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Il plurale di Civiltà

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Vista dell’allestimento della mostra Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori. Photo Edoardo Piva

Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori

Robert Doisneau, Le Baiser de l'Hotel de ville, Paris 1950 (c) Atelier Robert Doisneau

In breve, Robert Doisneau

Vivian Maier, Chicago, IL, n.d., Gelatin silver print, 2014 (c) Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Unseen. Le foto mai viste di Vivian Maier

Martin Parr, Common Sense (c) Martin Parr - Magnum Photos

Martin Parr. Short & Sweet.

Aerial view of a DC-4 passenger plane flying over midtown Manhattan, New York City, New York, 1939 (c) Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock

Margaret Bourke-White. L'opera 1930-1960

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Art Tribune

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Fotografia | Sky Arte

Nuova Generazione. Sguardi contemporanei sugli Archivi Alinati. Installation view. Ph. Alisa Martynova

Le imminenti festività natalizie saranno ricche di appuntamenti imperdibili per gli amanti della fotografia: diverse città italiane ospitano infatti in questi giorni importanti retrospettive dedicate ai maestri del Novecento, da Doisneau a Tina Modotti ai talenti emergenti, componendo un itinerario visivo che attraversa epoche e stili diversi.

Sei mostre di fotografia per il Natale 2024

Self Portrait, 1975 (c) Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission

Oltre duecento fotografie del celebre fotografo americano costituiranno il focus dell’importante esposizione che prenderà il via il prossimo aprile negli spazi de Le Stanze della Fotografia: una mostra che si propone di esplorare il rapporto artistico tra le forme della classicità e le immagini catturate da Mapplethorpe nel corso della sua carriera.

Annunciata la grande mostra di Robert Mapplethorpe a Venezia

Letizia Battaglia – Shooting the Mafia

Letizia Battaglia – Shooting the MafiaDomenica 15 dicembre – ore 21:15

La fotografia di mafia di Letizia Battaglia

(c) Milko Marchetti, Stuck Squirrel - Nikon Comedy Wildlife Awards

Sono stati annunciati lo scorso 10 dicembre a Londra i vincitori dell’edizione 2024 del “Nikon Comedy Wildlife Photography Awards”, il concorso fotografico che premia ogni anno gli scatti che meglio di altri sono riusciti a unire in una sola immagine tutta la bellezza e la spassosa comicità del mondo animale.

Gli scatti più divertenti dedicati al mondo animale

Roma, 2007 (c) Gabriele Basilico / Archivio Gabriele Basilico

In occasione dell'80esimo anniversario della nascita di Gabriele Basilico, Palazzo Altemps a Roma ospita una mostra che celebra la carriera del grande fotografo italiano. Attraverso una selezione di oltre 50 opere, l'esposizione esplora il profondo legame di Basilico con la Capitale, mettendo in luce una città stratificata, in cui passato e presente si intrecciano indissolubilmente.

Un viaggio nella Città Eterna attraverso gli scatti di Gabriele Basilico

Matt Haynie, Coronal Mass Eruption. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Sono stati annunciati i vincitori dell’edizione 2024 del concorso fotografico "<a href="https://arte.sky.it/foto/northern-lights-photographer-of-the-year" target="_blank">Northern Lights Photographer of the Year</a>", l’iniziativa che premia i migliori scatti realizzati ai cieli notturni illuminati dall’aurora boreale (e australe) nel corso dell’anno. Selezionate dall’apprezzato blog di viaggi e fotografia <a href="https://arte.sky.it/foto/cielo-via-lattea-concorso-2024" target="_blank">Capture the Atlas</a>, le 25 foto vincitrici di questa settima edizione dell’ambito premio sono state scattate da fotografi provenienti da quindici diversi Paesi in giro per il mondo, e testimoniano la sfolgorante varietà di forme e colori che l'aurora boreale può assumere, in contesti paesaggistici unici e suggestivi.Il 2024 è stato un anno particolarmente favorevole per l'osservazione di questo fenomeno naturale, grazie all'incremento dell'attività solare che lo ha portato a manifestarsi a latitudini più basse rispetto al solito. Per tale ragione, quest’anno figurano tra le foto vincitrici diversi scatti realizzati in luoghi assolutamente inusuali per questo genere di ripresa fotografica, come l'Arizona, la Spagna, la Namibia, fino a raggiungere Tenerife, l’isola spagnola che si trova ad appena 28° di latitudine nord. L’eccezionalità di questi eventi ha spinto molti fotografi naturalistici a catturare lo splendore di queste luci nel <a href="https://arte.sky.it/foto/cielo-notte-stelle" target="_blank">cielo notturno</a> in contesti diversi dal solito. Le foto vincitrici del concorso offrono così uno sguardo suggestivo sulla varietà di paesaggi che l'aurora boreale può illuminare. Coste frastagliate, montagne imponenti, deserti, vulcani e ghiacciai: ognuna delle immagini selezionate restituisce un aspetto diverso e originale della magia creata da questo fenomeno naturale.Da un punto di vista tecnico, i fotografi hanno fatto ricorso a diverse modalità di ripresa per esaltare la bellezza dell'aurora nel cielo notturno, privilegiando ovviamente l’impiego di lunghe esposizioni e formati panoramici, ma anche utilizzando i droni per offrire delle inedite prospettive aeree. Considerata la naturale imprevedibilità con cui il fenomeno elettromagnetico può verificarsi, molti fotografi hanno poi dovuto attendere pazientemente il momento perfetto per scattare la foto, spesso affrontando condizioni meteorologiche avverse in <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/islanda-laguna-termale" target="_blank">luoghi remoti</a> e isolati: queste storie testimoniano in modo significativo quanto contino la passione e la perseveranza nella creazione di immagini di uno spettacolo emozionanti come quello dell’aurora boreale.

