MIC_podcast_976x270.jpg

MIC_podcast_379x475.jpg

MIC_podcast_1400x1400[12].jpg

Il plurale di Civiltà

DFP-Skin/MH/LB/Mobile+OOP

DFP-Intext

DFP-300x250BTF

DFP-300x600ATF

Cleopatra. La donna, la regina, il mito. Immagini di allestimento. Copyright Daniele Bottallo - DB Studio Agency

Cleopatra. La donna, la regina, il mito

Jacques Villon, Sotto la tenda, sulla spiaggia, Blonville, 1906 ca. Olio su tela, 50x61 cm. Caen, Collection Peindre en Normandie, depot a la Ville de Deauville, Les Franciscaines (c) Region Normandie - Inventaire general - Patrick Merret

Impressionisti in Normandia. Monet, Bonnard, Corot, Courbet…

Pino Pascali, Balena mare mare, 1964-65. Smalto su tavola, 54,5 x 82,2 cm. Collezione privata, Roma

Pino Pascali Toti Scialoja. Confluenze

Tony Cragg. Infinite Forme e Bellissime, Installation view, Terme di Diocleziano, Roma, 2024, Ph. Monkeys Video Lab

Tony Cragg. Infinite forme e bellissime

Katsushika Hokusai, Sangi Hitoshi, dalla serie Cento poesie dai Racconti della balia, 1835-1836 circa. Silografia policroma (Nishikie). Proveniente da Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone Genova. (c)Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone Genova

Hokusai

logo-artribune-bianco.svg

Art Tribune

Sky.svg

Scopri su Sky Arte i migliori articoli, foto e video sul mondo dell'arte

Arte | Sky Arte

Emilio Vedova, Ciclo ’62 - (B.B.6), 1962 Colori acrilici vinilici, carboncino, carta e sabbia su tela  145,5 x 185,5 cm Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Venezia

La mostra “Questa è pittura” al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, celebra l’artista veneziano Emilio Vedova riunendo 31 dipinti e 22 opere su carta. Curata da Gabriella Belli, la retrospettiva esplora il percorso del pittore tra astrattismo, innovazione e sperimentazione, con un itinerario suddiviso in otto tappe tematiche.

La pittura di Emilio Vedova protagonista in Valle d’Aosta

Homecoming – Marina Abramovic

Homecoming – Marina AbramovićSabato 30 novembre – ore 21:15

I 78 anni di Marina Abramović

Photo (c) Stefano Anzini

Nel trentennale dell'alluvione che sconvolse Alessandria e la sua comunità, è stata inaugurata un’opera commemorativa. Realizzato dal maestro ceramista Danilo Trogu, coadiuvato dall'architetto Alfonso Femia, l'intervento scultoreo ricorda le vittime del tragico avvenimento e le persone che contribuirono alla gestione dell'emergenza.

Un'opera d'arte pubblica a trent'anni dall'alluvione di Alessandria

Giacomo Balla, Linee – Forza di Paesaggio

Il capoluogo lombardo si appresta a inaugurare un’originale esposizione sull'inattesa vicinanza tra due movimenti apparentemente divergenti, ma in realtà legati da una comune celebrazione del dinamismo, della velocità e della modernità, nonché dalla forza dirompente esercitata contro le convenzioni artistiche tradizionali.

L’inedito confronto tra Futurismo e graffitismo in mostra a Milano

Mudec. Adrian Paci (c) Jule Hering

Al MUDEC di Milano, Adrian Paci inaugura la nuova stagione espositiva con un’installazione che trasforma la vetrata dell’Agorà in un drammatico specchio d’acqua. Con 250 immagini di naufragi, l’opera invita a riflettere sul viaggio come esperienza esistenziale e sulle tragedie legate alle migrazioni.

