Si chiama "OUTSIDE the Box" il progetto ideato dallo studio canadese Weiss Architecture & Urbanism Limited e il suo obiettivo è facilitare la didattica all'aria aperta. In risposta all'emergenza sanitaria che ci troviamo a fronteggiare.
La diffusione del Coronavirus ha messo a dura prova tutti gli ambiti che compongono la struttura sociale contemporanea. Dalla sanità all’economia, senza dimenticare la didattica, con la sospensione dell’insegnamento in presenza da una parte all’altra del globo. Ed è proprio per venire incontro alle esigenze di allievi e studenti che Weiss Architecture & Urbanism Limited, in Canada, ha ideato uno speciale “modulo” architettonico, garantendo le attività didattiche al di fuori degli istituti scolastici tradizionali.
OUTSIDE the Box, questo il nome del progetto, consiste in una sorta di “container” apribile e utilizzabile su entrambi i lati lunghi, offrendo agli insegnanti la possibilità di sfruttare le pareti come lavagne. Gli studenti, seduti all’aperto nel rispetto delle distanze di sicurezza, potranno così godere di una scuola “mobile” e all’aria aperta, senza rinunciare, tuttavia, ai supporti didattici, conservati all’interno del modulo e igienizzati a ogni utilizzo.
Il progetto, frutto della collaborazione tra Weiss Architecture & Urbanism Limited e Wonder Incorporated, specializzato nel design modulare, trae spunto dalla storia. Come dimostrato dall’epidemia di Spagnola che colpì con ferocia la popolazione mondiale all’inizio del secolo scorso, il ricircolo dell’aria è un alleato fondamentale nella lotta al virus e OUTSIDE the Box guarda allo spazio aperto come un luogo “sicuro” per lo svolgimento delle attività didattiche.
Colorato e accattivante, il design di OUTSIDE the Box rende questa struttura ancora più adatta al ruolo che le compete e si aggiunge alle molte soluzioni ideate dai progettisti per rispondere alle inaspettate necessità derivanti dall’esperienza della pandemia.
[Immagine in apertura: photo credit Weiss A+U]