Matt Haynie, Coronal Mass Eruption. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Tom Rae, Sky Fire. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Tom Rae, Sky Fire. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Giulio Cobianchi, High trails. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Giulio Cobianchi, High trails. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Edén Sánchez, Auroras en el Infierno. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Edén Sánchez, Auroras en el Infierno. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Baillie Farley, Lake Toolondo Aurora. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Baillie Farley, Lake Toolondo Aurora. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Adrian Cormier, Carpe Diem. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Adrian Cormier, Carpe Diem. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Uroš Fink, Cosmic Explosion. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Uroš Fink, Cosmic Explosion. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Sergey Korolev, In the rays of the Solar Wind. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Sergey Korolev, In the rays of the Solar Wind. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Julien Looten, Northern Lights at Étretat. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Julien Looten, Northern Lights at Étretat. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Henry Frakes, Sky and Ice. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Henry Frakes, Sky and Ice. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Jānis Paļulis, When Aurora Meets Milky Way. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Jānis Paļulis, When Aurora Meets Milky Way. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Efrén Yanes, 28° Aurora. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Efrén Yanes, 28° Aurora. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Herry Himanshu, Paddling under the Aurora. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Herry Himanshu, Paddling under the Aurora. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Josh Beames, Magic of the North. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Josh Beames, Magic of the North. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Lynsey Schroeder, Looking North. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Lynsey Schroeder, Looking North. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Egor Goryachev, African Savanna under the Lights of Southern Aurora. Northern Lights Photographer of the Year 2024

Egor Goryachev, African Savanna under the Lights of Southern Aurora. Northern Lights Photographer of the Year 2024

La magia dell’aurora boreale in una serie di scatti mozzafiato

(c) Shane Gross, Wildlife Photographer of the Year

La mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, “<a href="https://arte.sky.it/news/wildlife-photographer-2024-mostra-milano" target="_blank">Wildlife Photographer of the Year</a>”, approda a Milano. Negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-milano-fernando-botero " target="_blank">Museo della Permanente</a>, fino al 9 febbraio resteranno infatti esposte le cento immagini premiate nell’ambito del concorso omonimo, indetto dal Natural History Museum di Londra. L’esposizione arriva in Italia in contemporanea con la mostra allestita nel <a href="https://arte.sky.it/foto/wildlife-photographer-year-mostra" target="_blank">museo londinese</a>: si tratta di un’iniziativa speciale, pensata per celebrare il 60esimo anniversario dell’importante concorso fotografico.Le immagini vincitrici delle varie categorie competitive sono riprodotte in grande formato ed esposte su pannelli retroilluminati, al fine di offrire al pubblico un’esperienza visivamente coinvolgente. Dagli scatti dedicati ai vari aspetti del comportamento di mammiferi, uccelli e invertebrati, alle foto di esemplari di fauna selvatica in contesti urbani o in ambienti incontaminati, passando per i panorami subacquei di paesaggi marini mozzafiato, il percorso di visita evidenzia la varietà e la bellezza del mondo naturale, nonché la sua fragilità di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico dettato da cause di origine antropica.Tra le opere in mostra, spiccano la foto vincitrice del premio “Wildlife Photographer of the Year”, e gli scatti che si sono aggiudicati il premio nelle categorie “Young” e “Impact”, dedicate rispettivamente alle immagini realizzate da giovani fotografi e a quelle che restituiscono una testimonianza di esempi positivi nel rapporto con il mondo naturale. Il percorso di visita propone inoltre un grande schermo dedicato alla proiezione di ulteriori 25 immagini, appositamente selezionate dal pubblico; in un'altra sala è possibile visionare filmati di backstage, interviste ai fotografi e contenuti che arricchiscono l’aspetto formativo e didattico della mostra milanese. Persegue il medesimo obiettivo anche il corposo programma di approfondimenti, workshop, incontri con esperti e visite tematiche organizzato parallelamente al progetto espositivo. Si tratta di iniziative che affrontano argomenti specifici del mondo animale e vegetale, come il mimetismo, il mondo degli uccelli e la fauna selvatica sottomarina. La mostra milanese si distingue così per un approccio multidisciplinare, che incoraggia il pubblico ad attivarsi in nome della salvaguardia dell’ambiente e a riflettere su temi di stringente attualità come la sostenibilità e la tutela della <a href="https://arte.sky.it/news/napoli-museo-mare-biodiversita" target="_blank">biodiversità</a>.

