A Venezia tutto pronto per il Cinema galleggiante

23 Agosto 2020

still da video Supersurface: An alternative model for life on the Earth, Superstudio, 1972 - elaborazione grafica studio2800a

A pochi giorni dall’avvio della Mostra del Cinema, in programma a Venezia dal 2 al 12 settembre, la città si prepara a rendere omaggio alla settima arte con un altro evento particolarmente azzeccato. Stiamo parlando di Cinema Galleggiante | Acque Sconosciute, la rassegna messa a punto da Edoardo Aruta e Paolo Rosso di Microclima in collaborazione con Ocean Space / TBA21−Academy, Pentagram Stiftung e Palazzo Grassi – Punta della Dogana – Pinault Collection.

Il 27, 30, 31 agosto e il 1°, 3, 4 e 5 settembre, la secca retrostante l’isola della Giudecca, nel cuore della Laguna, si trasformerà in un “cinema galleggiante”, appunto, che consentirà al pubblico di assistere alle proiezioni e agli appuntamenti in calendario a bordo della propria imbarcazione o su una piattaforma ideata per chi ne fosse sprovvisto, nel pieno rispetto delle distanza di sicurezza.

Una risposta all’incertezza che avvolge il presente e che induce a elaborare nuove forme di dialogo e fruizione dell’arte, nella cornice di una città che ha inventato la quarantena ‒elaborare efficaci strategie contro la diffusione delle pestilenza di cui fu vittima durante l’arco dei secoli ‒, ma che è anche modello per orientare una necessaria riflessione sul dialogo tra uomo e ambiente nel contesto urbano.

I PROTAGONISTI DI CINEMA GALLEGGIANTE

Frutto della collaborazione con numerose istituzioni culturali cittadine e non solo ‒ fra cui la Collezione Peggy Guggenheim, la Fondazione Querini Stampalia, la Fondazione Musei Civici di Venezia – Museo Fortuny, l’Università Iuav di Venezia, Dolomiti Contemporanee e Magazzino Italian Art ‒, la rassegna porterà sul grande schermo opere di artisti e autori del calibro di Antoni Muntadas, Lina Wertmüller, Peter Brook, Peter Greenaway & Michael Nyman, Superstudio, Werner Herzog, Giorgio Andreotta Calò, Petrit Halilaj e Alvaro Urbano, Pierre Huyghe. Il gruppo SUPERFLEX presenterà in prima assoluta il video Hunga Tonga e il regista Lance Oppenheim Some Kind of Heaven, per la prima volta in Italia dopo l’anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2020.

Non mancheranno le performance dal vivo di Ulisse Trabacchin, maestro del coro presso il Teatro alla Scala di Milano, che improvviserà al pianoforte l’accompagnamento sonoro alle immagini girate da Mariano Fortuny y Mandrazo all’inizio del Novecento, e del lanternista Gianni Trotter, che incanterà il pubblico con uno spettacolo di pre-cinema a cura del collettivo Gli Impresari. La partecipazione agli eventi è gratuita previa prenotazione sul sito della rassegna.

[Immagine in apertura: still da video Supersurface: An alternative model for life on the Earth, Superstudio, 1972 – elaborazione grafica studio2800a]