Michelangelo “torna in vita” e parla grazie all’intelligenza artificiale

5 Marzo 2021

Pietà di Michelangelo detta Pietà Bandini o dell’Opera del Duomo, particolare del volto, Museo dell’Opera del Duomo, Firenze. Courtesy Opera di Santa Maria del Fiore, foto Alena Fialová

Sempre più spesso arte e intelligenza artificiale si incontrano, dando origine a progetti ambiziosi, nati dalla commistione di linguaggi innovativi e dall’altissimo potenziale, anche sul fronte della didattica. Ne è un esempio il progetto messo a punto dall’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze con Querlo, Customized Artificial Intelligence Solutions, di stanza a New York.

Sfruttando i mezzi tecnologici più all’avanguardia, hanno “riportato in vita” uno degli artisti rinascimentali più acclamati di sempre, facendolo interagire con quanti desiderano mettersi in contatto con lui. Stiamo parlando di Michelangelo Buonarroti, che realizzò proprio per l’Opera di Santa Maria del Fiore i celeberrimi David e San Matteo, senza dimenticare che una delle sue tre Pietà è conservata presso il museo della istituzione fiorentina.

MICHELANGELO AI

Collegandosi ai siti dei due sostenitori dell’iniziativa è possibile rivolgere a Michelangelo AI una serie di domande sulla sua storia di artista e sulla sua poetica, apprendendo interessanti dettagli e aneddoti soprattutto sulla formazione nel contesto fiorentino. Michelangelo AI imparerà a sua volta dalle conversazioni, implementando la quantità di nozioni da condividere con il pubblico della Rete. Il progetto è anche un’occasione per descrivere i monumenti dell’Opera di Santa Maria del Fiore e promuovere le campagne di restauro, come l’imminente recupero dei mosaici della Cupola del Battistero.

Le basi per la realizzazione di Michelangelo AI sono state gettate durante il dilagare della pandemia, come ha precisato Timothy Verdon, direttore del Museo dell’Opera
del Duomo: “Le restrizioni globali hanno avuto un impatto devastante, impedendo alle persone di poter visitare città preziose come la Firenze di Michelangelo. Riportare in vita Michelangelo riduce questo divario, permettendo a visitatori virtuali di avvicinare uno dei grandi spiriti della nostra civiltà, di dialogare di arte e di vita con lui, di scoprire attraverso lui un equilibrio diverso, al contempo antico e, per i nostri contemporanei, nuovo”.

[Immagine in apertura: Pietà di Michelangelo detta Pietà Bandini o dell’Opera del Duomo, particolare del volto, Museo dell’Opera del Duomo, Firenze. Courtesy Opera di Santa Maria del Fiore, foto Alena Fialová]