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Il plurale di Civiltà

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Veduta della mostra Etruschi del Novecento. Photo Mart

Etruschi del Novecento

Umberto Boccioni, Stati d'animo - Quelli che vanno, 1911, olio su tela courtesy Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, ph. Studio Idini

Il Tempo del Futurismo

Emilio Vedova, Ciclo ’62 - (B.B.6), 1962. Colori acrilici vinilici, carboncino, carta e sabbia su tela, 145,5 x 185,5 cm. Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Venezia

Emilio Vedova. Questa è pittura

Cleopatra. La donna, la regina, il mito. Immagini di allestimento. Copyright Daniele Bottallo - DB Studio Agency

Cleopatra. La donna, la regina, il mito

Jacques Villon, Sotto la tenda, sulla spiaggia, Blonville, 1906 ca. Olio su tela, 50x61 cm. Caen, Collection Peindre en Normandie, depot a la Ville de Deauville, Les Franciscaines (c) Region Normandie - Inventaire general - Patrick Merret

Impressionisti in Normandia. Monet, Bonnard, Corot, Courbet…

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Art Tribune

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Arte | Sky Arte

Courtesy Galleria Nazionale delle Marche

A partire dal prossimo mese di maggio, al termine di un importante intervento di restauro, sarà finalmente possibile tornare ad ammirare la piccola stanza del Palazzo Ducale di Urbino, capolavoro dell'arte e dell'architettura rinascimentale fatta realizzare dal Duca Federico da Montefeltro.

Nel 2025 riaprirà lo Studiolo di Federico da Montefeltro a Urbino

Jean Michel-Basquiat, Brook Bartlett and Bruno Bischofberger at the Cresta Klubhaus in St. Moritz on January 30, 1983. Photo Christina Bischofberger (c) Galerie Bruno Bischofberger, MännedorfZurich, Switzerland

Una mostra in corso a St. Moritz, in Svizzera, esplora un capitolo meno noto ma incredibilmente intrigante dell’opera di Jean-Michel Basquiat: l’influenza dei paesaggi e dalla cultura delle Alpi svizzere sulla produzione artistica del pittore statunitense, nonché la nascita della celebre collaborazione con Andy Warhol e Francesco Clemente.

La pittura di Basquiat approda sulle Alpi svizzere

Picasso - Un ribelle a Parigi

Picasso – Un ribelle a Parigi. Storia di una vita e di un museo Mercoledì 1° gennaio – ore 21:15

Picasso a Parigi

Andy Warhol - foto James Dee

Il Museo del Presente di Rende si appresta a ospitare una mostra dedicata all’universo creativo di uno degli artisti più influenti del XX secolo. L'esposizione ripercorrerà le tappe fondamentali della carriera di Andy Warhol, esplorando il suo impatto sull'arte contemporanea e il legame con l'Italia e l’Europa.

La rivoluzione pop di Andy Warhol arriva in Calabria

Palazzo Te, Sala dei cavalli, Camera di Amore e Psiche, Camera dei Giganti, Camera del Sole e della Luna. Foto Gian Maria Pontiroli

Nel 2025, Palazzo Te a Mantova festeggia il cinquecentenario con eventi e nuovi allestimenti. Le iniziative in programma celebrano il tema della “metamorfosi” con prestiti dal Louvre e dagli Uffizi, valorizzando l'arte di Giulio Romano e dando spazio anche al contemporaneo con le installazioni di Isaac Julien.

