Mai prima d'ora era stato rinvenuto in Italia un grande carro cerimoniale a quattro ruote in ottimo stato di conservazione. Questa eccezionale scoperta ha avuto luogo nel Parco Archeologico di Pompei, dove si sono da poco conclusi i restauri dell'affresco del giardino della Casa dei Ceii.
Quella in chiusura è stata una “settimana da ricordare” per il Parco Archeologico di Pompei. Lo straordinario sito campano è infatti balzato agli onori della cronaca nazionale grazie a un bis di annunci, che segue le recenti scoperte di due scheletri di individui di sesso maschile rinvenuti in una villa suburbana e di una tavola calda nel termopolio della Regio V. Le due recenti novità di Pompei sono raccontate da queste eccezionali immagini.
Ad aprire la settimana sono state le immagini che hanno svelato gli esiti del restauro condotto sugli apparati decorativi della Casa dei Ceii. Originariamente scavata tra il 1913 e il 1914 e, più di recente, oggetto di interventi di riqualificazione e di manutenzione nell’ambito del Grande progetto Pompei, la domus costituisce uno dei rari esempi di dimora antica di età tardo-sannitica (II sec. a.C.) del Parco. Attribuita alla proprietà del magistrato Lucius Ceius Secundus, grazie a un’iscrizione elettorale dipinta sul prospetto esterno dell’immobile, la Casa dei Ceii è impreziosita da un grande affresco nel giardino, sul quale il “peso degli anni”, la mancata corretta conservazione e l’impiego di tecniche di restauro non idonee hanno influito in termini di degrado.
Le complesse operazioni di restauro condotte sull’opera hanno previsto la pulitura della pellicola pittorica, utilizzando anche il laser, e di porzioni importanti del dipinto, con particolare riguardo per la decorazione botanica presente. Interventi di ritocco pittorico sono stati effettuati per recuperare le parti abrase; quindi è stata predisposta la chiusura dell’ambiente, così da tenerlo al sicuro dalle infiltrazioni di acqua piovana e da rischi ambientali. Ora, sulla parete di fondo e su quelle laterali del giardino della Casa dei Ceii, si possono di nuovo ammirare la scena di caccia con animali selvatici e i sorprendenti paesaggi egittizzanti, nei quali riconoscere Pigmei e animali del Delta del Nilo.
Infine, il Parco Archeologico di Pompei e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata hanno annunciato in forma congiunta il rinvenimento di un reperto straordinario. Un carro cerimoniale a quattro ruote, di notevoli dimensioni, dotato di decorazioni in bronzo e stagno, elementi in ferro, resti lignei e impronte organiche è stato rinvenuto, quasi integro. La scoperta ha avuto luogo in una villa suburbana in località Civita Giuliana, a nord di Pompei: nel corso dello scavo del porticato antistante alla stalla di questa dimora, nel 2018 erano emersi i resti di tre equidi, tra cui un cavallo bardato.
Il rilievo del ritrovamento oltrepassa l’ambito strettamente archeologico. Si tratta infatti di un risultato raggiunto anche grazie alle indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, promosse per arrestare il depredamento del patrimonio culturale del Parco. In quest’area del sito, infatti, erano stati scavati cunicoli con il preciso scopo di intercettare tesori archeologici e saccheggiare l’immobile. Per bloccare questo fenomeno e i danni perpetrati ai tesori di Pompei, nel 2017 è stata avviata un’azione mirata, confermata con la sottoscrizione, nel 2019, del Protocollo d’Intesa tra Parco e Procura.
[Immagine in apertura: Parco Archeologico di Pompei, Affresco della Caccia nella Casa dei Ceii. Photo ®Luigi Spina. Courtesy Parco Archeologico di Pompei]