A Milano l'installazione che racconta la tragedia delle morti in mare per naufragio

Luca Marcelli Pitzalis in visita a Villa Cimbrone a Ravello

"<a href="https://arte.sky.it/news/residenza-artista-costiera-amalfitana" target="_blank">Marea Art Project</a>" è un programma di residenze artistiche internazionali sulla Costiera Amalfitana, avviato nel 2021 dalla storica dell'arte <a href="https://arte.sky.it/news/residenze-costiera-amalfitana-marea-art-project " target="_blank">Imma Tralli</a> e dal cultural manager Roberto Pontecorvo. Da oltre tre anni, il progetto artistico si pone l'obiettivo di far evolvere il territorio della Costiera da semplice meta turistica passiva a hub creativo dinamico e aperto alle sperimentazioni dell’arte contemporanea. Per raggiungere tale scopo, "Marea Art Project" sta creando una rete di residenze artistiche attive nel periodo invernale, con sede presso le antiche dimore della zona: tra queste spicca la Casa L'Orto, un edificio del XVIII secolo appartenuto agli antenati di Carol LeWitt, moglie dell'artista <a href="https://arte.sky.it/news/app-sol-lewitt-tecnologia " target="_blank">Sol LeWitt</a> e collaboratrice del progetto insieme a Stefano Colicelli Cagol, direttore del <a href="https://arte.sky.it/news/centro-pecci-prato-playground-arte-contemporanea" target="_blank">Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci</a> di Prato.Nelle scorse settimane ha preso il via la nuova fase del progetto, che offrirà a due artisti italiani una residenza dove poter sviluppare i loro progetti, traendo ispirazione dal contesto unico della Costiera Amalfitana: la bolognese Adelaide Cioni e il cagliaritano Luca Marcelli Pitzalis.L’opera di Adelaide Cioni, classe 1976, riunisce in un unico e coerente ambito creativo l’indagine artistica sul concetto di riconoscimento e sull’esplorazione di motivi decorativi astratti. Attraverso il ricorso a tecniche come la pittura, la performance, la danza e l’arte tessile, Cioni adotta un approccio femminista e anti-narrativo per studiare il valore di quelle decorazioni comuni a culture e periodi storici differenti, finendo per comporre un complesso alfabeto universale in grado di superare qualsiasi barriera linguistica.Il percorso artistico di Luca Marcelli Pitzalis, nato a Cagliari 29 anni fa e residente a Berlino, ruota attorno all'identità umana nel mondo di oggi, iperconnesso e frenetico. Le sue installazioni prendono forme sempre diverse, dalla performance alle canzoni, per riflettere insieme all’osservatore sui concetti di autentico e fittizio, identità e alterità. Pitzalis riesce così a elaborare una proposta artistica originale, ricca di sensibilità. Nel corso della residenza a Praiano, l’artista cagliaritano avrà modo di lavorare alla seconda parte del suo progetto artistico denominato "The Reharsal".

Luca Marcelli Pitzalis in visita a Villa Cimbrone a Ravello

Adelaide Cioni, Drawings for Myself, 2024, installation view. Credits C.Favero

Adelaide Cioni, Drawings for Myself, 2024, installation view. Credits C.Favero

Veduta da Praiano, Costiera amalfitana

Veduta da Praiano, Costiera amalfitana

Stefano Collicelli Cagol - Roberto Pontecorvo - Imma Tralli ad Atrani. Courtesy Marea Art Project

Stefano Collicelli Cagol - Roberto Pontecorvo - Imma Tralli ad Atrani. Courtesy Marea Art Project

Luca Marcelli Pitzalis per Rural Visions. Credits Eleonora Cerri Pecorella

Luca Marcelli Pitzalis per Rural Visions. Credits Eleonora Cerri Pecorella

Registrando i suoni del mare di Praiano

Registrando i suoni del mare di Praiano

Casa L’Orto Praiano. Salone. Courtesy Marea Art Project

Casa L’Orto Praiano. Salone. Courtesy Marea Art Project

Ritratto di Adelaide Cioni

Veduta sull’Isola de Li Galli e i Faraglioni di Capri dalla spiaggia di Praiano. Courtesy Marea Art Project

Veduta sull'Isola de Li Galli e i Faraglioni di Capri dalla spiaggia di Praiano. Courtesy Marea Art Project

