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Il plurale di Civiltà

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MUSE – Museo delle Scienze di Trento, vista dell'allestimento della mostra The Mountain Touch. Un viaggio nella natura che cura. Photo Michele Purin

The Mountain Touch. Un viaggio nella natura che cura

Studio 65, Divano Bocca(R), 1970, Gufram, morbido poliuretano con rivestimento in tessuto. Gufram (c) Courtesy Gufram

ITALIA SESSANTA. Arte, Moda e Design. Dal Boom al Pop

Kunichika Toyohara (1835-1900). Opera del teatro kabuki, Zenaku Ryomen Ko no Tegashiwa, 1867. Xilografie policrome su carta di gelso. 35,2 × 23 cm, 35,4 × 23,2 cm, 35,3 × 23 cm. Japanese Gallery Kensington, Londra

Yōkai. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi

Photo Irene Fanizza

I mondi di Marco Polo. il viaggio di un mercante veneziano del Duecento

Bruno Munari, Alfabeto Lucini, 1984, sculture a tecnica mista © Bruno Munari. Tutti i diritti riservati alla Maurizio Corraini s.r.l.

Bruno Munari. Tutto

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Altro | Sky Arte

Giuseppe Palumbo, Diabolik (c) Astorina SRL

Da Giuseppe Palumbo, disegnatore di Diabolik, passando per Hidetoshi Omori e l’iconico storyboard artist Jim Cornish, il programma della 33esima edizione del "Romics", storica fiera del fumetto di Roma, annovera alcuni dei nomi più autorevoli del disegno internazionale. L’appuntamento torna dal 3 al 6 ottobre.

Il mondo internazionale del fumetto si incontra a Roma

Andy Warhol, cover di Love You Live dei Rolling Stones. Courtesy Fellini Museum

Da Damien Hirst con i Red Hot Chili Peppers a Jeff Koons con Lady Gaga, i grandi artisti contemporanei hanno spesso collaborato con i più celebri musicisti alla realizzazione delle copertine dei loro album. La nuova mostra al Fellini Museum di Rimini ne raccoglie ben 150.

Da Picasso a Warhol, le copertine dei vinili d'artista a Rimini

Santuario Ss. Crocifisso di Galatone, Costantino Nivola, Donna, 1995. Marmo di Carrara, 250x120x25 cm

Sei sculture di altrettanti maestri del Novecento vengono esposte nello spazio urbano pugliese, in dialogo con i cantieri di restauro dei monumenti del territorio. Da Jannis Kounellis a Giò Pomodoro, gli artisti contemporanei accendono così i riflettori sui luoghi della riqualificazione culturale in Puglia.

