Il 2021 sarà all'insegna dell'arte performativa. Abbiamo selezionato cinque appuntamenti su scala internazionale, dedicati ai maggiori esponenti di questa corrente. Dalle celebrazioni legate al centenario della nascita di Joseph Beuys all'attesissima mostra di Marina Abramović alla Royal Academy of Arts di Londra.
Nonostante le incertezze che dominano sul presente, e nell’attesa della riapertura di musei e sedi espositive sul territorio nazionale e non solo, le grandi istituzioni dell’arte cominciano a comporre il calendario della nuova stagione. La speranza, ovviamente, resta solo una: che l’emergenza sanitaria ne consenta il pieno svolgimento, permettendo l’effettiva ripartenza dell’intero comparto museale.
Alle lunghe carrellate di eventi già annunciati – tra mostre dedicate alla produzione artistica femminile, esposizioni nel segno di Picasso e rassegne per gli amanti della fotografia –, si aggiunge una corposa sequenza di appuntamenti in omaggio ai grandi performer del passato e del presente: autori e autrici di spessore internazionale, che saranno protagonisti dell’anno appena cominciato.
Considerata una delle figure più rappresentative della scena contemporanea, e vincitore del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2009, Bruce Nauman sarà al centro di una importante retrospettiva nelle sale di Punta della Dogana. Curata da Carlos Basualdo e Caroline Bourgeois, la mostra Contrapposto Studies alzerà il sipario su uno dei primi, e più celebri, video dell’artista americano: Walk with Contrapposto, del 1968. Rivisitato nell’arco degli ultimi cinque, il video (e la serie a esso correlata) sarà accostato ad altri lavori storici tratti dalla lunga parabola di Nauman, sperimentatore per eccellenza del panorama creativo recente. La rassegna sarà visitabile dal 21 marzo 2021 al 9 gennaio 2022.
Artista multidisciplinare noto per i suoi assemblaggi risalenti agli anni Settanta, Daniel Spoerri si prepara a “trasferire” il suo universo artistico all’interno del Bank Austria Kunstforum di Vienna, istituzione ospite della grande retrospettiva dedicata al pittore, performer e scultore di origine rumena. In programma dal 24 marzo al 27 giugno, la rassegna offrirà uno sguardo sulla complessa e variegata ricerca di Spoerri, soffermandosi tanto sui collage e sulle opere tridimensionali, quanto su quelle performative: azioni dal carattere sociale, spesso realizzate in collaborazione con altri colleghi. Un tragitto espositivo a cura di Veronika Rudorfer, che avrà il compito di traghettare il pubblico attraverso oltre sessant’anni di carriera.
Personaggio tra i più particolari e complessi dell’arte del Novecento, Joseph Beuys sarà protagonista, nel corso dell’anno, di un vasto e articolato programma di eventi diffusi su buona parte del territorio tedesco. La ragione è presto spiegata: il 2021 segna infatti i cento anni dalla nascita dell’artista, iconico con il suo inseparabile cappello di feltro.
Organizzato dal Ministero della Cultura e della Scienza della Renania Settentrionale-Vestfalia, in collaborazione con l’Università Heinrich Heine di Düsseldorf, Beuys 2021. 100 years of Joseph Beuys promuoverà decine di mostre, conferenze e pubblicazioni dedicate all’attività dell’artista “sciamano”. Tra gli appuntamenti da segnare in agenda la mostra Everyone is an Artist (in apertura il 27 marzo al Kunstsammlung NRW di Düsseldorf) e l’inedito confronto tra Beuys e Duchamp al Kunstmuseen Krefeld (dall’8 ottobre). Per tutti gli altri eventi vi invitiamo a consultare l’apposita piattaforma digitale.
Luogo di riferimento dell’arte performativa in Italia, il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano presenterà da aprile a giugno 2021 (le date sono ancora da definire) la prima mostra personale di Tania Bruguera sul territorio nazionale. Artista e attivista da sempre attenta alle interazioni tra arte e forme di potere, soprattutto in relazione al contesto socio-politico cubano, la performer – premiata in passato con riconoscimenti come il Premio Robert Rauschenberg, la Guggenheim Fellowship e il Prince Claus Fund Laureate – sarà protagonista con una serie di installazioni e azioni incentrate sui concetti che da sempre interessano la sua attività. Il titolo della mostra, La verità anche a scapito del mondo (a cura di Diego Sileo) è una citazione di Hannah Arendt, punto di riferimento imprescindibile per la ricerca di Tania Bruguera.
Annunciata come una delle mostre più attese del 2020, e posticipata a causa dell’emergenza sanitaria, la mostra di Marina Abramović alla Royal Academy of Arts di Londra si prepara finalmente al debutto, il prossimo 25 settembre. Considerata la più grande rassegna mai dedicata alla pioniera della performance art nel Regno Unito, l’evento – dal titolo After Life – esaminerà in profondità il lavoro e il profilo umano dell’artista di Belgrado. Un obiettivo che sarà raggiunto attraverso reenactment di alcune sue iconiche opere (come Rhythm 0 e The Artist Is Present) e con la presentazione degli attesissimi nuovi lavori, appositamente concepiti per l’occasione. Un progetto maestoso, visitabile fino al 12 gennaio.
[Immagine in apertura: Marina Abramović alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia, photo Irene Fanizza]