Palazzo Te compie 500 anni e si svela come mai prima

Tony Cragg, Opere in Piazza. Photo Monkeys Video Lab

Tre imponenti opere di uno dei maggiori esponenti della scultura contemporanea hanno recentemente “invaso” due storiche piazze della Capitale, dove resteranno esposte al pubblico per le festività natalizie e fino al prossimo 31 gennaio. L'iniziativa, parte del progetto "Roma Contemporanea nel Municipio I", porta le sculture di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-tony-cragg-negozio-olivetti-venezia" target="_blank">Tony Cragg</a> fuori dagli ambienti delle Terme di Diocleziano, dove è in corso la <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-tony-cragg-terme-diocleziano-roma" target="_blank">mostra a lui dedicata</a>. Le tre opere trovano così un nuovo spazio espositivo nel centro storico della Città Eterna, dando vita a un suggestivo gioco di rimandi e contrasti con le architetture circostanti. Il risultato è un invito, rivolto ai visitatori, a interrogarsi sul ruolo dell’arte contemporanea in ambito pubblico.Le due piazze coinvolte nel progetto espositivo dedicato all’artista britannico sono le centralissime Piazza di San Lorenzo in Lucina, che ospita la scultura intitolata “Stuck”, e Piazza San Silvestro, dove sono installate le opere “Versus” e “Runner”. Caratterizzati in modo inconfondibile da linee sinuose, colori accesi e superfici lucide (tutti elementi ricorrenti nell’arte plastica di Cragg), i tre lavori si calano nel tessuto urbano circostante, creando una tensione evidente con le geometrie delle architetture storiche del centro di Roma. La mostra diffusa offre così agli osservatori lo spunto per riflettere sull’importanza del dialogo tra passato e presente, animato dalla presenza di tre opere d’arte contemporanea di grande impatto visivo.L'esposizione di queste sculture nelle piazze di Roma rappresenta un naturale proseguimento della mostra "<a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/tony-cragg-museo-nazionale-romano-terme-diocleziano" target="_blank">Tony Cragg. Infinite forme e bellissime</a>" attualmente in corso al Museo Nazionale Romano. Il progetto espositivo celebra il percorso di un artista che ha sempre posto l’innovazione tecnica ed estetica al centro della propria poetica. Le sue sculture mirano infatti a interagire idealmente con il contesto circostante: la scelta di collocarle in due ambienti espositivi tanto legati alla tradizione architettonica antica, come le aule delle <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-dacia-terme-diocleziano-roma" target="_blank">Terme di Diocleziano</a> e le piazze del centro di Roma, esalta ancora di più l’effetto generato da questo sorprendente contrasto visivo.Inserendosi in un più ampio progetto di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-diffusa-fernando-botero-roma" target="_blank">rigenerazione urbana</a>, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Municipio I Roma Centro e mirato a valorizzare il patrimonio storico della città attraverso l'arte contemporanea, la mostra diffusa delle sculture di Tony Cragg nelle piazze di Roma rappresenta un'occasione unica per vivere l'arte contemporanea in un contesto straordinario. Lo spazio pubblico diventa una "galleria d'arte" aperta a tutti.

Tony Cragg, Opere in Piazza. Photo Monkeys Video Lab

A Natale tra le piazze di Roma anche l'arte di Tony Cragg

Jeff Robb, Elements Of Water, installazione immersa, courtesy of Cris Contini Contemporary

Un’esperienza visiva e multisensoriale dedicata alle personali riflessioni di un artista sul fascino del territorio trevigiano, con le sue architetture e le sue tradizioni: è quanto propone la mostra "Terra Incantata" dedicata alle opere di Jeff Robb, che inaugura oggi, 14 dicembre presso la sede espositiva di <a href="https://arte.sky.it/news/treviso-comic-book-festival-2023 " target="_blank">Casa Robegan</a> a Treviso. Organizzata dalla galleria londinese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/mostra-canzoni-fotografia-michele-ardu" target="_blank">Cris Contini Contemporary</a> e affidata alla curatela di Pasquale Lettieri sotto la direzione artistica di Richard Mauger, la retrospettiva esplora il rapporto tra arte e contesto storico attraverso tecniche diverse, dalla fotografia lenticolare alle proiezioni immersive, impiegate dall’artista britannico, classe 1965, per mettere in scena un dialogo tra realtà e illusione.Noto per le sue appassionate sperimentazioni e ricerche dedicate alla creazione di immagini illusorie, capaci di ricreare tridimensionalità e movimento attraverso stampe speciali, Jeff Robb ha scelto per "Terra Incantata" di sfruttare la fotografia lenticolare per ritrarre <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-treviso-paris-bordon " target="_blank">Treviso </a>da una prospettiva inedita: nelle sue opere, infatti, le immagini delle architetture storiche del centro della città, animate dal movimento di giovani soggetti in pose dinamiche, si alternano alle cosiddette “Finestre Metafisiche”, scatti lenticolari riprodotti con stampe giclée, raffiguranti nature morte che includono alcuni dei simboli della tradizione trevigiana, come il radicchio o l’uva.Accanto alle opere d'arte statiche, l’esposizione si presenta come un'esperienza immersiva e multisensoriale, grazie alle installazioni che riproducono su parete i motivi ornamentali tipici degli affreschi trevigiani, o che proiettano su un tessuto in movimento l’immagine dell’acqua di una cascata, con il sottofondo di un suono evocativo. Attraverso l'uso congiunto di immagini, luci e paesaggi sonori, Robb ricrea l'atmosfera unica di Treviso, dando vita a uno spazio poetico e coinvolgente.Visitabile fino al 9 febbraio del prossimo anno, l'esposizione "Terra Incantata" offre una testimonianza visibile del fascino esercitato sull’artista dalla cittadina veneta, come confermato dal cortometraggio proiettato in uno degli ambienti della mostra, centrato sull’esperienza personale di Jeff Robb a Treviso. La retrospettiva non è solo un'esposizione di opere d'arte che rappresentano l'essenza della città, ma costituisce un convinto omaggio da un artista che ha saputo reinterpretare la ricchezza culturale di Treviso dando vita a una visione unica e personale.