I cantieri pugliesi ospitano le sculture di sei grandi artisti del Novecento

Berengo – The Master of the Glass Renaissance

Berengo – The Master of the Glass RenaissanceGiovedì 3 ottobre – ore 21:15

L’arte del vetro nella fornace Berengo

BEVI - Unconventional Franciacorta

B.E.V.I. – Unconventional FranciacortaMartedì 1° ottobre – ore 20.40

Le bollicine “fuori dagli schemi” della Franciacorta

PHOTOS Giulia Rosco - CHEAP pres. Call For Artists 2024

Dallo scorso 10 settembre, le vie del centro di Bologna sono la cornice diffusa di un importante <a href="https://arte.sky.it/foto/bologna-poster-art-cheap " target="_blank">progetto di arte pubblica</a>, intitolato "L'arte (del rifiuto) della guerra", che ha visto comparire in tutta la città duecento manifesti d’arte che promuovono una narrativa alternativa alla retorica del conflitto attraverso messaggi di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-yoko-ono-padova" target="_blank">pace</a>, giustizia sociale e resistenza. L’esposizione organizzata dal collettivo <a href="https://arte.sky.it/news/libro-cheap-bologna " target="_blank">CHEAP</a>, progetto d’arte pubblica nato proprio nel capoluogo emiliano undici anni fa, prende vita da una <a href="https://arte.sky.it/news/bando-poster-art-cheap-bologna " target="_blank">call for artists</a> che ha riscosso un incredibile successo a livello internazionale: sono stati infatti 662 gli artisti che hanno aderito quest’anno all’iniziativa, inviando oltre mille poster d’autore, da cui sono stati selezionati i duecento manifesti ora affissi sui muri bolognesi.Il soggetto dell’edizione 2024 è la comunicazione alternativa sul tema della guerra, scelto come risposta al notevole incremento dei conflitti armati registrato nel mondo negli ultimi quattro anni, secondo le stime diffuse dal Global Peace Index 2024. L'obiettivo del progetto promosso dal collettivo CHEAP, noto per le sue iniziative di arte pubblica, è quello di allontanarsi e sabotare la potente retorica bellicista, giocando sullo stesso terreno della comunicazione d’impatto e sfruttando gli strumenti dell’arte e della grafica per una propaganda di resistenza pacifica.Attraverso l’impiego di molteplici linguaggi visivi, dalla fotografia all’illustrazione, dalla grafica digitale al collage, i poster esposti nelle strade di Bologna parlano ai cittadini di temi complessi come la militarizzazione, il ruolo dei mass media e la giustizia, richiamando un immaginario pop colorato e spesso scioccante, nella tradizione della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-obey-street-art-milano" target="_blank">street art</a> socialmente impegnata. Tra i soggetti più spesso raffigurati nei manifesti vi sono ovviamente i teatri di guerra tristemente balzati in testa ai notiziari, come l’Ucraina e la Palestina.Senza limitarsi a essere una semplice mostra di poster, l'esposizione diffusa in corso a Bologna dà vita a un dibattito aperto che coinvolge osservatori e semplici passanti, richiamando l’importanza della comunicazione e della consapevolezza e invitando tutti a immaginare un mondo senza guerra. Accompagnata da incontri ed eventi paralleli diffusi su tutto il territorio, la mostra "L'arte (del rifiuto) della guerra" dimostra come l'arte pubblica possa essere un potente strumento culturale volto alla sensibilizzazione e alla trasformazione sociale.

