Inserita all’interno del palinsesto “I talenti delle donne”, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, la mostra “Le Signore dell'Arte” si prepara ad accogliere il pubblico di Palazzo Reale. Un viaggio nell'universo di pittrici straordinarie: da Artemisia Gentileschi a Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana.
Talentuose, determinate, geniali. Sono le donne protagoniste della grande mostra in arrivo a Milano, nelle sale di Palazzo Reale. Posticipata a causa dei limiti imposti dall’emergenza sanitaria, Le Signore dell’Arte farà ufficialmente il suo debutto il prossimo 2 marzo, alzando il sipario su quello che è considerato uno degli appuntamenti epositivi più attesi del 2021. Complice la presenza, all’interno del percorso, di autrici straordinarie vissute tra il Cinquecento e il Seicento: figlie, mogli e sorelle di pittori che, grazie al loro talento e alla loro caparbietà, seppero ritagliarsi uno spazio di rilievo all’interno di una società a stampo prettamente maschile.
Visitabile fino al 25 luglio – e fruibile anche in maniera virtuale grazie alle visite guidate del format Art.Live! –, la rassegna presenta oltre centotrenta capolavori realizzati da trentaquattro artiste, tra nomi noti, altri meno conosciuti e nuove scoperte.
Regina indiscussa del percorso espositivo – curato da Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié – sarà senza dubbio Artemisia Gentileschi. Recentemente protagonista della grande retrospettiva alla National Gallery di Londra, l’artista rinascimentale racchiude infatti appieno lo spirito della mostra, grazie alla sua capacità di ergersi a punto di riferimento, imponendosi sui pittori uomini già durante la sua epoca.
Emblema di consapevolezza e rivolta, la pittrice sarà affiancata da “colleghe” quali Sofonisba Anguissola – in mostra con la Pala della Madonna dell’Itria, mai prima d’oggi esposta al pubblico –, Rosalia Novelli, Claudia del Bufalo e Lavinia Fontana – che a 25 anni sposò il pittore Giovan Paolo Zappi alla sola condizione di poter continuare a dipingere. Quest’ultima sarà presente con ben quattordici dipinti, tra cui l’Autoritratto nello studio proveniente dagli Uffizi. Nel complesso, un omaggio appassionato e senza precedenti alla determinazione e alla qualità artistica di queste donne, capaci di distinguersi e affermarsi oltre i limiti e i pregiudizi del loro tempo.
[Immagine in apertura: Ginevra Cantofoli, Giovane donna in vesti orientali, seconda metà del XVII secolo. Olio su tela, 65×50 cm. Padova, Museo d’arte Medioevale e moderna, legato del Conte Leonardo Emo Capodilista, 1864]