Imma Tralli e Roberto Pontecorvo a Casa L’Orto, la casa della famiglia LeWitt in Costiera amalfitana

Imma Tralli e Roberto Pontecorvo a Casa L’Orto, la casa della famiglia LeWitt in Costiera amalfitana

La nuova fase del progetto di residenze artistiche sulla Costiera Amalfitana

Splashing Mies - Fundaciò Mies van der Rohe. Photo by Juan de Dios Jarillo

Gli spazi dello storico <a href="https://arte.sky.it/news/caio-reisewitz-padiglione-mies-van-der-rohe-barcellona " target="_blank">Padiglione Mies van der Rohe</a> di Barcellona ospitano fino al prossimo 1° dicembre un intervento artistico dell’artista basco Alberto Peral. Attraverso l'elemento dell’acqua, l'autore esplora il tema della dualità, donando alla celebre struttura architettonica una speciale (quanto temporanea) dimensione sensoriale.Realizzata grazie alla collaborazione tra la <a href="https://arte.sky.it/news/architettura-premio-mies-van-der-rohe-40-progetti" target="_blank">Fundació Mies van der Rohe</a> e la Galería Alegría di Barcellona, l’installazione "Splashing Mies" trae ispirazione da "A Bigger Splash", un'opera dell’artista britannico <a href="https://arte.sky.it/news/libro-david-hockney-2024" target="_blank">David Hockney</a> in cui le rigide linee architettoniche sembrano dissolversi a contatto con l’acqua. In modo simile Peral, artista noto per la sua ricerca che spazia dalla scultura all'installazione, interviene nel padiglione introducendo elementi dinamici che “disturbano” la staticità dell'architettura progettata dall’architetto <a href="https://arte.sky.it/news/mies-van-der-rohe-edificio-berlino-premio" target="_blank">Mies van der Rohe</a> e dalla designer Lilly Reich quasi un secolo fa. Un tubo lungo ben trenta metri corre sospeso sopra la piattaforma, fino a creare una fontana d’acqua che affluisce in entrambe le vasche all’esterno del padiglione, fino a creare una connessione ideale che spezza al tempo stesso la stasi apparente delle loro superfici: il movimento dell’acqua e i suoi riflessi danno così vita a forme inaspettate.L’installazione di Alberto Peral fa dunque largo a un nuovo livello di interpretazione e focalizza l’attenzione dell’osservatore sul concetto di dualità, dal momento che "la caduta dell'acqua attraversa e rompe la superficie speculare dei due stagni e, allo stesso tempo, le opere scultoree giocano con il concetto di dualità, suggerendo che quando ci troviamo nel riflesso, sullo sfondo, siamo anche di fronte a un doppio", come ha illustrato esaustivamente David Mesa, curatore dell’intervento artistico.La configurazione dei tubi e degli altri elementi plastici che compongono “Splashing Mies”, disposti attorno alle vasche o addossati alle pareti del Padiglione Mies van der Rohe, si completa idealmente con una piccola ciotola nera, collocata al centro di una delle vasche. Qui si trova l’unica piccola superficie immobile, mentre tutto intorno la caduta dell’acqua dai tubi nelle vasche genera un suono attraverso cui l’artista aggiunge un ulteriore livello al proprio intervento. A prendere forma è un’esperienza multisensoriale che regala una prospettiva nuova a uno dei simboli dell’architettura del Novecento.