PHOTOS Giulia Rosco - CHEAP pres. Call For Artists 2024

PHOTOS Michele Lapini - CHEAP pres. Call For Artists 2024

PHOTOS Michele Lapini - CHEAP pres. Call For Artists 2024

Per le strade di Bologna i poster contro la guerra

Frédéric Tapissier, Carta dell’inquinamento luminoso, Italia

Attraverso un’articolata e completa narrazione visiva, che unisce pittura, fotografia e accurati pannelli infografici, la mostra "CHANGE! Ieri, oggi, domani. Il Po" al <a href="https://arte.sky.it/news/concorso-fotografico-liberty-torino" target="_blank">Palazzo Madama</a> di Torino esplora il tema dei <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-movimento-ambientalista-new-york-museum-modern-art " target="_blank">cambiamenti climatici</a>, prendendo come punto di riferimento il fiume più lungo d’Italia. È proprio mettendo sotto la lente d’ingrandimento le piccole e grandi mutazioni avvenute nel corso dei millenni lungo le sponde e nell’alveo di questo corso d’acqua che la mostra torinese, aperta fono al 13 gennaio 2025, punta a sensibilizzare il pubblico sulla crisi climatica e sulle sue conseguenze per l’uomo e per l’ambiente.Realizzata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con importanti istituzioni accademiche ed enti di ricerca e tutela ambientale, l’esposizione allestita nella Sala Senato di Palazzo Madama si snoda lungo un percorso che raccoglie insieme fotografie e dipinti appartenenti alle collezioni dei Musei Civici torinesi, affiancati da installazioni, cartografie, didascalie e pannelli infografici, tracciando così l’evoluzione millenaria di una vasta regione del nord Italia dove il fiume Po e i suoi affluenti hanno da sempre segnato il ritmo della vita naturale e delle abitudini umane.Partendo da una prima sezione, dedicata ai lenti progressi idrogeologici naturali che si sono succeduti nel corso dei millenni, come testimoniato dalla presenza di numerosi reperti fossili, l’esposizione passa in rassegna come la presenza crescente degli esseri umani in quest’area abbia contribuito a cambiare il paesaggio: attraverso l’esposizione di opere realizzate da artisti del calibro di Antonio Fontanesi, Luigi Onetti e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-tiziano-renoir-domodossola" target="_blank">Giuseppe Pellizza da Volpedo</a>, affiancate dagli scatti di grandi maestri della fotografia quali <a href="https://arte.sky.it/news/franco-fontana-anniversario-modena-2024 " target="_blank">Franco Fontana</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-mimmo-jodice-firenze-villa-bardini" target="_blank">Mimmo Jodice</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-fotografia-torino-agenda-onu" target="_blank">Bruna Biamino</a>, la mostra presenta scene quotidiane, usanze e attività tradizionali che hanno segnato la vita lungo le sponde del fiume nel corso degli ultimi due secoli. L’ultima sezione espositiva è infine dedicata ai rapidi cambiamenti dell’Antropocene, l’era caratterizzata dal grande impatto delle attività umane sull’ambiente: qui l'allestimento accompagna i visitatori con un racconto visivo che ricorre ai dati scientifici e alle immagini satellitari per evidenziare i cambiamenti ambientali avvenuti negli ultimi decenni e le loro ripercussioni sulla vita delle popolazioni locali.Evento culturale e didattico di notevole rilevanza, la mostra torinese è parte integrante di un ampio progetto che comprende attività, workshop e laboratori dedicati alla riscoperta e alla tutela del fiume Po. Grazie al suo approccio multidisciplinare che coniuga arte, scienza e impegno civile, "CHANGE! Ieri, oggi, domani. Il Po" mira a promuovere una maggiore consapevolezza ambientale e incoraggia la protezione delle risorse naturali.

Frédéric Tapissier, Carta dell’inquinamento luminoso, Italia

Mario Gabinio, Lavandaie sul Po, 1930, stampa alla gelatina bromuro d'argento 211 x 168 mm. Archivio Fotografico Musei Civici Fondazione Torino Musei

Mario Gabinio, Lavandaie sul Po, 1930, stampa alla gelatina bromuro d'argento 211 x 168 mm. Archivio Fotografico Musei Civici Fondazione Torino Musei

Riccardo Moncalvo, Profili di un tempo, 1936, stampa su alluminio 389x594 mm. Archivio Fotografico Musei Civici, Fondazione Torino Musei © Eredi Riccardo Moncalvo

Riccardo Moncalvo, Profili di un tempo, 1936, stampa su alluminio 389x594 mm. Archivio Fotografico Musei Civici, Fondazione Torino Musei (c) Eredi Riccardo Moncalvo

Mimmo Jodice Marghera. Laguna, 1998, stampa ai sali d'argento 480x595 mm. Archivio Fotografico Musei Civici, Fondazione Torino Musei © Mimmo Jodice

Mimmo Jodice Marghera. Laguna, 1998, stampa ai sali d'argento 480x595 mm. Archivio Fotografico Musei Civici, Fondazione Torino Musei (c) Mimmo Jodice

Franco Fontana, Orizzonte. Comacchio, 1976, stampa fotografica a colori su carta Duraflex Kodak 400x600 mm. Archivio Fotografico Musei Civici, Fondazione Torino Musei © Franco Fontana

Franco Fontana, Orizzonte. Comacchio, 1976, stampa fotografica a colori su carta Duraflex Kodak 400x600 mm. Archivio Fotografico Musei Civici, Fondazione Torino Musei (c) Franco Fontana

Bruna Biamino, Imbarco mezzi Po, 1998. Stampa da negativo 6x9 400x500 mm. Archivio Fotografico Musei Civici, Fondazione Torino Musei © Bruna Biamino

