Atteso per il 2023, il complesso residenziale Wonderwoods progettato da Stefano Boeri Architetti e da MVSA Architects racchiuderà al proprio interno un centro dedicato alle arti digitali, con una sede espositiva permanente firmata teamLab. Il tutto nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria di Utrecht, nei Paesi Bassi.
Prossimo al traguardo dei venti anni di attività, che ricorreranno nel 2021, il collettivo artistico internazionale teamLab continua la propria espansione globale. È notizia di questi giorni, infatti, l’apertura di una nuova esposizione permanente al di fuori dei confini del Giappone, il Paese in cui questo gruppo interdisciplinare – riunisce al proprio interno artisti, programmatori, ingegneri, animatori, matematici e architetti, tra gli altri – è nato.
Operando all’insegna della confluenza tra arte, scienza e tecnologia, teamLab dispone di sedi stabili a Tokyo – dove il teamLab Borderless si è rapidamente imposto tra le mete imperdibili della metropoli giapponese ed è stato “affiancato” dal temporaneo teamLab Planets –, teamLab Borderless Shanghai e teamLab SuperNature Macao, oltre a essere incaricato di progettare interventi site specific per varie istituzioni internazionali, come l’Amos Rex di Helsinki. Lo sguardo è ora rivolto al 2024, anno in cui si prevede che sarà aperto al pubblico Nowhere, il centro dedicato all’arte compreso all’interno del complesso residenziale Wonderwoods, a sua volta sviluppato dagli studi di architettura Stefano Boeri Architetti e MVSA Architects e atteso per il 2023.
Sebbene non siano ancora disponibili render evocativi della mostra permanente firmata teamLab, è già stato reso noto che essa occuperà circa 3000 metri quadrati al piano terra di Wonderwoods. Situato nei pressi della stazione centrale di Utrecht, questo edificio a torre sarà caratterizzato dalla presenza di decine di alberi, arbusti e piante e ricalcherà il “modello” del Bosco Verticale milanese. In linea con lo spirito che anima l’operazione, anche alcune delle attrazioni firmate teamLab si legheranno alla dimensione naturale; saranno inoltre opere basate sul concetto di creazione collaborativa, in cui i visitatori potranno divertirsi sperimentando la co-creazione, o installazioni concepite per migliorare la consapevolezza spaziale individuale. Sarà questo il caso dell’annunciata Athletics Forest, che introdurrà un nuovo modello di “spazio atletico creativo“.
“I Paesi Bassi sono uno stato con un’elevata consapevolezza digitale, condizione che ne fa la base perfetta per mostre d’arte digitale“, ha precisato Jeroen van Mastrigt, fondatore di Nowhere. Dal canto loro, i creativi di teamLab promettono che all’interno di questa nascente realtà le loro installazioni consentiranno di vivere “un’esperienza che modificherà o aumenterà le ‘via di accesso’ con cui gli esseri umani percepiscono il mondo“. E, trattandosi di teamLab, non resta che crederci!
[Immagine in apertura: Rendering of the Wonderwoods Complex. Courtesy of Wonderwoods and teamLab. Source: Vero Digital]