Più di cento lavori tra sculture, disegni, video e fotografie (alcuni dei quali mai presentati al pubblico). Sono le opere di Niki de Saint Phalle, protagonista di una grande rassegna diffusa a Capalbio, il piccolo borgo in provincia di Grosseto sede del celebratissimo “Giardino dei Tarocchi”.
C’è un posto, in Toscana, nel quale sacro e profano si incontrano dando luogo a una delle scenografie artistiche più spettacolari del nostro territorio. Stiamo parlando del Giardino dei Tarocchi, il parco onirico ospitato sul versante meridionale della collina di Garavicchio (frazione di Capalbio), nel cuore della Maremma.
Progettato e costruito dalla poliedrica scultrice Niki de Saint Phalle, il Giardino ospita in totale ventidue imponenti figure realizzate con materiali diversi e colorati. Disseminate nel paesaggio naturale circostante, le opere – molte delle quali persino abitabili – si presentano come enormi manichini dai tratti archetipici: draghi, diavoli, regine e profeti puntellano il grande spazio, conducendo chiunque decida di imbattersi nella magia di questo luogo in una vera e propria esperienza mistica, tra arte e spiritualità.
Realizzato dall’autrice francese nell’arco di diciassette anni (e aperto al pubblico nel 1998), il parco artistico sarà presto celebrato dalla comunità che da anni lo custodisce con passione e riconoscimento. A partire dal prossimo 9 luglio, infatti, la città di Capalbio ospiterà Il luogo dei sogni: Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle, una rassegna diffusa tutta dedicata alla nascita e agli elementi iconici della grande opera a cielo aperto.
Curata da Lucia Pesapane, la mostra si svolgerà in due distinti spazi che si intersecano e si completano a vicenda. Nella prima sede, Palazzo Collacchioni, sarà ripercorsa la storia del Giardino dei Tarocchi dalla fine degli anni Settanta a oggi, attraverso documenti storici che aiuteranno a comprendere significati e intenzioni della grande installazione. Rientrano in questo primo “episodio” del percorso espositivo le testimonianze di amici e collaboratori dell’artista, le fotografie d’archivio, le sculture e i bozzetti preparatori delle opere: una sorta di “backstage” del parco così come si presenta oggi.
La seconda tappa della rassegna avrà invece luogo presso la Galleria Il Frantoio, dove saranno esposti (fino al 3 novembre) alcuni lavori storici di Niki de Saint Phalle: dagli assemblage degli anni Sessanta alle sculture in creta cruda, fino ai video inediti volti a sottolineare il valore simbolico della ricerca dell’artista. Un’occasione ghiottissima per immergersi nell’universo surrealista della grande Niki.
[Immagine in apertura: Tarot Garden, 1991 @Il Giardino dei Tarocchi. Litografia 60.3 x 80 cm]