Le restrizioni legate all'attuale emergenza sanitaria rivelano tutte le potenzialità delle piattaforme digitali attive anche in ambito culturale. Oltrepassa quota 4700 il numero dei monumenti di interesse storico, artistico e naturalistico da "esplorare" su Google Arts & Culture, che offre dettagliate viste a 360° e testi descrittivi.
Non avete avuto la possibilità di percorrere The Floating Piers, l’installazione dei record appositamente progettata da Christo per il lago d’Iseo? Vi sarebbe piaciuto visitare la mostra The Japanese House: Architecture and Life after 1945, che, dopo aver debuttato al MAXXI di Roma, è stata riallestita, con nuovi contenuti, al Barbican Centre di Londra? Uno dei vostri sogni nel cassetto è posare lo sguardo sui marmi del Taj Mahal, nella città indiana di Agra? E, ancora, vorreste vivere l’emozione provata dinanzi alle piramidi di Giza, nell’omonima necropoli?
Queste sono solo alcune delle oltre 4700 esperienze da provare, con il proprio pc o smartphone, attraverso Google Arts & Culture. In costante aggiornamento, la piattaforma si era già imposta come uno strumento imprescindibile per la conoscenza e la diffusione del sapere in ambito artistico. L’accessibilità e la chiarezza dei contenuti appaiono oggi ancora più strategiche e utili.
Nell’impossibilità di raggiungere fisicamente centinaia di siti di interesse storico, artistico o naturalistico in tutto il mondo, a cause delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, le opportunità offerte dal digitale rappresentano un’alternativa da tenere in considerazione. Pur con la consapevolezza che nulla possa eguagliare la “visione diretta”, gli strumenti digitali attualmente a nostra disposizione rappresentano una risorsa straordinaria, preclusa alle generazioni precedenti.
Gli itinerari proposti, via Google Arts & Culture, non si limitano ad abbattere barriere di tipo geografico, concedendo l’opportunità di spostarsi, almeno virtualmente, dal Brasile all’India, da Pompei a Pienza, da Kyoto a Siviglia, dalla Sydney Opera House alla Tour Eiffel, solo per citare alcune delle innumerevoli combinazioni. Anche i tradizionali “limiti” legati al periodo di apertura di mostre e installazioni risultano infatti superati. E, tra tanti monumenti iconici, non manca l’arte contemporanea: pronti, ad esempio, a ritrovarvi tra i Sette Palazzi Celesti, allestiti da Anselm Kiefer all’HangarBicocca di Milano?
[Immagine in apertura: The Great Sphinx of Giza, a large half-human, half-lion Sphinx statue on the Giza Plateau on the west bank of the Nile River, near modern-day Cairo seen with Cheop’s Pyramid (Great Pyramid) in the background, 23 October 2007. Photo credit should read CRIS BOURONCLE/AFP/Getty Images]