Splashing Mies - Fundaciò Mies van der Rohe. Photo by Juan de Dios Jarillo

Splashing Mies. Photo by David Mesa

Splashing Mies. Photo by David Mesa

Il Padiglione Mies van der Rohe "riflesso" in una nuova esperienza sensoriale

GIGANTA - GIANTESS. Courtesy Alefes Silva

Si intitola “Lo specchio degli occhi" la mostra dedicata ai disegni onirici e malinconici di Alefes Silva, illustratore colombiano classe 1981, che esplora attraverso la propria arte un mondo interiore fragile e sfuggente. L’esposizione, attualmente in corso al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-lucia-baldini-carla-fracci " target="_blank">Museo Magma</a> di Civitanova Marche fino al prossimo 12 dicembre, presenta al pubblico una serie di opere dai tratti fiabeschi e talvolta inquietanti, realizzate da Silva nel corso degli ultimi dieci anni: attraverso le sue illustrazioni, il disegnatore colombiano invita l’osservatore a entrare in un immaginario popolato da creature dei sogni, figure dolcemente malinconiche ed elementi naturali suggestivi, che nel loro insieme costituiscono quello “specchio degli occhi” che dà il titolo alla personale.Al centro delle riflessioni artistiche dell’illustratore si trovano temi come la solitudine e la fragilità, rappresentati da figure umane o animali, calate in contesti urbani claustrofobici o, di converso, in spazi naturali aperti e rigogliosi di piante e fiori. Caratterizzati da tratti leggeri e da un uso accorto del colore, i disegni in mostra sono realizzati essenzialmente a matita su carta e successivamente impreziositi dal ricorso a tecniche miste: si tratta di opere capaci di condurre l’osservatore tra le suggestive atmosfere di un <a href="https://arte.sky.it/news/odissea-illustrata-paolo-barbieri-sergio-bonelli-editore " target="_blank">mondo onirico</a>, ricco di dettagli e piccoli simboli ricorrenti, come i gatti, i lavori di cucito, fiori e foglie. Le figure, spesso addormentate o sospese tra sogno e realtà, sembrano manifestare una <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-nostalgia-palazzo-ducale-genova" target="_blank">nostalgia </a>e un desiderio di fuga dalla realtà circostante che si contrappongono a un mondo interiore ricco di emozioni.Nei lavori di Alefes Silva, che è anche autore di numerosi libri di fiabe illustrate, scrittura e illustrazione sono sempre connesse, al fine di dare vita a quel linguaggio poetico originale perfettamente esemplificato dalla mostra attualmente allestita a Civitanova Marche. Le opere raggiungeranno presto una seconda sede espositiva, il Palazzo Comunale di Montecorsaro (in provincia di Macerata), dove resteranno in mostra dal 7 al 31 dicembre: una seconda occasione per conoscere l’arte suggestiva con cui Silva invita l’osservatore a riscoprire la bellezza della fragilità dell’esistenza.

