Dal 25 aprile il MASILugano espone per la prima volta in Europa le opere della collezione di Thomas Walther, acquisita dal MoMA – Museum of Modern Art di New York. In mostra oltre duecento capolavori della fotografia della prima metà del Novecento.
Nel periodo tra le due guerre la fotografia fu travolta da un inedito spirito innovativo. Le nuove possibilità creative offerte dal mezzo, e i progressi tecnologici in atto, permisero di esplorare territori fino ad allora sconosciuti, dando vita a un impareggiabile fervore immaginifico testimoniato da autori come Man Ray, Tina Modotti ed Herbert List. La nuova mostra in arrivo al MASI – Museo d’arte della Svizzera Italiana di Lugano vuole esplorare proprio l’esuberante creatività di quel periodo, accendendo i riflettori su una delle collezioni d’arte che meglio semplificano il fermento di quegli anni.
Aperta da domani, 25 aprile, Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York presenta per la prima volta in Europa un’ampia porzione di immagini provenienti dalla celebre raccolta acquisita dal MoMA. Creata da Walther tra il 1977 e il 1997, la collezione conserva gli esiti di alcuni tra i più importanti esponenti dei movimenti modernisti, oltre che una sorprendente selezione di immagini di professionisti meno conosciuti e attivi prima della Seconda Guerra Mondiale.
Sono oltre duecento le opere offerte al pubblico, allestite negli spazi del museo svizzero grazie alla curatela di Sarah Meister, Quentin Bajac e Jane Pierce. Visitabile fino al 1° agosto, il percorso espositivo comprende sia opere realizzate all’esterno che in studio, destinate a mostre d’avanguardia e alla carta stampata: dagli scorci metropolitani di Berenice Abbott ai ritratti di Arturo Bragaglia, dalla fotografia “impegnata” di Aleksandr Rodčenko alle sperimentazioni di Alfred Stieglitz.
L’esito è uno spaccato eccezionale sui propositi e sulle trasformazioni del linguaggio fotografico nei primi quattro decenni del secolo scorso. Una mostra suddivisa in sezioni tematiche e arricchita da approfondimenti teorici che sottolineano il dinamismo di quell’arco di tempo, punto d’inizio della modernità.
[Immagine in apertura: Max Burchartz, Lotte (Eye), 1928. Stampa alla gelatina ai sali d’argento, 30.2 x 40 cm. The Museum of Modern Art, New York, Thomas Walther Collection. Acquired through the generosity of Peter Norton © 2021, ProLitteris, Zürich Digital Image © 2021 The Museum of Modern Art, New York/Scala, Florence]