Proponendo un'inedita combinazione di linguaggi e interessi, lo spazio del Forte di Belvedere accoglie per tutta l'estate le opere di Massimo Listri e Davide Rivalta. Un bis di mostre, dal disegno alla scultura alla fotografia, visitabili fino al 20 ottobre prossimo.
Sono A perfect day di Massimo Listri e My land di Davide Rivalta i due progetti espositivi con cui prosegue la tradizione delle mostre di arte contemporanea del Forte di Belvedere di Firenze. Dopo le personali di Zhang Huan, Giuseppe Penone, Antony Gormley, Jan Fabre, Eliseo Mattiacci e la collettiva YTALIA, che si sono svolte gli scorsi anni a partire dal 2013, fino al prossimo 20 ottobre le sale interne e le panoramiche terrazze-giardino della sede fiorentina ospiteranno due voci dell’arte italiana unendo fotografia, scultura e disegno.
Curata da Sergio Risaliti, anche direttore del Museo Novecento di Firenze, A perfect day è allestita nelle sale al primo piano della palazzina del Forte. Protagoniste sono 25 scatti, riprodotti in grande formato e tutti relativi a interni fiorentini di riconosciuta bellezza, firmati dal fotografo Massimo Listri, noto su scala internazionale per la sua produzione artistica.
In occasione della mostra fiorentina, Listri espone una serie di immagini inedite realizzati nel Convento di San Marco, agli Uffizi, a Palazzo Vecchio e nella Sagrestia Nuova in San Lorenzo. In particolare, nelle opere relative a quest’ultimo luogo, il fotografo si misura con il capolavoro di architettura e scultura di Michelangelo, proponendone una rilettura in termini concettualmente contemporanei.
“A Listri riconosciamo quel tipo di magia nella fotografia che porta dall’esterno all’interno lo sguardo, per introdurlo alla metafisica del linguaggio visivo, quello degli spazi architettonici e della scultura come patrimonio di bellezza”, ha sottolineato Risaliti che, insieme a Saretto Cincinnati, ha curato anche My land di Davide Rivalta.
Con i suoi lavori, il Forte Belvedere torna ad aprirsi alla scultura e, nello stesso tempo, al mondo animale. Dieci bufale, un’aquila, un rinoceronte e due lupi sono infatti le “presenze indomite, quasi senza tempo” che invadono temporaneamente la sede espositiva, di recente tornata nella piena proprietà del Comune di Firenze, grazie all’accordo di valorizzazione sottoscritto con il Demanio e la Sovrintendenza. Realizzate in bronzo, sono esito di un processo che esclude la mimesi ma non rinuncia alla riconoscibilità o, come ha sottolineato lo stesso Rivalta, “non sono icone perfette e spersonalizzate, ma … animali veri, ritratti ciascuno nella propria unicità”.
Nel percorso, inoltre, è incluso un wall drawing che ha temporaneamente trasformato le quattro sale del seminterrato in una grotta di Lascaux.
Si tratta di “due mostre che mettono in gioco lo stupore e la meraviglia, l’ineludibile diversità e distanza dell’altro, quella della magnificenza negli spazi storici e quella della regalità all’aperto, dominati dalla presenza della bellezza artistica in un caso e dello spirito animale nell’altro”, ha dichiarato a riguardo Risaliti.
[Immagine in apertura: Firenze, Forte Belvedere – Mostre A perfect day di Massimo Listri e My land di Davide Rivalta. Foto © Nicola Neri]