Inizialmente in programma ad aprile, e successivamente rimandata a causa dell'emergenza sanitaria, la performance teatrale “7 Deaths of Maria Callas” diretta e interpretata da Marina Abramović, ha debuttato al teatro Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera. Un omaggio alla soprano greca e alla sua vita sentimentale tormentata.
Marina Abramović e Maria Callas. Due donne che hanno fatto della loro vita un’opera d’arte totale, mescolando sfera privata e sfera creativa: cos’è reale? Cos’è fittizio? E quali sono i confini tra verità e messa in scena? A quasi mezzo secolo di distanza dalla scomparsa della soprano e attrice di origine greca, la “madre” della Performance Art ne omaggia il ruolo e la figura, attraverso uno spettacolo recentemente andato in scena negli straordinari spazi del Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera.
Stiamo parlando di 7 Deaths of Maria Callas, l’opera performativa della Abramović presentata in anteprima lo scorso 1° settembre. Annunciato da un accattivante teaser visibile sulla pagina web del teatro tedesco, lo spettacolo sarà replicato online a partire dal 5 settembre, consentendo agli spettatori di tutto il mondo di assistere – seppure in maniera virtuale – all’ultima “impresa” della grande artista serba.
Realizzata in collaborazione con lo stilista Riccardo Tisci – autore dei costumi – e con la presenza sul palco del pluripremiato attore Willem Dafoe, l’opera si ispira alle sette eroine della lirica morte d’amore o per amore, tutte interpretate da Maria Callas nel corso della sua carriera teatrale.
Dalla Tosca di Puccini alla Lucia di Gaetano Donizetti, da Madame Butterfly a Violetta, il personaggio femminile ne La Traviata di Giuseppe Verdi. E poi ancora Carmen, Desdemona e soprattutto Norma, interpretata dalla stessa Callas nell’opera di Vincenzo Bellini Casta Diva. Ognuna delle donne scelte è qui proposta come simbolo di passione e tormento, solitamente in relazione a un uomo, artefice del triste destino di queste protagoniste. Uno spettacolo dal forte valore simbolico e visuale, che segna il ritorno della Abramović in attesa della grande retrospettiva alla Royal Academy of Arts di Londra in date ancora da definire.
[Immagine in apertura: Marina Abramović alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia, photo Irene Fanizza]