I documentari vincitori dei Nastri d’Argento 2021

11 Marzo 2021

Photo by Denise Jans on Unsplash

Nonostante le circostanze il grande cinema non si ferma, così come la qualità delle produzioni relative alla settima arte in Italia. A dimostrarlo è la recente assegnazione dei Nastri d’Argento ai documentari: una serie di riconoscimenti che, come ogni anno, il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani ha attribuito a quelle pellicole che si sono maggiormente distinte per l’attenzione al reale e per la capacità di offrire sguardi inediti sui temi del presente.

Ad attestarsi al primo posto nella sezione Cinema del reale, imponendosi su una cinquina di grande spessore, è stato Mi chiamo Francesco Totti, il film di Alex Infascelli dedicato al calciatore “simbolo” della Capitale. Il Nastro d’Argento per la categoria Cinema, spettacolo e cultura è stato invece assegnato al documentario The Rossellinis. Presentata alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e diretta da Alessandro Rossellini, la pellicola racconta il prestigioso “clan” familiare, omaggiando le imprese artistiche compiute dal “padre” del Neorealismo Roberto Rossellini e dai suoi figli e nipoti.

IL CASO BRAIBANTI

Dedicata alla memoria di Cecilia Mangini, l’edizione 2021 dei Nastri d’Argento ha visto infine trionfare Il caso Braibanti, che si è aggiudicato il primo premio per la sezione Docufiction. Girato da Carmen Giardina e Massimiliano Palmarese, il film ripercorre la storia di Aldo Braibanti, lo scrittore, sceneggiatore e poeta antifascista italiano condannato dal regime per le sue idee politiche e la sua omosessualità. Caratterizzato da un lavoro di ricostruzione dei fatti attento e dettagliato – forte delle testimonianze di Piergiorgio Bellocchio, Dacia Maraini, Lou Castel, Maria Monti e altri –, il film sarà prossimamente in onda su Sky Arte.

[Immagine in apertura: Photo by Denise Jans on Unsplash]