A poche settimane dall'apertura di “Paratissima”, Torino rende omaggio a Peter Lindbergh, maestro della fotografia di moda. All'ARTiglieria – Centro d’Arte Contemporanea la grande retrospettiva dedicata all'artista scomparso nel 2019.
Maestro della fotografia di moda conosciuto a tutte le latitudini, Peter Lindbergh ha lasciato un segno indelebile nella storia di questa disciplina. Un successo, quello dell’autore tedesco, sancito dalla produzione di immagini che nascono sì in larga misura su commissione di riviste quali Vogue, Rolling Stone e Harper’s Bazaar, ma che pure da esse si staccano, affermandosi come prodotti visivi autonomi e completi. La fotografia di Lindbergh è fotografia di moda, dunque, ma il contesto di produzione è solo il “mezzo” per attestarsi a livelli superiori, universali.
A dimostrarlo è la rassegna espositiva recentemente inaugurata a Torino, dal titolo Peter Lindbergh: Untold Stories, una riproposizione della retrospettiva già apprezzata al Kunstpalast di Düsseldorf lo scorso anno, offerta al pubblico italiano in tutta la sua complessità.
Visitabile all’ARTiglieria – Centro d’Arte Contemporanea fino al 13 agosto, e inaugurata a circa un mese dall’apertura di Paratissima, la rassegna presenta una raccolta di centoquaranta scatti tra i più rappresentativi dell’artista. Un ventaglio di opere scelte e curate dallo stesso Lindbergh – che al progetto espositivo lavorò personalmente prima di spegnersi nel settembre del 2019.
Così come già era avvenuto al Kunstpalast di Düsseldorf, partner dell’iniziativa insieme alla Peter Lindbergh Foundation di Parigi, il percorso espositivo si snoda in tre sezioni, abbracciando l’intera parabola creativa del fotografo e celebrandone l’approccio stilistico: dalla monumentale installazione Manifest, appositamente sviluppata per la rassegna, alle fotografie più rappresentative provenienti dall’archivio del maestro: immagini in bianco e nero dove la bellezza dei soggetti viene esaltata da ambientazioni scarne e asciutte.
A chiudere l’itinerario di visita è la video installazione del 2014 Testament, che svela un lato fino a ora sconosciuto della pratica e del carattere del fotografo tedesco. Girato attraverso uno specchio unidirezionale, il filmato mostra lo scambio silenzioso tra la telecamera di Lindbergh e il detenuto americano Elmer Carroll: un lavoro toccante, che aggiunge una chiave di lettura inaspettata alla fruizione dell’intero progetto. “Aprire la nuova era di ‘Paratissima’ con questa mostra equivale a una dichiarazione di impegno per il futuro”, ha raccontato Laura Milani, presidente della fiera torinese. “Scegliere la mostra di Peter, la sua mostra curatoriale in tutto e per tutto, è stato naturale. Abbiamo lavorato perché il risultato fosse degno della grandezza di questo straordinario artista del nostro tempo”.
[Immagine in apertura: Peter Lindbergh. Sasha Pivovarova, Steffy Argelich, Kirsten Owen & Guinevere van Seenus, Brooklyn, 2015 © Peter Lindbergh. Courtesy of Peter Lindbergh Foundation, Paris]