L'artista messicano Pedro Reyes porta il suo progetto “Sanatorium” al Museum of Art, Architecture and Technology di Lisbona. Un'indagine sul potere curativo dell'arte, antidoto ai mali del nostro tempo.
Mentre l’uscita dal tunnel della crisi sanitaria sembra sempre più vicina, si moltiplicano gli appuntamenti artistici dedicati all’impatto del virus sulla nostra salute mentale. Dopo la nuova edizione di Healing Arts, l’iniziativa internazionale mirata a ribadire l’utilità dell’arte in questo periodo di profonda complessità, e il più recente progetto itinerante di The Fandangoe Kid, a soffermarsi sul ruolo dell’arte come strumento di cura a consolazione è l’artista messicano Pedro Reyes, autore dell’installazione Sanatorium.
Già presentato nel 2011 al Guggenheim Museum di New York, e successivamente alla Whitechapel Gallery di Londra e a Documenta Kassel, il progetto nasce con l’intento di trasformare lo spazio espositivo in un luogo di rigenerazione fisica e psicologica: una clinica temporanea, insomma, nella quale il pubblico è invitato a entrare prendendo parte a performance-terapie che mescolano (non senza ironia) medicina, teatro, psicologia, tecniche di ipnosi e crescita personale.
Giunto al suo decimo anno di attività, il progetto è attualmente aperto al pubblico (fino al 20 settembre) presso il Maat – Museum of Art, Architecture and Technology di Lisbona. A curarlo è Inês Grosso, che per l’occasione ha affiancato l’artista nella trasformazione di otto sale in luoghi di riabilitazione contro i mali del nostro tempo.
Nonostante la sua dimensione ludica, accentuata dal coinvolgimento di persone comuni – e dunque non di professionisti della medicina –, Reyes affronta alcune delle questioni più urgenti del presente: lo stress della vita quotidiana e la qualità della vita nei grandi centri urbani, il benessere emotivo e gli effetti della pandemia sulla nostra psiche. Il tutto creando un dialogo tra “dottori” e pazienti-visitatori, messi nella condizione di presentare le loro storie e condividerle con gli altri partecipanti.
[Immagine in apertura: Installation view of Sanatorium, Pedro Reyes at maat – Museum of Art, Architecture and Technology, 2021. Courtesy of EDP Foundation. Photography by Vasco Vilhena]