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Il plurale di Civiltà

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Joe Colombo, Multichair per B-Line srl, 1970. Codice 0146 Courtesy B-Line srl

Caro Joe Colombo, ci hai insegnato il futuro

Memphis Again, Allestimento, Triennale Milano, 2022 © Delfino Sisto Legnani e Alessandro Saletta

Memphis Again

Vista dell'allestimento della mostra ﻿Marco Zanuso e Alessandro Mendini. Design e architettura. Photo ﻿﻿﻿© Martina Bonetti

Marco Zanuso e Alessandro Mendini. Design e architettura

© photo Ela Bialkowska OKNO studio

SPAZIO RADICALE / RADICAL SPACE

Alterazioni Video. Viadotto Piloni, Mussomeli. Crediti Alterazioni Video

Alterazioni Video. Appunti per un parco incompiuto

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Architettura | Sky Arte

La Nuova uscita del Museo delle Cappelle Medicee – Progetto dell’architetto Paolo Zermani – Foto Stephane Giraudeau

A novembre, nel Museo delle Cappelle Medicee, aprirà per la prima volta al pubblico&nbsp;la Stanza di Michelangelo, rinvenuta da Paolo Dal Poggetto nel 1975. Ad annunciarlo, in occasione della presentazione&nbsp;della nuova uscita del complesso fiorentino, è stato il Direttore Generale Musei&nbsp;Massimo Osanna.

A Firenze la Stanza segreta di Michelangelo aprirà a novembre

A cura dell'arch. Cherubino Gambardella

Al via il cantiere nei sotterranei del MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli: un nuovo livello espositivo che&nbsp;recupera i depositi dei piani interrati del celebre museo e li restituisce al pubblico.

Al MANN iniziano i lavori per la rinascita dei depositi

Chiesa di San Giovanni Battista o dell'Autostrada, Campi Bisenzio (FI), Casello A1 Firenze Nord, 1960-1964. Archivio Fondazione Michelucci, photo Alessio Guarino

Al via a Fiesole, sulle colline fiorentine, la seconda edizione&nbsp;del "Festival della Nuova Città".&nbsp;Dal 21 al 23 settembre, talk, visite guidate e workshop indagano&nbsp;criticità e le potenzialità della dimensione urbana contemporanea. Nel nome del grande architetto del Novecento Giovanni Michelucci.

In Toscana tre giorni nel segno dell'architetto Giovanni Michelucci

Perelman Performing Arts Center designed by REX. Image Iwan Baan

Oltre 20 anni dopo l'attentato dell'11 settembre, inaugura a New York&nbsp;il Perelman Performing Arts Center. Progettato dallo studio di architettura REX, il&nbsp;nuovo centro per le arti performative è&nbsp;sorto nell'area&nbsp;del World Trade Center con l'obiettivo di unire&nbsp;teatro, danza, musica e&nbsp;cinema.

A New York il nuovo centro che porta l'arte a Ground Zero

Foto Claudio Giovannini/CGE, Courtesy Opera di Santa Maria del Fiore

Avviato nella Cattedrale di Firenze il processo di&nbsp;biomonitoraggio dell’aria. Le analisi sul “particolato atmosferico”, effettuate tramite dei licheni, saranno in grado di determinare l'eventuale presenza di metalli inquinanti nello storico edificio. L'indagine è&nbsp;fondamentale per la conservazione di marmi e affreschi.

Al via il biomonitoraggio dell’aria nel Duomo di Firenze

Estensione del Cimitero Monumentale, Busto Arsizio. Luigi Ciapparella (1971). Foto: Stefano Perego.

Dalla Casa del Portuale di Napoli al complesso residenziale le&nbsp;“Lavatrici” di
Genova, il brutalismo italiano viene analizzato&nbsp;dal nuovo libro fotografico di <a href="https://www.instagram.com/ilcontephotography/" target="_blank">Roberto Conte</a> e <a href="https://www.instagram.com/stepegphotography/" target="_blank">Stefano Perego</a>. Il volume, intitolato
“<a href="https://fuel-design.com/publishing/brutalist-italy/" target="_blank">Brutalist Italy</a>” , raccoglie in totale 146 immagini relative a una selezione di&nbsp;edifici
italiani in cemento armato a vista: tutti gli scatti sono stati&nbsp;realizzati dai due fotografi di
architettura nell'arco di cinque anni.&nbsp;Già autori di
“Soviet Asia”, Conte e Perego&nbsp;hanno attraversato lo Stivale da nord a sud, percorrendo ben
20mila chilometri di strada per documentare la grande varietà di strutture espressione del&nbsp;linguaggio brutalista italiano, costruite prevalentemente tra gli
anni Sessanta e gli anni Ottanta del Novecento. Pubblicato da <a href="https://fuel-design.com/" target="_blank">Fuel</a> e arricchito
da un'introduzione di Adrian Forty –docente di storia dell'architettura alla
Cartlett School of Architecture di Londra&nbsp;–&nbsp;“Brutalist Italy” restituisce una
sorta di itinerario visivo degli edifici che incarnano il fascino e
la forza&nbsp;di quella <a href="https://arte.sky.it/news/libro-brutalista-architettura-brutalismo" target="_blank">corrente&nbsp;architettonica</a>&nbsp;che, a partire dagli anni Cinquanta
del secolo scorso, diede nuovo impulso alla progettazione. Tra le opere immortalate da Conte e Perego anche il cimitero di Jesi,
imponente struttura che si staglia nel paesaggio delle colline
marchigiane, e il Santuario di Monte Grisa che domina Trieste e il suo golfo.