Bruna Biamino, Imbarco mezzi Po, 1998. Stampa da negativo 6x9 400x500 mm. Archivio Fotografico Musei Civici, Fondazione Torino Musei (c) Bruna Biamino

Antonio Fontanesi, Il lavoro, 1868-1872, olio su tela 84x54,2 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Antonio Fontanesi, Il lavoro, 1868-1872, olio su tela 84x54,2 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Giuseppe Pellizza da Volpedo, Studio per “Il ponte”, 1899, olio su cartone 61x34,2 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Giuseppe Pellizza da Volpedo, Studio per ‘Il ponte’, 1899, olio su cartone 61x34,2 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Carlo Pittara, Ritorno alla stalla, 1866, olio su tela 115x85,5 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Carlo Pittara, Ritorno alla stalla, 1866, olio su tela 115x85,5 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Luigi Onetti, Tramonto, 1905, olio su tela 104,5x182,5 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Luigi Onetti, Tramonto, 1905, olio su tela 104,5x182,5 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Angelo Morbelli, La prima messa a Burano, 1910, olio su tela 71x102 cm. Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, in comodato alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Angelo Morbelli, La prima messa a Burano, 1910, olio su tela 71x102 cm. Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, in comodato alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Adattamento. Barriera sommersa per contrastare l'ingresso della acqua salata, ramo emiliano-romagnolo del delta del Po ©Photo Marco Barretta/Adaptation.it

Adattamento. Barriera sommersa per contrastare l'ingresso della acqua salata, ramo emiliano-romagnolo del delta del Po (c)Photo Marco Barretta-Adaptation.it

Il fiume Po e i cambiamenti climatici al centro di un’interessante mostra a Torino

Credit Alla Belova, exclusively Represented by Art Lab Agency.

Venezia, Sydney, <a href="https://arte.sky.it/news/tokyo-apertura-kabukicho-tower" target="_blank">Tokyo</a>, Londra, le isole Cicladi: la nuova serie di opere d'arte grafica realizzate dagli illustratori e dalle illustratrici di Art Lab Agency celebra lo spirito e l’avventura del viaggio in giro per il mondo, catturando l'essenza vibrante dell’esplorazione e della scoperta, e donandole la forma di un racconto visivo diversificato e affascinante.Dalle opere di Sasha Sviridova e Maria Kat, capaci di catturare nelle loro illustrazioni momenti di relax e riflessione, sia in contesti urbani che naturali, alle tavole di Anna Fedoseeva, che nei suoi disegni dei paesaggi in Grecia e Cina esalta i monumenti più noti di ciascuna località, celebrando la diversità globale da una prospettiva sempre nuova e positiva, i lavori di questa serie enfatizzano la bellezza dei momenti condivisi nella natura, dando vita a cartoline artistiche che invitano l’osservatore a immergersi nelle diverse esperienze che il mondo ha da offrire.L’esplorazione culturale rappresenta il focus tematico delle opere di altre due illustratrici, Liza Rylskaya e Alla Bellova: le loro tavole si concentrano maggiormente su momenti quotidiani della vita cittadina, catturando l’esplosione dei colori della primavera in un parco cittadino di Tokyo, o l’incontenibile dinamismo di una metropoli come <a href="https://arte.sky.it/news/libro-bambini-londra " target="_blank">Londra</a>, sottolineando lo spirito di esplorazione urbana.La celebrazione dell’avventura condivisa e dello spirito del viaggio è il filo conduttore tematico di queste opere, unite da un forte senso di narrazione visiva, pur facendo ricorso a stili e tecniche grafiche molto diverse: scorrendo le tavole infatti, i colori vivaci e i tratti grafici netti si alternano con palette cromatiche dalle tinte più tenui. Tale varietà negli approcci rispecchia perfettamente la diversità delle destinazioni, riflettendo a pieno la ricchezza dell’esperienza di viaggio ed esaltando il piacere della scoperta e l'arricchimento che ne deriva.

