L’architetta Claudia Storelli decontestualizza personaggi e luoghi di opere d’arte famose, ricollocandoli in una nuova cornice e generando incontri inediti. Un’idea nata e promossa sul web anche per innescare riflessioni sulle dinamiche sociali contemporanee.
La Donna della finestra di Dante Gabriel Rossetti è accostata alla Ragazza col turbante di Vermeer. I personaggi ritratti da Pieter Bruegel in Giochi di bambini vanno a popolare la città immaginata da Aldo Rossi e rappresentata da Arduino Cantafora nel suo grande pannello La città analoga, realizzato nel 1973 per la XV Triennale di Milano.
Incontri di questo genere, immaginari perché messi in scena giustapponendo digitalmente i protagonisti e gli scenari di opere d’arte realizzate da artisti diversi in momenti lontanissimi tra loro, sono al centro della serie Impossible dialogues di Claudia Storelli.
Scardinando le barriere temporali, superando i confini fisici delle tele grazie agli strumenti digitali e giocando con le didascalie, la giovane architetta pugliese di base a Rotterdam suggerisce alcune riflessioni sulla società contemporanea.
In Woman I, per esempio, la Venere di Botticelli incontra le tigri oniriche dipinte da Salvador Dalí nel suo Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio, simboli efficaci delle insidie che una ragazza di oggi può trovare sulla sua strada, per esempio mentre torna a casa la sera.
[Immagine in apertura: Woman I, Botticelli, Nascita di Venere, 1485, Salvador Dalí, Sogno causato dal volo di un’ape, 1944. Courtesy Claudia Storelli]