(c) Fortunato Gatto, Wildlife Photographer of the Year

(c) Alberto Román Gómez Hombre, Wildlife Photographer of the Year

(c) Liwia Pawłowska, Wildlife Photographer of the Year

(c) John Marriott, Wildlife Photographer of the Year

(c) Alexis Tinker-Tsavalas, Wildlife Photographer of the Year

(c) Ingo Arndt, Wildlife Photographer of the Year

(c) Jack Zhi, Wildlife Photographer of the Year

(c) Jiri Hrebicek, Wildlife Photographer of the Year

(c) Karine Aigner, Wildlife Photographer of the Year

A Milano le immagini premiate al Wildlife Photographer of the Year

Courtesy Gabriele Zago

Quindici immagini dalla forte carica simbolica, che documentano e reinterpretano in chiave artistica il rapporto tra l’essere umano e l’ambiente della <a href="https://arte.sky.it/news/libro-amazzonia-fotografia-sebastiao-salgado" target="_blank">foresta amazzonica</a> del Sudamerica, costantemente minacciata dall’avanzare della deforestazione e dallo sfruttamento delle risorse petrolifere: è questo il cuore del progetto fotografico "Yana Amazonas" di Gabriele Zago. Negli spazi della Galleria d’Arte Pirra queste opere fotografiche restano esposte per un mese esatto, dal 24 ottobre al 24 novembre.Per esplorare la bellezza della foresta amazzonica e delle <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/03/gli-shuar-dallamazzonia-a-pisa" target="_blank">popolazioni </a>che la abitano, il fotografo torinese ha compiuto un lungo viaggio in Ecuador e Perù, documentando attraverso il suo obiettivo la diversità ecologica e culturale della regione. A questa prima fase di ricerca fotografica ne è seguita un’altra di post-produzione, altrettanto importante, attraverso cui Zago ha unito e sovrapposto numerosi scatti per creare delle composizioni uniche, dove i soggetti umani e animali si ergono sullo sfondo della foresta pluviale. Ogni immagine è poi attraversata da linee cromate e “neutralizzata” da uno strato di colore nero omogeneo e pervasivo, a rappresentare l’onnipresenza simbolica e persistente del petrolio e delle sue condutture nelle vite degli abitanti dell’Amazzonia.Il risultato di un lavoro così attento e sensibile è un insieme di immagini di varia dimensione che, pur partendo da un’idea quasi documentaristica della fotografia, si distinguono per la grande valenza artistica e metaforica. L'osservatore è incoraggiato a riflettere sull'interazione tra l'uomo e l'ambiente naturale, ricordando in modo sottile le sfide e le opportunità legate alla conservazione della <a href="https://arte.sky.it/news/arte-generativa-foresta-pluviale-irlandese" target="_self">biodiversità</a>.Rappresentando questo stridente contrasto tra la raffigurazione simbolica e pervasiva delle minacce portate dalla società consumistica alla fauna, alla flora e alle comunità che da sempre popolano quello che dovrebbe essere una sorta di paradiso naturale, "Yana. Amazonas" riesce a promuovere una maggiore consapevolezza sul tema del rispetto dell'ambiente, svelando tutta la bellezza e la fragilità di un ecosistema unico e letteralmente insostituibile.

Il progetto fotografico di Gabriele Zago dedicato all'Amazzonia

Il cinema di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito. OTHER SIZE GALLERY, Milano.