Jeff Robb, Elements Of Water, installazione immersa, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb, Resurrection (Resurrezione), 2024 Lenticular Photography 140 x 115 cm 55.12 x 45.28 in, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb, Resurrection (Resurrezione), 2024 Lenticular Photography 140 x 115 cm 55.12 x 45.28 in, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb, Radicchio and Books (Radicchio e Libri), 2024 Lenticular Photography 60 x 60 cm 23.62 x 23.62 in, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb, Radicchio and Books (Radicchio e Libri), 2024 Lenticular Photography 60 x 60 cm 23.62 x 23.62 in, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb, Silhouettes del tempo, immersive installation, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb, Silhouettes del tempo, immersive installation, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb, The Lightness of Being (La leggerezza dell'Essere), 2024 Lenticular Photography 160 x 115 cm 62.99 x 45.28 in, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb, The Lightness of Being (La leggerezza dell'Essere), 2024 Lenticular Photography 160 x 115 cm 62.99 x 45.28 in, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb, Between Time (Tra il Tempo), 2024 Lenticular Photography 160 x 115 cm 62.99 x 45.28 in, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb, Between Time (Tra il Tempo), 2024 Lenticular Photography 160 x 115 cm 62.99 x 45.28 in, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb in the studio, courtesy of Cris Contini Contemporary

