Durante la Biennale, alcune delle chiese e degli edifici storici della Laguna aprono le porte al pubblico, ospitando installazioni site-specific e mostre d’arte contemporanea che dialogano con l’architettura e l’eredità storica di Venezia. Ecco quelle da non perdere.

La 60. Esposizione Internazionale d'Arte prende il via. Parallelamente ai circuiti ufficiali dell’Arsenale e dei Giardini, nella Laguna veneziana si riversa un mondo di attività, mostre, eventi e performance: alcune di queste iniziative si collocano nei punti più storici (spesso sottovalutati) della città, dialogando in modo diretto con l’eredità architettonica della Serenissima. Anche numerose chiese aprono le porte all’arte contemporanea, ospitando mostre ed eventi collaterali rigorosamente in forma gratuita. Scopriamo quali sono quelle davvero imperdibili.I CORPI SURREALI DI BERLINDE DE BRUYCKERE ALL’ABBAZIA DI SAN GIORGIO MAGGIORENella suggestiva cornice dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore – costruita tra l'VIII e il IX secolo sull'omonima isola e donata nel 982 dal doge Tribuno Memmo al monaco Giovanni Morosini, fondatore del monastero –, l’artista belga Berlinde De Bruyckere presenta un nuovo corpo di opere site-specific. Intitolata City of Refuge III in riferimento al celebre brano di Nick Cave, la mostra (evento collaterale ufficiale della Biennale, visitabile dal 20 aprile al 24 novembre) dialoga con l’elegante architettura palladiana dell'edificio benedettino. In esposizione troviamo una serie di sculture di arcangeli nella navata centrale e nelle navate laterali, un’installazione di grandi dimensioni presso la Sacrestia della chiesa, e teche contenenti opere scultoree lungo il corridoio della Galleria del Monastero.LA RIFLESSIONE SPIRITUALE BUDDHISTA DI WALLACE CHAN ALLA CHIESA DELLA PIETÀL’artista cinese – nonché ex-monaco buddhista – Wallace Chan torna per la terza volta a Venezia con una serie di quattro sculture monumentali in titanio, installate nella Cappella della Chiesa di Santa Maria della Pietà, costruita fra il 1745 e il 1760 su progetto di Giorgio Massari. L’atmosfera “sospesa” e sacra che si respira nella chiesa – alimentata dalla colonna sonora firmata da Brian Eno – punta a offrire all'osservatore uno spazio meditativo, dove la mente può superare i limiti e i confini dello spazio e del tempo. In programma dal 19 aprile al 30 settembre e a cura di James Putnam, Transcendence “ci spinge a contemplare i nostri limiti fisici”, spiega l'artista, “e a valutare se siamo capaci di superarli. Il titanio, materiale robusto e rigido, richiede comprensione prima di poter essere controllato. Lo reputo il materiale più prossimo all'eternità e la sua presenza in 'Transcendence' enfatizza il concetto che il desiderio di raggiungere uno stato illuminato è intrinsecamente eterno”.IL GUGGENHEIM APPRODA ALLA CHIESETTA DELLA MISERICORDIAAlla Chiesetta della Misericordia – ex-chiesa in perfetto stile barocco sconsacrata nel 1973 – è un altro artista cinese a essere protagonista: Yu Hong torna a Venezia in collaborazione con il Guggenheim Museum di New York, con la mostra Another One Bites the Dust, visitabile dal 20 aprile al 24 novembre. A cura di Alexandra Munroe, il progetto espositivo presenta al pubblico un ciclo inedito di dipinti figurativi e narrativi in stretta relazione con l’ambiente architettonico, che raccontano il ciclo della vita umana. Così, nascita, vita e morte si combinano con le convenzioni pittoriche bizantine e barocche, in un “realismo supernaturale”: su uno sfondo dorato e in un confronto con i temi dell’arte sacra, Yu Hong propone una narrazione alternativa sui dolori della condizione umana, prendendo i suoi soggetti in prestito da Internet e dai social media.L’ICONOGRAFIA DEL CORPO SECONDO REZA ARAMESH ALLA CHIESA DI SAN FANTINAncora un confronto con l’iconografia sacra e con la storia dell’arte viene proposto dall’artista Reza Aramesh che, nello scenario suggestivo della Chiesa di San Fantin, presenta la mostra personale Number 207, visitabile dal 16 aprile al 2 ottobre. Scolpendo il marmo di Carrara – estratto da una cava dalla quale si narra che Michelangelo scegliesse il proprio materiale –, Aramesh presenta Study of Sweatcloth, una serie di 207 pezzi incentrati sul corpo del prigioniero, in un appello all'umanità e al suo precario equilibrio tra empatia e crudeltà. Fondamentale è il legame con la storia della chiesa: nel periodo post-medievale, infatti, l’Ordine di San Fantin confortava e ospitava i condannati a morte prima della loro esecuzione.L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI HUEMIN ALLA SCUOLA GRANDE DI SAN GIOVANNI EVANGELISTALa splendida Scuola Grande San Giovanni Evangelista – non una chiesa, ma un celebre complesso monumentale fondato nel 1261 da una confraternita devota al Santo – si apre al contemporaneo con un’esperienza immersiva firmata dall’artista Huemin. In dialogo con un illustre esempio di architettura barocca e con i suoi capolavori rinascimentali (da Palma il Giovane a Tintoretto), la mostra Dream Cathedral presenta al pubblico, dal 17 aprile al 2 giugno, un’installazione digitale che dà vita ai sogni e alle confessioni più intime in tempo reale, grazie all’intelligenza artificiale generativa.[Immagine in apertura: Study of Sweathcloth as an Object of Desire. Action 248-454. Hand carved and polished Bianco Michelangelo marble. Installation size variable, 2023/2024]
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