Mentre "Parthenope" di <a href="https://arte.sky.it/news/cinque-mondi-programmi-tv-17-giugno" target="_blank">Paolo Sorrentino </a>conquista le sale cinematografiche italiane, una mostra celebra la carriera del regista attraverso gli scatti di un grande fotografo: a Milano, la <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-collezione-ernesto-esposito-milano" target="_blank">Other Size Gallery</a> presenta “Il cinema di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito”, allestita nel prestigioso spazio di via Maffei dal 16 ottobre al 3 gennaio 2025.A cura di Maria Savarese, il progetto espositivo riunisce sedici immagini scattate da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/04/film-cinema-paolo-sorrentino-mostra-fotografie-di-scena-dietro-le-quinte-gianni-fiorito-capri" target="_blank">Gianni Fiorito</a> sui set e nei backstage di alcuni dei capolavori di Sorrentino, da “Il Divo” (2007) a “This must be the place” (2010), passando per “La grande bellezza” (2012), “The Young Pope” (2018), “Loro” (2018) ed “È stata la mano di Dio” (2021). Non potevano mancare, infine, le immagini relative all’ultimo film del regista, “Parthenope” (2024).L’esposizione accende i riflettori sulla capacità del fotografo di catturare non solo la dimensione narrativa della messa in scena cinematografica, ma anche quella della vita degli uomini e delle donne che rendono possibile la magia del cinema. "È facile comprendere come cinema e fotografia si incontrino in un punto preciso", spiega la curatrice Maria Savarese, "in un cuore esatto che batte puntualmente nella stessa area d’interesse, penetrando i dettagli nascosti e riportandoli all’attenzione, riuscendo a bloccare l’attimo, contemplandolo, ricostruendolo e offrendo allo spettatore una più lenta e attenta possibilità d’osservazione.”

Il cinema di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito. OTHER SIZE GALLERY, Milano.

Il cinema di Paolo Sorrentino negli scatti di un grande fotografo a Milano

Fatimah Hossaini, Pearl In The Oyster 11, 2019

L’<a href="https://arte.sky.it/news/teramo-one-flag-arte-pubblica" target="_blank">integrazione</a>, i diritti civili, le complessità dei fenomeni migratori e lo scambio con culture ed etnie di parti del mondo geograficamente distanti, eppure sempre più prossime al nostro vivere quotidiano; sono tutti i temi al centro di un’intrigante mostra fotografica che porta un titolo fortemente simbolico: "Transiti". Visitabile per una settimana, dall'8 al 15 settembre, nell’incantevole cornice degli Orti Periurbani di Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, la rassegna curata da Patrizia Staffiero ed Enrico Gabriele Rollo presenta circa cinquanta immagini a opera di quattro fotografi internazionali, portando sotto gli occhi degli osservatori l’esperienza umana profondamente connessa alle grandi problematiche dei nostri giorni.Il nucleo espositivo principale è costituito dal progetto "NoWay!" del fotografo catanese <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-milano-fabrizio-spucches-pandemia-scalo-lambrate" target="_blank">Fabrizio Spucches</a>, che attraverso il suo obiettivo ha scelto di documentare la traversata del Mediterraneo effettuata dai migranti diretti nel nostro Paese, suddividendola in tre momenti salienti: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Sempre in materia di <a href="https://arte.sky.it/news/land-art-saype-migranti-zurigo" target="_blank">migrazioni</a>, le delicate foto in bianco e nero di Enri Canaj sono il frutto di un lavoro durato otto anni, dedicati a rappresentare i vari aspetti del tema attraverso tredici Paesi in tre continenti diversi. A chiusura del percorso troviamo poi le immagini proposte dalla fotografa afghana Fatimah Hossaini, autrice del libro "Beauty Amid War - Resilience", che portano alla luce le difficoltà e la bellezza della vita quotidiana per le donne del Paese orientale, e le struggenti fotografie del francese Guillaume Herbaut, autore nell’ultimo decennio di numerosi reportage dal fronte ucraino, ora raccolti nel libro “Ucraina – Una storia dolorosa”.Attraverso il racconto di temi cruciali come quello dei diritti civili negati e della sensibilizzazione culturale, le fotografie esposte documentano le incredibili sfide affrontate dai migranti e dalle minoranze, celebrando al tempo stesso la forza e la capacità umane di resistere alle avversità. L'allestimento della mostra nello spazio suggestivo degli Orti Periurbani del Comune pugliese è studiato per creare un'esperienza coinvolgente, che consente ai visitatori di ammirare le riproduzioni in grande formato degli scatti in esposizione anche dall’alto della struttura. Affiancata da un progetto parallelo, che presenta i traguardi fotografici degli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Lecce esposti presso il MAAC - Museo Archeologico e dell’Arte Contemporanea di Ceglie, "Transiti" stabilisce con il pubblico un dialogo significativo tra diverse culture ed esperienze umane, sfruttando a pieno il potenziale educativo dell’arte per promuovere i valori di tolleranza e integrazione.

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