Il rassicurante scorcio naturale dipinto da Claude Monet nel 1899 diventa un canale pieno di rifiuti e carrelli della spesa gettati in maniera vandalica. Succede nell'opera “Show me the Monet”, il dipinto di Banksy pronto a essere messo all'asta per una cifra a sei zeri da Sotheby's.
A pochi giorni dalla “scottante” decisione da parte dell’EUIPO – Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale – di non concedere a Banksy i diritti d’autore per la sua opera Flower Thrower, il celebre artista misterioso torna ancora una volta sotto i riflettori.
Il prossimo 21 ottobre, infatti, l’anonimo street artist di Bristol – attualmente in mostra al Chiostro del Bramante di Roma – sarà protagonista della serata di vendite dedicata alle opere d’arte moderna e contemporanea, in streaming sui canali web di Sotheby’s.
Attivissimo durante i mesi di lockdown – con un omaggio ai medici e un’opera dedicata al tema dello “smart working” –, Banksy sarà presente nel listino di vendite con Show me the Monet, l’opera del 2005 che reinterpreta, in maniera irriverente, uno dei dipinti più iconici del periodo impressionista: The Japanese Bridge, realizzato dal pittore francese alle fine dell’Ottocento e conservato oggi al Museo d’Orsay di Parigi.
Incluso nella serie del 2005 dedicata ai “remix” di grandi opere del passato, il dipinto di Banksy sarà messo all’asta per una somma stimata fra i tre e i cinque milioni di sterline. Cifre di certo notevoli, seppure inferiori a quelle raggiunte lo scorso anno con la vendita di Devolved Parliament, l’assemblea di scimpanzé battuta per la somma record di 11,1 milioni di euro. Prima dell’asta londinese, l’opera sarà esposta (fino al 19 settembre) nella capitale britannica, per poi viaggiare nelle sedi di Sotheby’s a New York (dal 26 al 29 settembre) e a Hong Kong (dal 3 al 7 ottobre).
Ma come detto si tratta di giorni “caldi” per lo street artist inglese. La EUIPO ha infatti negato all’artista la paternità dell’opera Flower Thrower, il grande murale comparso per la prima volta a Gerusalemme nel 2005, e utilizzato a fini commerciali dall’azienda di biglietti di auguri Full Color Black. Sembra infatti che l’anonimato dell’artista, che pure da anni contribuisce alla sua fama, non assicuri le condizioni giuridiche necessarie per dimostrare la legittimità dell’opera, e quindi il diritto d’autore. Una decisione che promette scintille e che potrebbe mettere in serio pericolo l’intera produzione dello street artist.
[Immagine in apertura: Banksy, Show me the Monet, 2005, oil on canvas, 143.1 x 143.4 cm. Estimate £3-5 million. Photo by Michael Bowles/Getty Images for Sotheby’s. Copyright Sotheby’s]