Credit Masha Er, exclusively Represented by Art Lab Agency. https://artlabagency.com/editorial

Credit Masha Er, exclusively Represented by Art Lab Agency.

Credit Maria Kat, exclusively Represented by Art Lab Agency. https://artlabagency.com/editorial

Credit Maria Kat, exclusively Represented by Art Lab Agency.

Credit Liza Rylskaya, exclusively Represented by Art Lab Agency. https://artlabagency.com/editorial

Credit Liza Rylskaya, exclusively Represented by Art Lab Agency.

Credit Alla Belova, exclusively Represented by Art Lab Agency. https://artlabagency.com/editorial

Credit Anna Fedoseeva, exclusively Represented by Art Lab Agency. https://artlabagency.com/editorial

Credit Anna Fedoseeva, exclusively Represented by Art Lab Agency.

Credit Elena Lee, exclusively Represented by Art Lab Agency. https://artlabagency.com/editorial

Credit Elena Lee, exclusively Represented by Art Lab Agency.

Credit Kristina Fostovets, exclusively Represented by Art Lab Agency. https://artlabagency.com/editorial

Credit Kristina Fostovets, exclusively Represented by Art Lab Agency.

Credit Sasha Sviridova, exclusively Represented by Art Lab Agency. https://artlabagency.com/editorial

Credit Sasha Sviridova, exclusively Represented by Art Lab Agency.

In viaggio per il mondo con una serie di illustrazioni

Casa dei Pittori al Lavoro - Purificazione di un eroe. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Lo scorso 28 maggio il Parco Archeologico di Pompei ha ufficialmente aperto alle visite del pubblico l’area archeologica denominata <a href="https://arte.sky.it/news/insula-casti-amanti-scavi-pompei" target="_blank">Insula dei Casti Amanti</a>, consentendo ai visitatori di intraprendere un vero viaggio nel tempo attraverso uno speciale percorso sopraelevato, che consentirà di osservare da vicino i dettagli degli scavi e i lavori di restauro tuttora in corso. La casa dei Casti Amanti, la casa dei Pittori al lavoro e la casa del Cenacolo colonnato sono ora visibili in tutta la loro antica gloria: dopo le <a href="https://arte.sky.it/news/pompei-scoperta-salone-decorato-regio-ix " target="_blank">recenti scoperte</a> nella Regio IX di Pompei, l’apertura al pubblico di quest’altro segmento di scavi rappresenta un momento significativo nella valorizzazione del patrimonio storico-archeologico italiano, offrendo ai visitatori l’occasione unica di entrare in contatto con la vita quotidiana degli antichi romani.Tra le scoperte più affascinanti che è possibile ammirare vi sono una stanza decorata con le figure mitologiche di Perseo, Andromeda e Afrodite, la particolarissima immagine di un bambino con cappuccio e mantello, e dei meravigliosi disegni a carboncino raffiguranti i giochi dei gladiatori, eseguiti con ogni probabilità da bambini. Inoltre, nell’androne della casa dei Pittori al lavoro, è possibile ammirare i resti di <a href="https://arte.sky.it/news/pompei-scheletri-scavo-casti-amanti" target="_blank">due vittime</a> dell'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei nel 79 d.C..L'accesso su prenotazione all’area archeologica dell’Insula è riservato a piccoli gruppi di visitatori ed è stato progettato per essere completamente <a href="https://arte.sky.it/news/scavi-casa-di-leda-pompei" target="_blank">accessibile</a>, in conformità con il programma di visite “Pompei per Tutti". Grazie all'apertura di questo nuovo spazio di visite, il Parco Archeologico di Pompei si conferma un luogo di scoperta e di apprendimento, dove il passato si svela dando vita a un'esperienza culturale senza tempo.

