L’architettura di Tadao Ando in mostra nel suo nuovo museo

1 Aprile 2021


Non è un luogo qualsiasi quello in cui è stata appena inaugurata la mostra Beyond: Tadao Ando and Art. Aperto ufficialmente il 30 marzo scorso, l’He Art Museum è il nuovo museo d’arte progettato dall’architetto giapponese Tadao Ando. Promosso su iniziativa privata e costruito a Shunde, nella provincia cinese del Guangdong, l’edificio è stato concepito dal noto progettista, insignito nel 1995 del Pritzker Architecture Prize, secondo un chiaro principio compositivo. A caratterizzarlo è infatti un volume scandito da quattro cerchi che si espandono dall’alto verso il basso, ben identificabili anche dall’esterno.

Fedele al proprio vocabolario materico, anche in questo caso Ando ha adottato il cemento faccia a vista. Ha lavorato sul tema della luce naturale, prevedendone in particolare l’ingresso negli spazi espositivi sia attraverso un grande lucernario centrale, sia generando giochi di luce-ombra mediante i brise-soleil disposti sulle facciate. Concentrandosi sulla cultura e sulle arti moderne e contemporanee, in un’ottica internazionale, l’HEM avvia la propria stagione espositiva con una mostra dedicata proprio all’architettura di Ando. Si tratta della prima delle proposte e attività culturali che puntano a rendere questa nuova istituzione un hub di comunicazione in grado di favorire le connessioni fra la comunità locale e il resto del mondo.

TADAO ANDO IN MOSTRA IN CINA

In linea con questa mission culturale, la mostra Beyond: Tadao Ando and Art è un invito ad analizzare la produzione del progettista giapponese da un punto di vista inedito. L’attenzione, in particolare, si concentra sulle connessioni fra arte e architettura, nonché sulle suggestioni che in oltre cinque decenni di attività – risale infatti al 1969 l’apertura dello studio Tadao Ando Architects & Associates – hanno ispirato l’opera di Ando. Le tre sezioni espositive – Beyond Art; Beyond Light; Beyond Ando – consentono ai visitatori di approfondire i rapporti, personali e professionali, dell’architetto con artisti del calibro di Pablo Picasso, Ellsworth Kelly, Alexander Calder e Richard Long e le reciproche influenze.

Un focus viene riservato al Chichu Art Museum, una delle opere architettoniche più rilevanti dell’intera carriera di Ando, nonché fra i massimi esempi di architettura museale del Giappone contemporaneo. Aperto nel 2004, è la tappa irrinunciabile degli art lover di passaggio a Naoshima, l’isola nipponica da tempo consacrata all’arte contemporanea. Per Shao Shu, direttore esecutivo dell’He Art Museum, la mostra veicola “le potenti storie e la filosofia dietro a un grande architetto e artista come Tadao Ando“. E il tutto avviene sperimentando una condizione spaziale peculiare: proprio all’interno di un suo edificio.

[Immagine in apertura: HEM Collection, Alexander Calder, Crag with Yellow Boomerang and Red Eggplant. Collaring of metals 198.1 cm × 238.7 cm × 104.1 cm, 1974. Photo © HEM]