In Emilia-Romagna torna Crossroads, il festival jazz diffuso

30 Aprile 2021

Paolo Fresu & Daniele di Bonaventura (foto di Roberto Cifarelli)

È iniziato il conto alla rovescia per la XXII edizione di Crossroads, il festival itinerante che coinvolge tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, facendo tappa in oltre venti comuni della regione. Organizzata come sempre da Jazz Network – in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni –, la manifestazione taglierà ufficialmente il nastro il prossimo 17 maggio, dando il via a un cartellone di eventi ampio e diversificato.

Sono infatti oltre sessanta i concerti che avranno luogo nell’arco dei sette mesi dell’evento (che si concluderà il 7 dicembre), con oltre quattrocento artisti italiani e internazionali chiamati a diffondere la loro musica in maniera capillare sul territorio.

IL PROGRAMMA DI CROSSROADS

Nomi clou di questa edizione saranno certamente gli artisti in residenza, protagonisti assoluti del jazz italiano “adottati” da Crossroads e invitati per una serie di concerti in solitaria o con la loro band. È il caso di Fabrizio Bosso, Peppe Servillo e Paolo Fresu: il trombettista sardo farà la sua prima apparizione il 26 giugno a Medicina insieme al pianista Roberto Cipelli, mentre il 23 settembre tornerà al Teatro Socjale di Piangipane per dialogare con le sfumature elettriche del chitarrista Bebo Ferra.

Immancabili inoltre gli appuntamenti con il jazz “made in USA”: ospiti dagli Stati Uniti saranno Julian Lage (in concerto il 23 luglio a Fusignano) e Craig Taborn (che con il suo piano si esibirà il 5 novembre a Ferrara). A loro si alterneranno l’inglese Sarah Jane Morris (in duo con il chitarrista Tony Remy il 4 giugno a Parma) e la portoghese Luísa Sobral (ospite l’11 novembre al Teatro Comunale di Gambettola). Insomma, una staffetta di nomi e di stili lunghissima e debitamente illustrata sulla pagina web della manifestazione, che proverà a regalare agli amanti della musica jazz e non solo un’occasione di “rinascita” dopo il periodo buio della pandemia.

[Immagine in apertura: Paolo Fresu & Daniele di Bonaventura, photo Roberto Cifarelli]