Conto alla rovescia per l'inaugurazione di Radicepura Garden Festival, a Giarre, in Sicilia. La rassegna, in programma dal 27 giugno al 19 dicembre, offre l'opportunità di riflettere sul paesaggio mediterraneo e sulle urgenze ambientali, rese ancora più evidenti dalla pandemia.
Paesaggio e ambiente: sono questi i temi attorno ai quali ruoterà la terza edizione di Radicepura Garden Festival, la biennale organizzata dalla Fondazione Radicepura in programma dal 27 giugno al 19 dicembre a Giarre, in Sicilia. Traendo spunto dalle peculiarità naturali della zona mediterranea, la kermesse guarderà al futuro, interrogandosi sulle caratteristiche delle aree verdi di domani, anche a fronte di cambiamenti climatici sempre più evidenti.
Quali sembianze avranno, dunque, i giardini nel mondo che verrà? E quale ruolo giocheranno le piante come risorsa aggiuntiva di cibo e strumento per porre rimedio ai danni causati all’ecosistema? Il festival siciliano tenterà di dare risposte concrete a questi interrogativi, attraverso i sette giardini vincitori della Call for Ideas terminata lo scorso dicembre con oltre 500 iscrizioni da 24 Paesi diversi.
I progetti, selezionati da una giuria presieduta da Sarah Eberle, madrina del festival, e composta da Antonio Perazzi, Daniela Romano, Alessandro Villari e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, saranno resi noti nelle settimane a venire, in attesa che si alzi il sipario sull’attesa edizione del festival.
“Abbiamo la fortuna di lavorare a contatto con architetti e paesaggisti che si fanno carico di interpretare i tempi difficili in cui viviamo per offrire la loro visione coraggiosa e ottimista per avvicinare la natura all’uomo e renderla un elemento imprescindibile di progettualità” ‒ ha commentato Mario Faro, direttore generale di Radicepura Garden Festival. “Mettere il giardino e il paesaggio al centro delle pianificazioni è una sfida concreta per il prossimo futuro“.
[Immagine in apertura: Labirinto Sonoro – Alfio Garozzo. Radicepura Garden Festival 2019]