Inaugura oggi, 10 febbraio, il grande progetto digitale dedicato a Vassily Kandinsky e alle relazioni tra suono e colore all'interno della sua pittura. Un percorso virtuale ampio e interattivo, nato grazie alla collaborazione tra il Centre Pompidou e Google Arts & Culture.
La pittura è colore. La pittura è suono. Nell’arte di Vassily Kandinsky immagini e musica hanno sempre avuto un ruolo dominante, scambiandosi di posto, avvicendandosi come componenti equamente importanti al fine della lettura dell’opera. A ben vedere, l’intera “missione” artistica del maestro russo è stata guidata da una volontà ben precisa: trasformare le forme in melodie, traducendo la tela in una grande partitura in cui macchie cromatiche, segni e geometrie si presentassero come elementi di una composizione multisensoriale. Pittura per gli occhi. Pittura per le orecchie.
Il nuovo progetto digitale di Google Arts & Culture – la piattaforma dedicata alle arti del colosso dell’informatica – punta i riflettori proprio su questo aspetto, offrendo agli utenti un affascinante percorso per ammirare e vivere l’arte di Kandinsky da una prospettiva mai sperimentata prima.
Realizzato in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, il progetto – dal titolo Sounds like Kandinsky – rende omaggio al “padre” dell’astrattismo, attraverso una selezione di opere emblematiche da esplorare in maniera virtuale, fotografie tratte dagli archivi personali e un coinvolgente esperimento di machine learning: un software che permettere di “toccare con mano” la poetica musicale dell’artista nato a Mosca.
E proprio quest’ultima parte sembra infatti l’attrazione principale della piattaforma, liberamente accessibile online. Nonostante la poderosa selezione di documenti visivi – con centinaia di opere d’arte e scatti privati –, gli approfondimenti video e l’esperienza di visita in realtà aumentata, ad attirare l’attenzione dell’utente è soprattutto il programma digitale Play a Kandinsky: una sperimentazione interattiva che per la prima volta permette di provare ciò che Kandinsky potrebbe aver sentito mentre dipingeva.
Creata in sinergia con gli artisti di musica sperimentale Antoine Bertin e NSDOS, questa sezione del sito consente di simulare ciò che Kandinsky potrebbe aver sentito dipingendo il suo capolavoro Giallo, Rosso, Blu nel 1925. Cliccando sul dipinto, infatti, vengono emesse una serie di vibrazioni e melodie: suoni ora più cupi, ora più soavi, che riflettono la capacità sinestetica del pittore – noto per la sua abilità nell’associare colori a determinati umori e melodie.
Spostando il cursore e zoomando l’immagine, le parti del dipinto prendono vita, traducendo l’esperienza visiva in un’operazione di ascolto e di composizione musicale. Per i più audaci, inoltre, è possibile condividere il risultato della creazione: un vero e proprio brano ispirato alle fantasie del pittore russo.
[Immagine in apertura: Vassily Kandinsky, Composition IX, 1936. Huile sur toile 113.5 x 195 cm. Attribution, 1939. Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne – Centre de création industrielle. Photo credit: © Centre Pompidou, MNAM-CCI/Philippe Migeat/Dist. RMN-GP. Copyright Artwork: Domaine public]