Jeff Robb in the studio, courtesy of Cris Contini Contemporary

Casa Robegan, Musei Civici Treviso, photo credit © RobertaTemporin

Casa Robegan, Musei Civici Treviso, photo credit (c) RobertaTemporin

In mostra a Treviso le visioni tridimensionali di Jeff Robb

Giorgio Morandi, Natura morta, 1942, olio su tela, cm 35x51

Il patrimonio culturale italiano non è custodito solo all’interno dei musei e delle grandi istituzioni, ma anche nelle collezioni private, spesso poco conosciute e raramente aperte al pubblico. Per la prima volta in assoluto, numerose opere altrimenti inaccessibili vengono restituite alla collettività grazie alla mostra "I capolavori del patrimonio nascosto. Opere d'arte da collezioni private", inaugurata al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-transavanguardia-san-marino" target="_blank">Palazzo SUMS di San Marino</a>.Visitabile fino al 30 aprile 2025, l’esposizione offre un viaggio suggestivo attraverso diverse epoche dell'arte italiana, suddiviso in quattro sezioni cronologiche, con pezzi che vanno dal Rinascimento al Barocco, fino alla pittura del Novecento. Nel percorso, incontriamo un totale di quattordici opere tra dipinti e sculture (oltre a un ciclo di affreschi del Quattro-Cinquecento staccati dal Ciclo di Palazzo Spreca a Viterbo), firmati da maestri assoluti della storia dell’arte, da <a href="https://arte.sky.it/news/michelangelo-programmi-tv-31-marzo" target="_blank">Michelangelo Buonarroti</a> a<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-futuristi-montepulciano-balla" target="_blank"> Giacomo Balla</a>, passando per<a href="https://arte.sky.it/news/terracotta-donatello-museo-nazionale-bargello-firenze" target="_blank"> Donatello</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/giorgio-morandi-mostra-new-york" target="_blank">Giorgio Morandi</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/mostra-mario-sironi-illustrazione-villa-torlonia-roma-storia-fascismo" target="_blank">Mario Sironi </a>e <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-disegno-giovanni-battista-tiepolo-inghilterra" target="_blank">Gian Battista Tiepolo</a>.Ogni sala è caratterizzata da un'ambientazione olfattiva che evoca l'epoca delle opere esposte, creando un'esperienza sensoriale completa. Ad esempio, l'incenso accompagna le opere sacre antiche, mentre l'odore dell'assenzio avvolge le creazioni del XX secolo, con l'intento di aggiungere un ulteriore strato di coinvolgimento per i visitatori.”Questa mostra", spiega il curatore Giancarlo Graziani, “rappresenta un punto di svolta nella valorizzazione del patrimonio artistico notificato. Opere che, per anni, sono rimaste relegate nell'ombra, lontane dagli sguardi ammirati del pubblico, ora, grazie a questa iniziativa, escono allo scoperto, rivelando la loro straordinaria bellezza e il loro inestimabile valore storico e artistico”.Nel complesso, la mostra si propone come un punto di partenza per una presa di coscienza sull'importanza di queste collezioni, considerate una risorsa inestimabile da preservare e valorizzare.

Vincenzo Giacomelli, Bombardamento di Venezia, 1849, olio su tela, cm 125x175.

Vincenzo Giacomelli, Bombardamento di Venezia, 1849, olio su tela, cm 125x175.

Michelangelo Buonarroti, Sant’Andrea Apostolo, scultura in marmo bianco, metà XV secolo, cm 68x30.

Michelangelo Buonarroti, Sant’Andrea Apostolo, scultura in marmo bianco, meta XV secolo, cm 68x30.

Mario Sironi, Nudo di Donna, XX secolo, olio su tela, cm65x80.

Mario Sironi, Nudo di Donna, XX secolo, olio su tela, cm65x80..jpg

Jusepe de Ribera, conosciuto come Spagnoletto Xativa, San Girolamo, XVII secolo, olio su tela, cm65x56.

Jusepe de Ribera, conosciuto come Spagnoletto Xativa, San Girolamo, XVII secolo, olio su tela, cm65x56.

Giovanbattista Tiepolo, Partenza per la caccia, XVIII secolo, olio su tela, cm186x114.

Giovanbattista Tiepolo, Partenza per la caccia, XVIII secolo, olio su tela, cm186x114.

Gino Severini, Ritratto della Marchesa Maria de Seta, 1937, olio su tela, cm117x84.

Gino Severini, Ritratto della Marchesa Maria de Seta, 1937, olio su tela, cm117x84.

Giacomo Balla, Paravento, 1916 circa, due ante dipinte su entrambi i lati a pittura idrosolubile e grafite su cartone tamburato, cm179,8x82,5.

Giacomo Balla, Paravento, 1916 circa, due ante dipinte su entrambi i lati a pittura idrosolubile e grafite su cartone tamburato, cm179,8x82,5.

Donato Di Niccolò Di Betto Bardi conosciuto come Donatello, Madonna con Bambino, terracotta, metà XV secolo, cm 89,5x67,5x3.

Donato Di Niccolo Di Betto Bardi conosciuto come Donatello, Madonna con Bambino, terracotta, meta XV secolo, cm 89,5x67,5x3.

Dettaglio del Ciclo delle Virtù di Palazzo Spreca.

Dettaglio del Ciclo delle Virtù di Palazzo Spreca.

Dettaglio del Ciclo delle Virtù di Palazzo Spreca.

Dettaglio del Ciclo delle Virtù di Palazzo Spreca.

