Arte e utopia nel nuovo volume sul Sessantotto

12 Aprile 2021

1968. Un anno – Architettura, arte, design, fotografia e moda dagli archivi dello CSAC dell'Università di Parma (SilvnEditoriale, 2021)

È lecito parlare di un’arte del Sessantotto? Esistono, cioè, fenomeni artistici ascrivibili a pieno titolo a quella costellazione di eventi che va sotto il nome di Sessantotto? Sin dall’epoca ci si interroga molto su questi argomenti, e – a oltre cinquant’anni di distanza – tali domande riecheggiano ancora senza una chiara risposta.

Prova a fare ordine sulla questione il nuovo volume di SilvanaEditoriale 1968. Un anno – Architettura, arte, design, fotografia e moda dagli archivi dello CSAC dell’Università di Parma, il grande catalogo a cura di Francesca Zanella che ripercorre idee, utopie, opere, progetti e oggetti datati o correlati a quel periodo.

NUOVI LINGUAGGI TRA ARTE E POLITICA

Nato in occasione dell’omonima mostra organizzata dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, il libro (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) vuole far emergere le trasformazioni nel sistema della comunicazione, i mutamenti socio-antropologici e la nuova riflessione sul corpo e sull’ambiente che esplosero in quell’anno. Fra i temi indagati figurano così la sperimentazione artistica e i reportage di cronaca, la fotografia e la cultura beat, la comunicazione radio televisiva e il cinema, lo spazio dell’abitare e le nuove infrastrutture.

UN TUFFO NEL SESSANTOTTO

Tanti i nomi di artisti che compaiono fra le pagine della pubblicazione, debitamente affiancati da immagini a colori e approfondimenti critici: Emilio Vedova, Mario Schifano e Fabrizio Plessi sono solo alcuni dei protagonisti di quel periodo, così come lo fu la mostra sulla neonata Arte Povera curata da Germano Celant alla Galleria de’ Foscherari di Bologna – tappa fondamentale per la successiva Arte Povera – Più Azioni Povere negli Arsenali di Amalfi. Un tuffo all’interno di uno dei periodi più complessi, contraddittori, e ancora largamente discussi, della nostra storia recente.