Come saranno gli anni a venire? Quali sfide, prospettive e possibilità attendono l'umanità? L'arte può allenare e migliorare l'immaginazione, come prova a dimostrare la collettiva in corso fino al 4 agosto prossimo all'ARoS Aarhus Art Museum di Aarhus, in Danimarca.
Con la mostra collettiva Tomorrow is the Question, l’ARoS Aarhus Art Museum sollecita i suoi visitatori su alcune fondamentali questioni di interesse collettivo della nostra epoca. Nell’impossibilità di prevedere cosa avverrà nei prossimi anni e decenni, l’istituzione culturale danese prova a sondare il territorio dell’arte contemporanea per raccogliere indizi, segnali, visioni e stimolare una riflessione-discussione sulle sfide presenti e future.
Tomás Saraceno, Allora & Calzadilla, Alfredo Jaar, teamLab, Simon Denny, Rirkrit Tiravanija, Qiu Zhijie, Olafur Eliasson, Mona Hatoum, Hito Steyerl, Julian Charrière, Edward Burtynsky, Doug Aitken e Cao Fei sono i protagonisti di questa indagine corale, che attinge le proprie premesse teoriche dai 17 Sustainable Development Goals (SDG) delle Nazioni Unite.
Si tratta degli obiettivi di sviluppo sostenibile – anche noti come Agenda 2030 – stilati dall’organizzazione intergovernativa allo scopo di arginare e risolvere questioni connesse all’iniquo sviluppo economico e sociale della popolazione mondiale, che includono azioni anche in tema ambientale e sul fronte del cambiamento climatico.
La mostra aperta fino al 6 agosto prossimo cerca di capire come sia possibile, usando l’arte come facilitatore e catalizzatore, rendere consapevole il più alto numero di persone della complessità del nostro tempo. La fiducia e la speranza che la collettività disponga delle risorse e delle potenzialità per creare un futuro migliore, come sottolineato dalla curatrice Luise Faurschou, ha guidato la selezione della quindicina di artisti contemporanei in mostra.
Il comune denominatore delle loro opere è la peculiare capacità di comunicare lo sconvolgimento dei nostri tempi in un modo particolarmente potente, rivelando notevole impatto visivo e attrattività. Pur nell’eterogeneità dei formati, dei materiali e dei media impiegati, tutti questi autori dimostrano di possedere consapevolezza delle enormi sfide che ci attendono: con i loro lavori incoraggiano una contemplazione dello stato del mondo e introducono tecnologie e soluzioni alternative.
E, chissà, forse saranno persino in grado di generare quel pensiero innovativo e quello slancio indispensabili per intraprendere azioni collettive.
[Immagine in apertura: Installation view, mostra Tomorrow is the Question, ARoS Aarhus Art Museum, 2019, photo by Anders Sune Berg]