A San Marino la mostra sui capolavori dell'arte "nascosti"

Luca Marcelli Pitzalis in visita a Villa Cimbrone a Ravello

"<a href="https://arte.sky.it/news/residenza-artista-costiera-amalfitana" target="_blank">Marea Art Project</a>" è un programma di residenze artistiche internazionali sulla Costiera Amalfitana, avviato nel 2021 dalla storica dell'arte <a href="https://arte.sky.it/news/residenze-costiera-amalfitana-marea-art-project " target="_blank">Imma Tralli</a> e dal cultural manager Roberto Pontecorvo. Da oltre tre anni, il progetto artistico si pone l'obiettivo di far evolvere il territorio della Costiera da semplice meta turistica passiva a hub creativo dinamico e aperto alle sperimentazioni dell’arte contemporanea. Per raggiungere tale scopo, "Marea Art Project" sta creando una rete di residenze artistiche attive nel periodo invernale, con sede presso le antiche dimore della zona: tra queste spicca la Casa L'Orto, un edificio del XVIII secolo appartenuto agli antenati di Carol LeWitt, moglie dell'artista <a href="https://arte.sky.it/news/app-sol-lewitt-tecnologia " target="_blank">Sol LeWitt</a> e collaboratrice del progetto insieme a Stefano Colicelli Cagol, direttore del <a href="https://arte.sky.it/news/centro-pecci-prato-playground-arte-contemporanea" target="_blank">Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci</a> di Prato.Nelle scorse settimane ha preso il via la nuova fase del progetto, che offrirà a due artisti italiani una residenza dove poter sviluppare i loro progetti, traendo ispirazione dal contesto unico della Costiera Amalfitana: la bolognese Adelaide Cioni e il cagliaritano Luca Marcelli Pitzalis.L’opera di Adelaide Cioni, classe 1976, riunisce in un unico e coerente ambito creativo l’indagine artistica sul concetto di riconoscimento e sull’esplorazione di motivi decorativi astratti. Attraverso il ricorso a tecniche come la pittura, la performance, la danza e l’arte tessile, Cioni adotta un approccio femminista e anti-narrativo per studiare il valore di quelle decorazioni comuni a culture e periodi storici differenti, finendo per comporre un complesso alfabeto universale in grado di superare qualsiasi barriera linguistica.Il percorso artistico di Luca Marcelli Pitzalis, nato a Cagliari 29 anni fa e residente a Berlino, ruota attorno all'identità umana nel mondo di oggi, iperconnesso e frenetico. Le sue installazioni prendono forme sempre diverse, dalla performance alle canzoni, per riflettere insieme all’osservatore sui concetti di autentico e fittizio, identità e alterità. Pitzalis riesce così a elaborare una proposta artistica originale, ricca di sensibilità. Nel corso della residenza a Praiano, l’artista cagliaritano avrà modo di lavorare alla seconda parte del suo progetto artistico denominato "The Reharsal".

Luca Marcelli Pitzalis in visita a Villa Cimbrone a Ravello

Adelaide Cioni, Drawings for Myself, 2024, installation view. Credits C.Favero

Adelaide Cioni, Drawings for Myself, 2024, installation view. Credits C.Favero

Veduta da Praiano, Costiera amalfitana

Veduta da Praiano, Costiera amalfitana

Stefano Collicelli Cagol - Roberto Pontecorvo - Imma Tralli ad Atrani. Courtesy Marea Art Project

Stefano Collicelli Cagol - Roberto Pontecorvo - Imma Tralli ad Atrani. Courtesy Marea Art Project

Luca Marcelli Pitzalis per Rural Visions. Credits Eleonora Cerri Pecorella

Luca Marcelli Pitzalis per Rural Visions. Credits Eleonora Cerri Pecorella

Registrando i suoni del mare di Praiano

Registrando i suoni del mare di Praiano

Casa L’Orto Praiano. Salone. Courtesy Marea Art Project

Casa L’Orto Praiano. Salone. Courtesy Marea Art Project

Ritratto di Adelaide Cioni

Veduta sull’Isola de Li Galli e i Faraglioni di Capri dalla spiaggia di Praiano. Courtesy Marea Art Project

Veduta sull'Isola de Li Galli e i Faraglioni di Capri dalla spiaggia di Praiano. Courtesy Marea Art Project