La copertina del libro&nbsp;Brutalist Italy di&nbsp;Roberto Conte e Stefano Perego, pubblicato da FUEL

La copertina del libro ﻿﻿Brutalist Italy di ﻿﻿﻿Roberto Conte e Stefano Perego, pu﻿bblicato da FUEL

Estensione del Cimitero, Jesi. Leonardo Ricci (1984-1994). Foto: Stefano Perego

Estensione del Cimitero, Jesi. Leonardo Ricci (1984-1994). Foto: Stefano Perego

Chiesa del Gesù Redentore, Torino. Nicola Mosso, Leonardo Mosso, Livio Norzi (1954-1957). Foto: Stefano Perego

Chiesa del Gesù Redentore, Torino. Nicola Mosso, Leonardo Mosso, Livio Norzi (1954-1957). Foto: Stefano Perego

Complesso residenziale Pegli 3 - "Le Lavatrici", Genova. Aldo Luigi Rizzo, Aldo Pino, Andrea Mor, Angelo Sibilla (1980-1989). Foto: Stefano Perego

Complesso residenziale Pegli 3 - "Le Lavatrici", Genova. Aldo Luigi Rizzo, Aldo Pino, Andrea Mor, Angelo Sibilla (1980-1989). Foto: Stefano Perego

Edificio incompiuto, Ispica. Foto: Roberto Conte

Edificio incompiuto, Ispica. Foto: Roberto Conte

Edificio residenziale incompiuto, Bisaccia. Aldo Loris Rossi (1981, built in 1990). Foto: Roberto Conte

Edificio residenziale incompiuto, Bisaccia. Aldo Loris Rossi (1981, built in 1990). Foto: Roberto Conte

Tempio Nazionale a Maria Madre e Regina di Monte Grisa, Trieste. Antonio Guacci e Sergio Musmeci (1965). Foto: Stefano Perego

Tempio Nazionale a Maria Madre e Regina di Monte Grisa, Trieste. Antonio Guacci e Sergio Musmeci (1965). Foto: Stefano Perego

Villa Gontero, Cumiana. Carlo Graffi, Sergio Musmeci (1969-1971). Foto: Roberto Conte

Villa Gontero, Cumiana. Carlo Graffi, Sergio Musmeci (1969-1971). Foto: Roberto Conte

Santuario Madonna delle Lacrime, Siracusa. Michel Andrault, Pierre Parat (1966-1994). Foto: Roberto Conte

Santuario Madonna delle Lacrime, Siracusa. Michel Andrault, Pierre Parat (1966-1994). Foto: Roberto Conte

Arredo urbano, Collevalenza - Todi. Julio Lafuente (1953-1974). Foto: Stefano Perego

Arredo urbano, Collevalenza - Todi. Julio Lafuente (1953-1974). Foto: Stefano Perego

Estensione del Cimitero Monumentale, Busto Arsizio. Luigi Ciapparella (1971). Foto: Stefano Perego

Estensione del Cimitero Monumentale, Busto Arsizio. Luigi Ciapparella (1971). Foto: Stefano Perego

