Taschen porta in libreria un nuovo volume fotografico dedicato al mitico Ziggy Stardust. Scattate da Mick Rock, le foto sono uno spaccato senza precedenti delle innumerevoli sfaccettature di Bowie. Un omaggio sincero a quattro anni dalla scomparsa del musicista londinese.
Ci sono fotografi che hanno legato la loro vita e la loro carriera a quella di alcune fra le rockstar più amate della storia. Così è stato, ad esempio, per Lynn Goldsmith e Patti Smith, Esther Friedman e Iggy Pop, Michael Lavine e Kurt Cobain: maestri dell’obiettivo che hanno saputo ritrarre i nostri paladini musicali in momenti intimi e privati, restituendoli al pubblico nella loro versione umana, oltre gli eccessi dello stage.
Agli esempi sopra citati si aggiunge oggi la testimonianza di un altro straordinario sodalizio: quello tra Mick Rock e il Duca Bianco, al centro del recente volume The Rise of David Bowie, 1972–1973.
Edito da Taschen, e originariamente concepito nel 2015 – a un anno dalla morte del cantautore britannico –, il volume presenta una foltissima selezione di scene: fotografie scattate nel backstage, immagini personali e ritratti pubblici scelti con l’obiettivo di tracciare la rivoluzione musicale, teatrale e sessuale compiuta dal musicista durante il tour mondiale del 1972-73. È in questi mesi, infatti, che la “metamorfosi” di Bowie si compie appieno, coronata dall’uscita dell’album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, momento cruciale che sancisce la nascita dell’alter ego che cambiò per sempre la musica e mandò in orbita la carriera dell’artista.
[Immagine in apertura: © Mick Rock. The Rise of David Bowie, 1972–1973, p. 100. Worcester Gaumont Theatre, UK, June 4th, 1973. Courtesy Taschen]