Casti Amanti da sopra. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casti Amanti da sopra. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al Lavoro - Purificazione di un eroe. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al Lavoro scheletri. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al Lavoro scheletri. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al lavoro Ambiente affrescate IV stile. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al lavoro Ambiente affrescate IV stile. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori a Lavoro bambino con cappuccio e mantello di viaggiatore. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori a Lavoro bambino con cappuccio e mantello di viaggiatore. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa del II Cenacolo Colonnato - disegni in carboncino mano e gladiatore. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa del II Cenacolo Colonnato - disegni in carboncino mano e gladiatore. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa del II Cenacolo Colonnato un vaso. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa del II Cenacolo Colonnato un vaso. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al Lavoro - Perseo Andromeda e la testa di Medusa. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al Lavoro - Perseo Andromeda e la testa di Medusa. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al Lavoro - Afrodite. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al Lavoro - Afrodite. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa del II Cenacolo Colonnato barca in rosso dipinto. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa del II Cenacolo Colonnato barca in rosso dipinto. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al Lavoro - Dioniso. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casa dei Pittori al Lavoro - Dioniso. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casti Amanti dall'Alto. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Casti Amanti dall'Alto. Su concessione del MIC - Parco Archeologico di Pompei

Alla scoperta dell’Insula dei Casti Amanti a Pompei

Tarot Deck Marseille - Virginia Mori (Stay-hop, 2024)

Il fascino senza tempo dei “Tarots de Marseille” rivive nella rivisitazione contemporanea ideata da <a href="https://arte.sky.it/foto/illustrazioni-virginia-mori" target="_blank">Virginia Mori</a>, affermata illustratrice italiana, che con le sue immagini uniche offre una nuova interpretazione visiva dei simboli tradizionali. Disponibile in esclusiva sul sito di Stay-Hop, il mazzo conta 78 carte che, pur conservando la struttura iconografica del tarocco classico, sono impreziosite da una linea estetica moderna e raffinata, che riflette appieno la visione artistica di Mori. Insieme alle carte, che saranno inizialmente in vendita solo sul sito web dell’editore, prima di essere distribuite in libreria da Fanucci (con il nuovo marchio Ambrosia) a partire da agosto, gli appassionati troveranno una ricca guida illustrata al significato degli arcani, con una speciale introduzione a cura dell’autrice.Strumento tradizionalmente associato all’arte divinatoria, i Tarocchi di Marsiglia sono stati negli ultimi tempi al centro di una grande attenzione, proprio grazie alle molte <a href="https://arte.sky.it/foto/tarocchi-leo-ortolani" target="_blank">rivisitazioni</a> realizzate per renderli un oggetto da collezione dedicato agli amanti dell'arte e del design.Ogni carta illustrata da Virginia Mori è pensata per essere apprezzata sia individualmente sia nell’insieme del mazzo, offrendo un'esperienza visiva che va oltre la lettura dei tarocchi tradizionale. Dalle raffigurazioni degli arcani maggiori, come “La Luna”, “L’Eremita” o “La Forza”, a quelle degli arcani minori, da cui discendono i tradizionali mazzi di carte da gioco, l’opera di Mori rispetta la tradizione figurativa dei <a href="https://arte.sky.it/news/pino-settanni-tarocchi-mostra-stanze-fotografia-venezia" target="_blank">tarocchi</a> marsigliesi, introducendo al tempo stesso molti elementi del suo stile distintivo, caratterizzato da un tratto fine e dettagliato che evoca atmosfere surreali e oniriche.L’estetica dell’illustratrice italiana, spesso applicata a temi di grande rilevanza come lo studio della natura umana, si sposa perfettamente con l’antico immaginario dei tarocchi, rendendo ogni carta un’opera d'arte in miniatura, ricca di simboli antichi rivisitati con tratto moderno, dove l’artista inserisce, ove possibile, “alcuni dettagli personali in conformità al significato divinatorio di ciascuna carta”, come ha rivelato la stessa disegnatrice.

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