L'architettura brutalista italiana in un nuovo libro fotografico

Wotruba. Photography Photo Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Celebre per le sue inconfondibili costruzioni
barocche, Vienna ospita anche numerose opere d'architettura moderna. Proprio il meglio del suo patrimonio risalente al XX secolo&nbsp;è protagonista della nuova guida
urbana edita da Blue Crow Media. Dopo le mappe tematiche&nbsp;di <a href="https://arte.sky.it/news/mappa-alberi-parigi" target="_blank">Parigi,</a> <a href="https://arte.sky.it/news/mappa-londra-christopher-wren-blue-crow-media" target="_blank">Londra</a>,
<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/seoul-architettura-mappa" target="_blank">Seoul</a>, <a href="https://arte.sky.it/foto/venezia-mappa-architettura-contemporanea" target="_blank">Venezia </a>e di&nbsp;altre città internazionali,&nbsp;arriva anche quella dedicata alla capitale
austriaca e alla sua architettura novecentesca. Intitolata “<a href="https://bluecrowmedia.com/products/modern-vienna-map" target="_blank">Modern Vienna Map /
Wiener Modernismus Stadtplan</a>”, la guida raccoglie cinquanta edifici viennesi,
frutto delle più disparate correnti che hanno lasciato un segno nel tessuto urbano locale: dal modernismo al funzionalismo, fino al <a href="https://arte.sky.it/news/libro-brutalista-architettura-brutalismo" target="_blank">brutalismo </a>e al
postmodernismo. A offrire&nbsp;un'affascinante panoramica sulla storia della progettazione a
<a href="https://arte.sky.it/news/vienna-campagna-comunicazione-gatti-cultura-ai" target="_blank">Vienna</a> nell'arco del XX secolo contribuiscono gli scatti&nbsp;e i testi a cura dell'architetto&nbsp;e fotografo&nbsp;Gili Merin. Tra le opere inserite nel progetto editoriale emergono&nbsp;l'American Bar
e la Looshaus su disegno di&nbsp;<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/02/a-vienna-si-torna-a-riflettere-sulla-decorazione" target="_blank">Adolf Loos</a>: il&nbsp;celebre architetto austriaco, protagonista
della scena culturale&nbsp;viennese nei primi anni del Novecento, opponendosi alla natura
decorativa dell'architettura Fin de Siécle, promosse un approccio più essenziale ispirato ai principi della Secessione viennese (guidata da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-klimt-belvedere-vienna" target="_blank">Klimt</a>). L'itinerario proposto da "Modern Vienna Map / Wiener Modernismus Stadtplan" accompagna il lettore alla scoperta delle strutture moderne più significative della capitale, come l'iconica&nbsp;Karl-Marx-Hof,&nbsp;la&nbsp;Wittgenstein House
progettata da Paul Engelman, la Danube Canal House di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-berlino-secessioni-vienna-monaco" target="_blank">Otto Wagner</a> e la Villa
Beer realizzata da Josef Frank e Oskar Wlach. Il risultato è un'opera interessante, che fa luce sulle tante "anime architettoniche"&nbsp;che contribuiscono all'unicità di&nbsp;<a href="https://arte.sky.it/news/bando-residenza-performance-art-vienna" target="_blank">Vienna</a>.

Modern Vienna Map / Wiener Modernismus Stadtplan.&nbsp;Image courtesy Blue Crow Media

Modern Vienna Map / Wiener Modernismus Stadtplan﻿. Image courtesy Blue Crow Media

Karl-Marx-Hof. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Karl-Marx-Hof. ﻿Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Karl-Marx-Hof. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Schöpfwerk. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Schöpfwerk. ﻿Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Universitätszentrum. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Universitätszentrum. ﻿Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Almalienbad. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Almalienbad. ﻿Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Wohnpark. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Wohnpark. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Wohnpark. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Looshaus. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Looshaus. ﻿Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Wotruba. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Wotruba. Photography Gili Merin. Image courtesy Blue Crow Media

Tutta l'architettura viennese del Novecento a portata di mano

Vltavská Underground. Photographer Jiří Kotal

Un sottopassaggio abbandonato nella metropolitana Vltavska a <a href="https://arte.sky.it/news/praga-kunsthalle-mostre" target="_blank">Praga </a>è&nbsp;rinato, cambiando pelle e funzioni,&nbsp;grazie al <a href="https://arte.sky.it/news/praga-skatepark-metropolitana-u-u-studio" target="_blank">progetto di riqualificazione urbana</a>&nbsp;sviluppato da&nbsp;U/U studio. La struttura, caduta in disuso e considerata dai cittadini poco sicura, è diventata un coloratissimo luogo di incontro e un originale skatepark sotterraneo. L'intervento di restyling ha interessato un'area di circa 1800&nbsp;metri quadrati, che ora comprende una zona per lo streetball, una pista da ballo dotata di specchi, una zona pole dance, un percorso a ostacoli per chi pratica sport freestyle, una palestra con una parete per l'arrampicata e persino una galleria d'arte pubblica curata da&nbsp;Prague City Gallery. Costruito interamente con acciaio e cemento (materiali che garantiscono una lunga durata), il nuovo parco freestyle è dotato anche di un sistema di illuminazione che agevola l'uso delle dotazioni sportive&nbsp;nelle ore serali. Realizzato tra il 2021 e il 2022 dal team di architetti cechi, l'intervento&nbsp;di rinascita della stazione della metropolitana Vltavska rappresenta una delle opere su scala urbana&nbsp;realizzate dallo studio di progettazione per&nbsp;rendere nuovamente attrattive alcune zone della città di Praga.

