnologia più avanzata, promettono di essere una vera rivelazione“, ha precisato il curatore, anticipando uno dei punti di forza del progetto espositivo in lavorazione.
Parallelamente la rassegna promette di gettare nuova luce anche sui primi lavori dell’artista originario di Mumbai, con particolare riguardo per le sculture in cui ha esplorato il concetto di spazio liminale occupato da un oggetto, mettendo in discussione le canoniche categorie di presenza fisica e di immaterialità e i concetti di pieno e vuoto. Classe 1954, pluripremiato, presente con le sue opere nei più importanti musei internazionali, Kapoor si appresta così a tornare a Venezia dopo aver rappresentato la Gran Bretagna in occasione della 44esima Biennale, nel 1990. Giusto un anno prima di ricevere il prestigioso Premio Turner.
[Immagine in apertura: Left: Untitled, 1992. Sandstone and pigment, 230 x 122 x 103 cm. Right: Void, 1989. Fibreglass and pigment, 200 x 200 x 152.5 cm. Photograph: Michel Zabe © Anish Kapoor. All rights reserved DACS, 2021]