La grande retrospettiva di Andrea Pazienza a Bologna

3 Maggio 2021

Andrea Pazienza, Corteo a Bologna © Marina Comandini Pazienza

Sono passati oltre venti anni dall’ultima mostra bolognese dedicata ad Andrea Pazienza. Un arco di tempo nel quale il mondo del fumetto italiano è cambiato in misura notevole, così come è cambiata l’immagine stessa del grande fumettista agli occhi del pubblico. Avvolto più che mai da un’aura quasi mitologica, testimoniata dalla recente rassegna “in compagnia” di Pier Paolo Pasolini e Pino Pascali, il fumettista nato a San Benedetto del Tronto nel 1956 sarà presto omaggiato dalla “sua” Bologna, con una retrospettiva che sta già catalizzando le attenzioni degli appassionati della nona arte e non solo.

Fino all’estremo, questo il titolo della mostra, occuperà a partire dal 7 maggio le sale di Palazzo Albergati, presentando più di cento opere provenienti dagli archivi di quanti hanno accompagnato Pazienza nel corso della sua parabola artistica e umana. Affiancate da una selezione di immagini storiche del fotografo Enrico Scuro, le tavole condensano al meglio tutto l’estro creativo dell’artista, capace come pochi altri di spingere i linguaggi del disegno e della narrazione illustrata verso territori fino ad allora sconosciuti.

IL FUMETTO “ESTREMO” DI ANDREA PAZIENZA

Aperta fino al 26 settembre, la mostra – a cura di ARF! Festival di storie, segni & disegni – è un viaggio nella produzione di Pazienza, ma anche negli sviluppi inquieti di un’Italia, quella della fine degli anni Settanta, in preda a turbolenze politiche e contestazioni limpidamente riflesse nei disegni. E proprio il contesto sociale sembra delinearsi con toni acidi e dissacranti nei disegni e nelle opere esposte, a partire dalle avventure degli immancabili Pentothal, Zanardi e Pompeo, pilastri della produzione del Paz.

Un progetto che si preannuncia caldissimo e persino commovente, perché segna il ritorno del grande fumettista nella città che, a partire dal 1974, lo ospitò come studente del DAMS. All’ombra delle Due Torri Pazienza iniziò infatti la sua carriera sulle pagine di Alter Alter, dando forma a personaggi e citazioni che sarebbero diventati negli anni simbolo sopraffino di un certo modo di essere e di intendere l’arte e la vita. Se siete di passaggio nel capoluogo emiliano, anche in vista della nuova edizione di Art City, ricordate di farci un salto!

[Immagine in apertura: Andrea Pazienza, Corteo a Bologna © Marina Comandini Pazienza]