L’arte senza confini di JR in arrivo a Londra

5 Ottobre 2020

JR, Migrants, Mayra, Picnic across the Border, Tecate, Mexico - U.S.A., 2017. Installation image. Wheat-pasted poster on table © JR-ART.NET

Dove comincia la street art e dove finisce la fotografia? L’intera ricerca di JR – l’artista francese più chiacchierato e “ambizioso” del momento – si inserisce esattamente nella risposta a questa domanda. Noto per le sue installazioni monumentali in bianco e nero, l’autore si è fatto conoscere negli ultimi anni grazie a una serie di clamorosi interventi dal carattere quasi sempre politico e sociale: azioni che fondono collage, videoarte, performance e fotografia, presentandosi come “mash-up” visuali unici e di grande potenza narrativa.

Archiviata la retrospettiva inaugurata qualche mese fa al Brooklyn Museum di New York, JR si prepara a segnare un nuovo traguardo: una rassegna che si preannuncia memorabile, se non altro per la sede che la ospiterà. Stiamo parlando della Saatchi Gallery, uno dei luoghi più rappresentativi dell’arte britannica e internazionale, pronta a essere “invasa” dagli interventi dell’artista parigino classe 1983.

LA MOSTRA DI JR A LONDRA

A partire dal prossimo 13 novembre le sale dell’istituzione londinese ospiteranno infatti JR: Chronicles, la più ampia esposizione antologica mai dedicata all’autore. Curata da Sharon Matt Atkins e Drew Sawyer, e organizzata in collaborazione con lo stesso Brooklyn Museum, con il supporto di Art Explora, la rassegna ripercorrerà la folgorante ascesa artistica del protagonista, tracciando i successi della sua produzione, le evoluzioni a partire dalle prime scorribande nel mondo dei graffiti fino alla definizione di uno stile personale e riconoscibile.

Moltissime le opere che saranno visibili all’interno del percorso espositivo: dallo spettacolare “collage fotografico” creato al Louvre all’omaggio ai migranti del film Ellis, dal recente Tehachapi – creato nel 2019 in collaborazione con i detenuti dell’omonimo carcere di massima sicurezza californiano – al premiato Face2Face, il progetto partecipativo che unisce israeliani e palestinesi. E poi ancora il “collage” in grande formato Inside Out Project, la felice collaborazione con l’amico e regista Ladj Ly e quella ancora più straordinaria con Agnès Varda – figura chiave della Nouvelle Vague scomparsa lo scorso marzo. Un percorso cronologico che promette stupore e che sarà visitabile fino al 9 febbraio 2021.

[Immagine in apertura: JR, Migrants, Mayra, Picnic across the Border, Tecate, Mexico – U.S.A., 2017. Installation image. Wheat-pasted poster on table © JR-ART.NET]