Imma Tralli e Roberto Pontecorvo a Casa L’Orto, la casa della famiglia LeWitt in Costiera amalfitana

Imma Tralli e Roberto Pontecorvo a Casa L’Orto, la casa della famiglia LeWitt in Costiera amalfitana

La nuova fase del progetto di residenze artistiche sulla Costiera Amalfitana

Splashing Mies - Fundaciò Mies van der Rohe. Photo by Juan de Dios Jarillo

Gli spazi dello storico <a href="https://arte.sky.it/news/caio-reisewitz-padiglione-mies-van-der-rohe-barcellona " target="_blank">Padiglione Mies van der Rohe</a> di Barcellona ospitano fino al prossimo 1° dicembre un intervento artistico dell’artista basco Alberto Peral. Attraverso l'elemento dell’acqua, l'autore esplora il tema della dualità, donando alla celebre struttura architettonica una speciale (quanto temporanea) dimensione sensoriale.Realizzata grazie alla collaborazione tra la <a href="https://arte.sky.it/news/architettura-premio-mies-van-der-rohe-40-progetti" target="_blank">Fundació Mies van der Rohe</a> e la Galería Alegría di Barcellona, l’installazione "Splashing Mies" trae ispirazione da "A Bigger Splash", un'opera dell’artista britannico <a href="https://arte.sky.it/news/libro-david-hockney-2024" target="_blank">David Hockney</a> in cui le rigide linee architettoniche sembrano dissolversi a contatto con l’acqua. In modo simile Peral, artista noto per la sua ricerca che spazia dalla scultura all'installazione, interviene nel padiglione introducendo elementi dinamici che “disturbano” la staticità dell'architettura progettata dall’architetto <a href="https://arte.sky.it/news/mies-van-der-rohe-edificio-berlino-premio" target="_blank">Mies van der Rohe</a> e dalla designer Lilly Reich quasi un secolo fa. Un tubo lungo ben trenta metri corre sospeso sopra la piattaforma, fino a creare una fontana d’acqua che affluisce in entrambe le vasche all’esterno del padiglione, fino a creare una connessione ideale che spezza al tempo stesso la stasi apparente delle loro superfici: il movimento dell’acqua e i suoi riflessi danno così vita a forme inaspettate.L’installazione di Alberto Peral fa dunque largo a un nuovo livello di interpretazione e focalizza l’attenzione dell’osservatore sul concetto di dualità, dal momento che "la caduta dell'acqua attraversa e rompe la superficie speculare dei due stagni e, allo stesso tempo, le opere scultoree giocano con il concetto di dualità, suggerendo che quando ci troviamo nel riflesso, sullo sfondo, siamo anche di fronte a un doppio", come ha illustrato esaustivamente David Mesa, curatore dell’intervento artistico.La configurazione dei tubi e degli altri elementi plastici che compongono “Splashing Mies”, disposti attorno alle vasche o addossati alle pareti del Padiglione Mies van der Rohe, si completa idealmente con una piccola ciotola nera, collocata al centro di una delle vasche. Qui si trova l’unica piccola superficie immobile, mentre tutto intorno la caduta dell’acqua dai tubi nelle vasche genera un suono attraverso cui l’artista aggiunge un ulteriore livello al proprio intervento. A prendere forma è un’esperienza multisensoriale che regala una prospettiva nuova a uno dei simboli dell’architettura del Novecento.

Splashing Mies - Fundaciò Mies van der Rohe. Photo by Juan de Dios Jarillo

Nel 2025 riaprirà lo Studiolo di Federico da Montefeltro a Urbino

Picasso a Parigi

La pittura di Basquiat approda sulle Alpi svizzere

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

In viaggio a Torino insieme a Nicolas Ballario

La storia del clamoroso furto dell’Urlo di Munch

Da Roma a Reggio Emilia in compagnia di Nicolas Ballario

Tutto il meglio di Artissima 2024

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Nel 2025 riaprirà lo Studiolo di Federico da Montefeltro a Urbino

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In mostra a Treviso le visioni tridimensionali di Jeff Robb

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Il Padiglione Mies van der Rohe "riflesso" in una nuova esperienza sensoriale

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