Noto in tutto il mondo per i suoi interventi su larga scala destinati a edifici, strade, tetti, treni e camion, nella sua nuova opera l'artista francese si è ispirato a Diego Rivera.
Con il nuovo intervento The Chronicles of San Francisco, l’artista francese JR procede nel proprio itinerario di ricerca e produzione nel campo dell’arte pubblica. Nato a Parigi nel 1983, JR lega il proprio nome a numerosi progetti realizzati in patria e all’estero; tra questi la serie di foto-installazioni su larga scala di atleti in movimento in occasione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro e la monumentale opera per il trentennale della Piramide del Louvre. Nel 2018 ha ricevuto la sua prima nomination all’Oscar per la collaborazione con la cinesta Agnès Varda, con la quale ha realizzato il documentario Faces Places.
Accompagnata da un incontro pubblico, focalizzato sul modus operandi di JR, The Chronicles of San Francisco è stata ufficialmente inaugurata nei giorni scorsi. Per il San Francisco Museum of Modern Art, l’artista vincitore del premio TED ha scelto di ispirarsi a Diego Rivera. Proprio in questa città, infatti, negli anni Trenta del secolo scorso il noto pittore e muralista messicano eseguì quattro murales.
A partire da tale antefatto storico, JR ha iniziato a immaginare di poter riunire l’intera San Francisco, con la sua varietà di cittadini, in un’unica opera.
Il lungo processo creativo di The Chronicles of San Francisco ha comportato il trasferimento dell’artista e del suo staff nella città californiana per alcune settimane: con un camioncino trasformato in studio fotografico, sono stati “mappati” 22 luoghi, in modo tale da ottenere un’ampia copertura del tessuto urbano locale. Sono state oltre 1200 le persone che, liberamente, hanno accettato di prendere parte al progetto: ad essere stati filmati, fotografati e intervistati, sono stati sia personaggi noti – come il governatore della California Gavin Newsom o la star del basket NBA, Draymond Green – sia gente comune come medici, nuotatori, senzatetto, negozianti, drag queen, bambini e molti altri ancora.
Il lavoro ultimato viene ora presentato nella forma di un collage di foto digitali che scorrono senza interruzioni sugli schermi allestiti all’interno della Roberts Family Gallery, nel SFMOMA. Attraverso le postazioni iPad, messe a disposizione dei visitatori, è possibile ascoltare le interviste audio di ciascuno dei protagonisti “ritratti” nel lavoro.
Nell’autunno 2020, il museo californiano ha annunciato che presenterà il murale Pan American Unity di Diego Rivera nello stesso spazio attualmente destinato a The Chronicles of San Francisco, in concomitanza con una grande mostra dedicata all’artista messicano.