Il Museo del Prado lancia un'ammirevole iniziativa: circa venti riproduzioni a grandezza naturale dei capolavori dell'istituzione sono state allestite per le strade della città. Un progetto per avvicinare il pubblico all'arte, e invogliarlo a frequentare i musei.
Proprio nel momento in cui il museo torna a riappropriarsi della sua centralità, in seguito alla riapertura dei luoghi pubblici dopo il lockdown, una delle istituzioni artistiche più note su scala globale rilancia, ribadendo la sua vicinanza alla cittadinanza oltre ogni limite fisico e strutturale. Stiamo parlando del Museo del Prado di Madrid, balzato agli onori della cronaca con una nuova iniziativa “diffusa”.
Sulla scia di quanto già proposto in passato, con la serie di interventi mirati alla promozione della collezione del museo al di là dei confini dell’edificio di Villanueva, l’istituzione iberica è tornata a “occupare” la città, installando i suoi capolavori tra i vicoli e le strade della capitale spagnola. L’obiettivo, ancora una volta, è dimostrare il ruolo positivo e coinvolgente dell’arte nella vita di tutti i giorni, strizzando l’occhio anche e soprattutto a coloro che dei musei non sono frequentatori abituali.
Sono oltre venti le sedi coinvolte nel progetto A la vuelta de la esquina (Dietro l’angolo), tra centri sportivi, biblioteche, piazze secondarie e giardini urbani. È qui che opere come La resa di Breda di Diego Velázquez o Il parasole di Francisco Goya fanno capolino ancora per qualche giorno, incantando cittadini e turisti in maniera inattesa.
I dipinti – oltre a quelli citati si contano capolavori di El Greco, Fra Angelico, Tiziano e Leonardo da Vinci – sono copie impeccabili degli originali, collocate su inferriate, recinzioni e strutture mobili “seminate” per la città. Riproduzioni fedelissime, presentate con tanto di cornice, didascalia illustrativa e QR Code per i più curiosi. Un modo inconsueto e certamente ammirevole di avvicinare l’arte alle persone, oltre i luoghi preposti alla diffusione della cultura.
[Immagine in apertura: Distrito Telefónica, Ronda de la comunicación, s/n. Chicos en la playa. Sorolla]