Il mito dei gladiatori in mostra a Napoli

5 Aprile 2021

Opere in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli in occasione della mostra Gladiatori presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Photo Mario Laporta/KONTROLAB

Anticipata con entusiasmo e considerata una delle mostre più attese dell’anno – non soltanto dagli amanti dell’archeologia –, la grande rassegna dedicata ai gladiatori si prepara finalmente ad aprire le sue porte. Dove? Ovviamente al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sede del progetto fino al 6 gennaio 2022. Presentata in anteprima digitale lo scorso 31 marzo, la mostra – dal titolo Gladiatori – è un omaggio a tutto tondo alla fortuna e al mito di questi combattenti dell’antichità, passati alla storia per le loro imprese eroiche, e ancora oggi presenti nel nostro immaginario collettivo come simbolo di tenacia e coraggio.

Idoli delle folle, bramati dalle donne e protagonisti di storiche ribellioni, i gladiatori furono baciati da una fama che già alla loro epoca varcò i confini delle arene e che nel corso dei secoli si è ulteriormente ingigantita”, ha dichiarato il direttore del museo campano, Paolo Giulierini. “Basta pensare ai tanti film che ne hanno spettacolarizzato le vicende o al ruolo che il termine stesso ha assunto nel nostro vocabolario e nella quotidianità. La mostra ha l’ambizione di raccontare non solo il mito, ma anche la dimensione umana del gladiatore: non ne nasconde gli elementi più duri, ma li inserisce in una cornice più ampia, rivelando gli uomini sotto gli elmi e il contesto storico in cui vivevano”.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Sono ben centosessanta i reperti in mostra nel Salone della Meridiana, provenienti prevalentemente dalle preziose collezioni del museo campano, e disposti all’interno di un percorso espositivo suddiviso in sei episodi tematici. A dare inizio al “viaggio” è la sezione dedicata ai riti funebri e ai combattimenti in onore dei defunti, elementi che costituiscono gli antecedenti delle ben più note esibizioni pubbliche. In questo caso a spiccare sono nove manufatti, dal Vaso di Patroclo alle lastre provenienti dalla Necropoli del Gaudo di Paestum (queste ultime risalenti al IV secolo a.C.).

Elmi, scudi, pugnali e spade sono invece i protagonisti della seconda parte dell’itinerario: strumenti utilizzati non soltanto come mezzi di scontro con gli avversari, ma anche come testimonianze della provenienza etnica e delle classi sociali dei gladiatori. Sporadicamente esposti, i circa cinquanta esemplari in mostra offrono uno sguardo ravvicinato sull’aspetto guerriero dei combattenti e sulla loro origine. Nella sua varietà e ricchezza, fu proprio questa raccolta a essere fonte d’ispirazione per il celebre film di Ridley Scott con Russell Crowe.

I GLADIATORI TRA DIDATTICA E TECNOLOGIA

Includendo un rimando all’arte recente – con la presenza di Gladiatori e arbitro III di Giorgio de Chirico – la sezione è seguita da ulteriori focus dedicati alle arene imperiali (sedi per eccellenza degli scontri ricostruite virtualmente e con modelli in scala) e alla dimensione “umana” dei protagonisti, con manufatti che permettono di ricomporre le caratteristiche della “persona sotto l’elmo”.

Ultimo, ma non meno importante, è il “capitolo” relativo alle nuove tecnologie. Intitolata Gladiatorimania e concentrata nel Braccio Nuovo del museo, la sezione costituisce un itinerario che permette di veicolare ulteriori informazioni e curiosità storiche attraverso il supporto delle più innovative tecnologie.

L’ALLESTIMENTO DEL MANN

[Immagine in apertura: Opere in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli in occasione della mostra Gladiatori presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Photo Mario Laporta/KONTROLAB]