Presentato a Venezia il documentario su William Friedkin, regista “del brivido”

31 Agosto 2018


Alla 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia ‒ diretta da Alberto Barbera e in corso fino all’8 settembre al Lido ‒ oggi è il giorno della presentazione ufficiale di Friedkin Uncut. Il film documentario di Francesco Zippel ‒ prossimamente in prima tv su Sky Arte ‒ ricostruisce il profilo e l’opera del regista statunitense William Friedkin.

Nato a Chicago nel 1935, il cineasta lega la propria popolarità a pellicole divenute autentici cult: è il caso de Il Braccio Violento della Legge, L’Esorcista, Sorcerer, Cruising e Vivere e morire a Los Angeles. Con un’impronta marcatamente introspettiva, l’opera dell’autore italiano punta a mettere in evidenza gli aspetti peculiari della sua personalità, esaminando il percorso professionale e i temi che lo hanno contraddistinto. Si tratta di un vero e proprio “viaggio”, nel quale Zippel ha chiamato a raccolta una pluralità di voci, oltre a coinvolgere in prima persona lo stesso Friedkin. Nei suoi 107 minuti, questa narrazione cinematografica riunisce autori tra i più apprezzati della scena contemporanea: da Quentin Tarantino a Wes Anderson; da Dario Argento a Damien Chazelle; da Francis Ford Coppola a Willem Dafoe, solo per citare una selezione delle figure che hanno scelto di aderire al progetto.

Realizzato nel corso di un anno, in vari luoghi del mondo, Friedkin Uncut non mancherà di suscitare stupore e sorpresa negli spettatori. Del resto sono proprio questi i sentimenti che emergono dalle parole con cui, nelle note di regia, Zippel ha ripercorso l’iter di lavorazione. “Il regista di uno dei film più terrificanti della storia del cinema può anche essere la persona più divertente e coinvolgente che possa mai capitarti di incontrare? Sì, se la persona in questione è William Friedkin. Un uomo ironico, intelligente, intimamente anticonformista, capace di attraversare decenni di vita e di grande cinema con la consapevole leggerezza di un ragazzo. Questo è quello che volevo provare a restituire il giorno in cui mi sono trovato sul punto di rivolgergli la prima domanda. Mai mi sarei immaginato che lo stesso sentimento fosse condiviso dai tanti grandi artisti che mi avrebbero aiutato a comporre questo racconto assolutamente ‘uncut’. Una delle più belle esperienze umane e professionali della mia vita“, ha raccontato il regista italiano.

Attivo come documentarista dal 2003, Zippel non è al proprio esordio in opere di questo genere, ovvero finalizzate alla ricostruzione di ritratti di artisti e letterati. Ha lavorato a film dedicati, tra gli altri, al filmmaker Nicholas Ray, al produttore Dino De Laurentiis, oltre che ai ritratti cinematografici di Indro Montanelli e Leonardo Sciascia. Ha affiancato Friedkin in The Devil and Father Amorth, presentato ‒ fuori concorso ‒ alla Mostra del Cinema di Venezia del 2017. Un’esperienza che lo ha incoraggiato alla realizzazione di Friedkin Uncut, presentato nella kermesse lagunare in concorso, nella sezione Venezia Classici-Documentari.