Il Centre Pompidou sbarca in America

8 Giugno 2021

Centre Pompidou x Jersey City, Conceptual Rendering. Courtesy of OMA

Il Centre Pompidou continua a espandersi. Dopo aver sviluppato una rete di sedi periferiche in Europa (da Metz a Malaga e a Brussels, oltre alla nuova “art factory” la cui apertura è stata annunciata a Massy, a sud di Parigi) e in Asia (a Shanghai e, in un prossimo futuro, a Seoul), l’istituzione francese pianterà presto la sua prima bandierina sul suolo americano.

Il nuovo museo, avamposto americano del tempio parigino del contemporaneo, si troverà a Jersey City, città nell’orbita della “grande New York” e importante snodo commerciale che da tempo cerca di imporsi anche come polo per le arti sfruttando la vicinanza alla City – si trova a soli 15 minuti di treno da Penn Station – e i suoi molti spazi ex-industriali. I primi biglietti dovrebbero essere staccati all’inizio del 2024, in concomitanza con un lungo periodo di chiusura per lavori della sede storica, quella del Beaubourg progettato da Renzo Piano e Richard Rogers e inaugurato nel 1977.

IL PROGETTO TARGATO OMA

Il Centre Pompidou x Jersey City, finanziato dalla municipalità con un investimento stimato tra i 10 e i 30 milioni di dollari, ha l’ambizione di diventare un polo culturale di primissimo piano, grazie a un programma multidisciplinare tutto da scoprire.

A ospitarlo sarà l’iconico Pathside Building, un edificio storico di pregio situato nell’antica zona manifatturiera e commerciale di Journal Square. I suoi oltre 5mila metri quadrati saranno oggetto di una grande operazione di ristrutturazione affidata a OMA, lo studio di architettura fondato da Rem Koolhas ed Elia Zenghelis nel 1975, e in particolare al suo associato Jason Long.

[Immagine in apertura: Centre Pompidou x Jersey City, Conceptual Rendering. Courtesy of OMA]