Tutto pronto a Bologna per la nuova edizione di Art City

1 Maggio 2021

Margherita Morgantin, COSINUS (Venti cosmici), 2021, installazione

Tutto pronto a Bologna per il grande appuntamento con l’arte in città. È infatti in arrivo la nuova edizione di Art City, il programma di appuntamenti diffusi abitualmente realizzati in occasione di Arte Fiera, quest’anno posticipato a causa della pandemia. La data da segnare in agenda è il 7 maggio, giorno nel quale apriranno le “danze” della kermesse, forte di eventi disseminati sul territorio bolognese coinvolgendo luoghi convenzionali (e non solo) della cultura locale.

Superfluo sottolineare che sarà un’edizione speciale, inevitabilmente segnata dall’emergenza sanitaria ancora in corso ma, anche per questo, accolta come un’occasione di rinascita unica, sintomo di una città che non si arrende ma risponde alle difficoltà con una mappa di mostre ed eventi calibrati e di qualità.

IL RITORNO DI ART CITY A BOLOGNA

Diretta da Lorenzo Balbi e coordinata dall’Istituzione Bologna Musei, la kermesse (che impegnerà la città per l’intero weekend prossimo, fino al 9 maggio) è stata pensata come una grande “città che non c’è”. Un richiamo, questo a Peter Pan e alla sua isola magica, espresso persino nel logo e nelle diverse declinazioni dei materiali grafici e informativi. Ibrido tra un uccello e un essere umano, il personaggio creato nel 1902 da James Matthew Barrie è stato infatti scelto come simbolo di transizione e di perenne mobilità. Un concetto affatto scontato, se pensato in relazione ai mutamenti (personali e non) causati dalla pandemia

Sono come sempre tantissimi i luoghi, anche inaspettati, coinvolti nel programma di Art City 2021. Si passa dagli spazi pubblici a quelli privati, dal Teatro Storico di Villa Aldrovandi-Mazzacorati all’Ex GAM, dal Cimitero Monumentale della Certosa alle Serre dei Giardini Margherita, fino al suggestivo rifugio antiaereo “Vittorio Putti”. Una diversità di location che vuole essere rappresentata dall’altrettanto dissimile proposta di media offerti al pubblico: video, performance, disegno, opere radiofoniche e sonore, allestimenti urbani. Il tutto con l’intento di riflettere appieno quelle che sembrano le due parole chiave volute da Balbi per questa edizione: intergenerazionalità e intermedialità.

GLI EVENTI PRINCIPALI DI ART CITY

Progetto speciale di questa nona edizione sarà sicuramente l’installazione di Gregor Schneider dal titolo Gregor Schneider visits N. Schmidt (in the former Galleria d’Arte Moderna di Bologna), già presentata nel 2017 alla manifestazione Skulptur Projekte a Münster e da allora più riallestita. L’opera, visitabile negli spazi dell’Ex GAM, sarà affiancata da una miriade di progetti di artisti italiani, giovani, mid-career e affermati: ne sono una prova la rassegna della giovanissima Beatrice Favaretto al Cassero e di Michelangelo Pistoletto a Palazzo Boncompagni, mentre Giorgio Andreotta Calò occuperà il LabOratorio degli Angeli con l’intervento site specific Ellissi (a cura di Leonardo Regano).

E poi, ancora, Mimmo Paladino in mostra alla Biblioteca Salaborsa, Nicola Samorì a Palazzo Fava, Stefano Arienti al Giardino Le Corbusier e Chiara Camoni ospite a Palazzo Bentivoglio con l’installazione ambientale permanente Ipogea. Insomma, una Art City quanto mai diversificata, che si propone come motore di ripartenza della socialità e della fruizione in presenza nella scena artistica italiana post-Covid. Per visionare l’intero programma della manifestazione vi invitiamo a consultare l’apposita pagina web.

[Immagine in apertura: Margherita Morgantin, COSINUS (Venti cosmici), 2021, installazione]