A Stigliano, in provincia di Matera, torna per il quinto anno “AppARTEngo”, il festival internazionale di arte pubblica pensato per rilanciare le aree interne. A essere coinvolti in questa edizione sono anche i Comuni di Gorgoglione e Rotondella.
Che l’arte pubblica sia lo “strumento” scelto da sempre più realtà geografiche interne o periferiche non è una novità. L’arte di strada si è infatti rivelata, nel corso degli anni, un efficace rimedio al degrado e ai fenomeni di abbandono a cui sempre più luoghi della Penisola sono soggetti. Prova ne è il festival internazionale AppARTEngo, l’iniziativa organizzata in provincia di Matera con l’obiettivo di rilanciare località splendide eppure troppo spesso dimenticate del territorio italiano.
Giunta alla sua quinta edizione, la rassegna si svolgerà quest’anno per la prima volta non soltanto a Stigliano, da sempre baricentro dell’evento, ma anche in alcuni territori limitrofi, con l’intento di diffondere l’idea di rigenerazione urbana a realtà che condividono problematiche affini.
Diretto da Alessandro Suzzi, il festival prenderà ufficialmente il via nel Comune di Gorgoglione, dove, dal 1° al 25 giugno, cinque urban artist – tra le quali Kiki Spiki, Gamze e Nian – si confronteranno sul tema Arte con e per le donne, producendo una serie di murales ispirati alla condizione femminile.
Arte e sviluppo sostenibile sarà invece il tema del secondo appuntamento, in programma a Rotondella dal 12 al 31 luglio, mentre l’ultima tappa della rassegna avrà luogo nel Comune di Stigliano. È qui che dal 1° luglio al 30 settembre assumerà forma il “cuore” del progetto, intitolato Segnali dalle aree interne. A farla da padrona sarà una lineup d’eccezione, con artisti nazionali e internazionali di livello: da Borondo a Ericailcane, da Bastardilla a Giulio Vesprini.
“Il nostro intento”, ha commentato il direttore artistico Alessandro Suzzi, “è coinvolgere artisti che indaghino l’intimo della comunità attraverso linguaggi differenti, coinvolgendo attivamente quest’ultima nel processo creativo. Non più solo, dunque, arte murale, che personalmente ritengo essere uno dei mezzi più espressivi e diretti, ma anche performance site specific e installazioni permanenti, in grado di dialogare con il territorio e con il paesaggio circostante con l’obiettivo di indurre la comunità a un cambiamento culturale attraverso un’attività partecipata che diventi essa stessa opera d’arte. Questa edizione di ‘AppARTEngo Festival’ nasce per e con la comunità, che avrà in prima persona la responsabilità di prendere parte, attraverso un meccanismo socio antropologico innescato da ogni singolo artista, alla realizzazione dell’evento stesso”.