Vltavská Underground. Photographer Jiří Kotal

Vltavská Underground. Photographer Jiří Kotal

A Praga arte e sport in un'ex stazione della metro

Courtesy of SAN Museum

Piccola ma possente, la&nbsp;nuova architettura disegnata da&nbsp;<a href="https://arte.sky.it/news/tadao-ando-australia-mpavilion" target="_blank">Tadao Ando</a>&nbsp;ha preso forma in <a href="https://arte.sky.it/news/centre-pompidou-seoul-corea" target="_blank">Corea del Sud</a>. Costruita nel giardino del Museum SAN di Wonju, si chiama “<a href="https://arte.sky.it/news/tadao-ando-padiglione-meditazione-spazio-luce-corea-del-sud" target="_blank">The Space of Light</a>” ed è&nbsp;un affascinante padiglione dedicato alla meditazione. Si presenta come un&nbsp;compatto volume immerso nel verde, capace di&nbsp;offrire al proprio interno&nbsp;uno&nbsp;spazio intimo, in cui&nbsp;da sottili fenditure filtrano i raggi del sole, regalando un'atmosfera suggestiva e sognante. Il progetto dell'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/tadao-ando-museo-cina" target="_blank">architetto giapponese</a>, la cui costruzione è stata promossa per celebrare il decimo anniversario dell'apertura del museo sudocreano, si va ad aggiungere agli altri due edifici dello stesso progettista nel medesimo sito. Tra questi c'è&nbsp;la “Meditation Hall”:&nbsp;anch'essa concepita&nbsp;per la meditazione, è&nbsp;una cupola incastonata nella terra caratterizzata da&nbsp;un interno&nbsp;luminoso e avvolgente. La recente&nbsp;inaugurazione di&nbsp;“<a href="https://arte.sky.it/news/tadao-ando-padiglione-meditazione-spazio-luce-corea-del-sud" target="_blank">The Space of Light</a>”&nbsp;si è svolta contemporaneamente al periodo di apertura della mostra “Tadao Ando-Youth”. Visitabile fino al prossimo 29 ottobre,&nbsp;l'esposizione riunisce&nbsp;modelli, disegni e schizzi del celebre <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/08/giappone-collina-lavanda-buddha-tempio-tadao-ando" target="_blank">architetto </a>originario&nbsp;di Osaka.

Il poetico padiglione dell'architetto Tadao Ando in Corea del Sud

The Cost of Money: Raft. Photo Anna Mas

Un tappeto di plastica che percorre gli interni del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/mies-van-der-rohe-archivio-digitale" target="_blank">Padiglione di Barcellona</a> di <a href="https://arte.sky.it/news/biblioteca-mies-van-der-rohe-mecanoo" target="_blank">Mies van der Rohe</a> e <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura-concorso-lilly-reich-grant" target="_blank">Lilly Reich</a> e prosegue fino all'esterno, coprendo anche lo specchio d'acqua che caratterizza la struttura: ecco&nbsp;l'installazione di Mark Cottle, intitolata “<a href="https://arte.sky.it/news/padiglione-barcellona-mies-van-der-rohe-installazione" target="_blank">The Cost of Money: Raft</a>”. A&nbsp;comporla sono quasi 10mila sacchetti di plastica di diverso colore, recuperati all'artista dai bidoni di Barcellona. Si tratta di un progetto artistico itinerante che ha preso vita nella Neutra VDL Research House a Los Angeles, nel 2019, e prosegue nella tappa catalana fino al 23 luglio. Al centro dell'opera c'è la volontà di stimolare la riflessione su alcuni dei temi più urgenti del presente: la crisi ambientale e lo spreco (di plastica, soprattutto). L'installazione di Cottle si snoda in due grandi tappeti di 13x6 metri circa che si srotolano sia all'interno del Padiglione, circondando il celebre muro d'onice, sia nella vasca esterna alla struttura architettonica, come fosse una grande zattera. Non è la prima volta che il padiglione spagnolo progettato nel 1929 ospita un'installazione artistica: fra le più recenti si ricorda&nbsp;“<a href="https://arte.sky.it/news/padiglione-barcellona-mies-van-der-rohe-installazione-casa" target="_blank">Never Demolish</a>”, l'opera di Ilka e Andreas Ruby che nel 2021&nbsp;aveva trasformato l'intero sito in un grande spazio domestico.

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