Tutto pronto per il nuovo polo del contemporaneo a L’Aquila

28 Maggio 2021

Palazzo Ardinghelli, L'Aquila. Photo Andrea Jemolo

Una nuova realtà culturale sta finalmente per schiudere le sue porte al grande pubblico in uno dei luoghi che meglio esprime il mix di complessità e speranze legate all’idea di rilancio. Stiamo parlando del MAXXI L’Aquila, sede abruzzese della istituzione capitolina votata all’arte contemporanea, che si appresta ad accogliere i visitatori dopo l’arresto forzato imposto dalla pandemia.

Inaugurato oggi, 28 maggio, alla presenza del ministro della Cultura Dario Franceschini e della presidentessa della Fondazione MAXXI Giovanna Melandri, il museo regala nuova vita a Palazzo Ardinghelli, straordinario esempio di architettura barocca, realizzato tra il 1732 e il 1743, dopo il terremoto che nel 1703 distrusse la città. La storia si è drammaticamente ripetuta con il sisma del 2009, che causò pesanti danni alla struttura dell’edificio. Oggetto di un efficace intervento di restauro conservativo, consolidamento, miglioramento sismico e parziale ricostruzione delle parti crollate, Palazzo Ardinghelli è ora ospite di una sede museale che guarda all’arte e alla creatività contemporanee come strumento per gettare le basi del futuro.

IL NUOVO MAXXI L’AQUILA

L’edificio aprirà i battenti in maniera ufficiale da giovedì 3 giugno, offrendo però ai visitatori la possibilità di accedere ai nuovi ambienti espositivi, in maniera gratuita, da domenica 30 maggio a mercoledì 2 giugno, prenotandosi sul sito web del MAXXI L’Aquila, nel rispetto delle norme sanitarie vigenti.

A dare il benvenuto al pubblico sarà la mostra Punto di Equilibrio. Pensiero spazio luce da Toyo Ito a Ettore Spalletti, a cura di Bartolomeo Pietromarchi e Margherita Guccione. Un dialogo fra otto inedite produzioni site specific e oltre sessanta opere incluse nella collezione pubblica nazionale di arte architettura e fotografia del MAXXI. Il tutto nel solco di un dialogo visivo ancora più ampio, innescato fra gli interventi artistici e gli ambienti barocchi del palazzo ‒ dalla corte allo scalone fino alla cappella e al piano nobile ‒, lungo una linea del tempo che mette in contatto passato e presente, spazio museale e tessuto urbano. Lo sguardo rivolto al futuro da parte del MAXXI L’Aquila è confermato anche dagli incontri, dai workshop e dalle attività educative che l’istituzione metterà in calendario nei prossimi mesi.

[Immagine in apertura: Palazzo Ardinghelli, L’Aquila. Photo Andrea Jemolo]