GIGANTA - GIANTESS. Courtesy Alefes Silva

RETRATO CON OJOS - PORTRAIT WITH EYES. Courtesy Alefes Silva

RETRATO CON OJOS -  PORTRAIT WITH EYES. Courtesy Alefes Silva

ISLA - ISLAND. Courtesy Alefes Silva

ISLA - ISLAND. Courtesy Alefes Silva

BORDADORA - EMBROIDERER. Courtesy Alefes Silva

BORDADORA - EMBROIDERER. Courtesy Alefes Silva

DOS POS ERRAR - TWO BY MISTAKE. Courtesy Alefes Silva

DOS POS ERRAR - TWO BY MISTAKE. Courtesy Alefes Silva

LINTERNA OSCURA - FLASHLIGHT DARKNESS. Courtesy Alefes Silva

LINTERNA OSCURA - FLASHLIGHT DARKNESS. Courtesy Alefes Silva

MALA NOCHE - BAD NIGHT. Courtesy Alefes Silva

MALA NOCHE - BAD NIGHT. Courtesy Alefes Silva

NINO TAURO - TAURUSCHILD. Courtesy Alefes Silva

NINO TAURO - TAURUSCHILD. Courtesy Alefes Silva

SUENO - DREAM. Courtesy Alefes Silva

SUENO - DREAM. Courtesy Alefes Silva

EXUBERANCIA DE LO QUIETO - EXUBERANCE OF THE STILLNESS. Courtesy Alefes Silva

EXUBERANCIA DE LO QUIETO - EXUBERANCE OF THE STILLNESS. Courtesy Alefes Silva

BUSTO DE LA SELVA - JUNGLE BUST. Courtesy Alefes Silva

BUSTO DE LA SELVA - JUNGLE BUST. Courtesy Alefes Silva

TROMPETISTA - TRUMPETER. Courtesy Alefes Silva

TROMPETISTA - TRUMPETER. Courtesy Alefes Silva

La fragilità umana nelle illustrazioni di Alefes Silva

Vista dell’allestimento della mostra Niki de Saint Phalle. Photo Carlotta Coppo

Fra le mostre più attese di questa <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-arte-italia-autunno-2024" target="_blank">stagione autunnale</a> rientra senza dubbio la retrospettiva “<a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/niki-de-saint-phalle-mudec-milano" target="_blank">Niki de Saint Phalle</a>", dedicata alle opere della celebre artista franco-americana. Allestita nelle sale del <a href="https://arte.sky.it/news/libro-catalogo-mudec-pablo-picasso" target="_blank">Mudec – Museo delle Culture di Milano</a>, l’esposizione ripercorre la carriera di una protagonista della scena artistico del XX secolo attraverso 110 opere, dando vita a una ricognizione del suo universo creativo e del suo messaggio di libertà e inclusione.Tra i lavori in mostra spiccano le celebri “Nanas”, coloratissime sculture che incarnano la gioia di vivere e la libertà femminile: l’esposizione però non limita il suo raggio d’azione a queste opere iconiche e presenta Saint Phalle come un’artista poliedrica, sempre coinvolta in prima persona nelle grandi questioni culturali e sociali della sua epoca. La mostra si snoda così attraverso otto sezioni che esplorano l’arte di <a href="https://arte.sky.it/news/graphic-novel-niki-de-saint-phalle" target="_blank">Niki de Saint Phalle</a> seguendo un ordine cronologico e tematico al tempo stesso. Dagli esordi artistici legati a performance memorabili come i “Tirs” (Spari) fino ai “Totem” e i “Teschi” creati alla fine della sua carriera, passando per le sculture del <a href="https://arte.sky.it/news/parchi-arte-contemporanea-italia-estate" target="_blank">Giardino dei Tarocchi</a>, il parco artistico nella Maremma toscana considerato il suo capolavoro.Vestendo di volta in volta i panni di pittrice, scultrice o performer, Niki de Saint Phalle ha in più occasioni preso posizione in difesa dei diritti civili e contro le ingiustizie sociali e gli stereotipi di genere. La sua arte "travolge" l’osservatore con un’inusuale esplosione di colori, forme e materiali che, non a caso, suonano come un inno creativo alla diversità e all'inclusione. La retrospettiva milanese rende dunque conto del processo creativo di un’artista libera e pienamente anticonformista, restituendo la portata della sua produzione con una gran varietà di opere, a concreta testimonianza della sensibilità di Saint Phalle verso i temi dell'emancipazione femminile, della diversità e del multiculturalismo.Allestita in collaborazione con la Niki Charitable Foundation, la mostra curata da <a href="https://arte.sky.it/news/niki-saint-phalle-mostre-mudec-milano " target="_blank">Lucia Pesapane</a> offre ai visitatori l’occasione di scoprire l’universo visionario di un’artista che ha voluto sfidare gli stereotipi per affermare la propria incontenibile creatività, finendo per lasciare un segno indelebile nella storia dell’arte contemporanea.

Vista dell’allestimento della mostra Niki de Saint Phalle. Photo Carlotta Coppo

L'arte di Niki de Saint Phalle incanta al Mudec di Milano

La forza espressiva dell’arte di un grande scultore contemporaneo, racchiusa in una cornice maestosa come quella delle Terme di Diocleziano, nel cuore di Roma: è questo insolito connubio ad animare la mostra "<a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/tony-cragg-museo-nazionale-romano-terme-diocleziano " target="_blank">Tony Cragg. Infinite forme e bellissime</a>", inaugurata nei giorni scorsi presso il <a href="https://arte.sky.it/news/museo-nazionale-romano-progetto" target="_blank">Museo Nazionale Romano</a>. Allestita sotto le monumentali volte delle Aule X, XI e XI bis dell’antica struttura termale capitolina, la personale presenta al pubblico diciotto sculture realizzate dall’artista britannico nel corso degli anni 2000.Citando dal titolo una celebre frase del biologo e naturalista <a href="https://arte.sky.it/news/taccuini-darwin-cambridge-university-library" target="_blank">Charles Darwin</a>, la mostra curata da <a href="https://arte.sky.it/news/henry-moore-scultura-palazzo-vecchio-firenze " target="_blank">Sergio Risaliti</a> e Stéphane Verger intende ricreare davanti agli occhi dei visitatori il senso di stupore di uno scultore che da sempre si interroga sulle strutture e sui processi creativi seguiti dalla natura. L’arte di Cragg concentra il proprio sguardo sul costante raffronto tra forme organiche, strutture minerali complesse e immagini elaborate al computer: da tale ricerca scaturiscono opere plastiche realizzate attraverso l’impiego di materiali diversissimi, dal bronzo alla fibra di vetro, in grado di evocare di volta in volta paesaggi naturali, figure animali, corpi umani e oggetti d’uso quotidiano.Muovendosi agilmente in equilibrio tra astrazione e figurazione, le sculture di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/mostra-scultura-tony-cragg-giardino-boboli-firenze" target="_blank">Tony Cragg</a> esplorano le linee di confine tra opposti come vuoto e pieno, stabilità e squilibrio, micro e macrocosmo, e trovano una loro collocazione ideale nell’architettura rigorosamente geometrica delle antiche terme romane, con i loro marmi, laterizi e mosaici. L'esplorazione artistica offerta dalla retrospettiva non si limita alle <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-dacia-terme-diocleziano-roma " target="_blank">Terme di Diocleziano</a>, ma si espande nel resto dell’Urbe: grazie alla collaborazione del Municipio I di Roma, infatti, altre sculture di Cragg sono state installate in due importanti piazze del centro città, offrendo nuove prospettive sulle possibili interazioni tra l’arte contemporanea e il contesto urbano storico della Capitale.Sede ideale per una mostra centrata sull'affascinante dialogo tra la scultura contemporanea e un contesto archeologico grandioso e ricco di storia, la mostra "Tony Cragg. Infinite forme e bellissime" conferma il ruolo del Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano come location storica perfetta per ospitare eventi dedicati alle ultime tendenze dell’arte contemporanea.

Tony Cragg. Infinite Forme e Bellissime, Installation view, Terme di Diocleziano, Roma, 2024, Ph. Monkeys Video Lab

La nuova fase del progetto di residenze artistiche sulla Costiera Amalfitana

Un'opera d'arte pubblica a trent'anni dall'alluvione di Alessandria

I 78 anni di Marina Abramović

La pittura di Emilio Vedova protagonista in Valle d’Aosta

In Evidenza

Il plurale di Civiltà

video arte

La quinta stagione di The Square

Tutti i “mostri” di Francisco Goya

Il Manierismo e i suoi effetti sull'arte europea

Il ruolo delle artiste nel Manierismo italiano

Un viaggio alle origini del Manierismo

news arte

La pittura di Emilio Vedova protagonista in Valle d’Aosta

I 78 anni di Marina Abramović

Un'opera d'arte pubblica a trent'anni dall'alluvione di Alessandria

L’inedito confronto tra Futurismo e graffitismo in mostra a Milano

A Milano l'installazione che racconta la tragedia delle morti in mare per naufragio

eventi arte

Cleopatra. La donna, la regina, il mito

Impressionisti in Normandia. Monet, Bonnard, Corot, Courbet…

Pino Pascali Toti Scialoja. Confluenze

Tony Cragg. Infinite forme e bellissime

Hokusai

foto arte

La nuova fase del progetto di residenze artistiche sulla Costiera Amalfitana

Il Padiglione Mies van der Rohe "riflesso" in una nuova esperienza sensoriale

La fragilità umana nelle illustrazioni di Alefes Silva

L'arte di Niki de Saint Phalle incanta al Mudec di Milano

La scultura "liquida" di Tony Cragg in mostra alle Terme di Diocleziano

vuoi vedere altro?