La serie di progetti espositivi "The Pool", in apertura all’Aalto2 Museum Center di Jyväskylä, in Finlandia, svela le connessioni tra l'influente architetto Alvar AAlto e la cultura underground dello skateboard, esplosa negli Stati Uniti a partire dagli anni Settanta.

Cosa hanno in comune il linguaggio architettonico del noto progettista Alvar Aalto, la storia dello skateboard e le cultura rap e hip hop? Quattro progetti espositivi, visitabili dal 18 maggio all’Aalto2 Museum Center di Jyväskylä, in Finlandia, approfondiscono l'incredibile impatto del design della piscina di Villa Mairea a Noormarkku – opera chiave nella carriera dell'architetto nordeuropeo – sulla comunità dello skateboarding internazionale.ALVAR AALTO E LA PISCINA ADATTA ALLO SKATEBOARDÈ proprio la piscina di Villa Mairea, con le sue forme curve e flessibili, a diventare il simbolo – negli Stati Uniti, e in particolare in California – del “pool skateboarding”: si tratta della disciplina in cui gli sportivi si allenano sullo skate utilizzando strutture simili a grandi vasche con le pareti arrotondate. Questa storia è protagonista della rassegna From the Surf to the Sidewalk – When Skateboarding Culture and Architecture Meet, visitabile fino al 15 settembre. A cura di Juho Haavisto, la retrospettiva ripercorre l'evoluzione del design della piscina di Villa Mairea, che approda in America grazie all’architetto Thomas Church. Dopo aver fatto visita ad Aalto, infatti, nel 1948 Church realizza la piscina di Donnell Garden (caratterizzata da una particolare "forma a kidney", proprio come quella finlandese). A causa della siccità che colpì la California negli anni Settanta, le piscine locali vennero svuotate e gli skater iniziarono a "testarle" per le loro acrobazie.LA STORIA DELLA SKATER AMERICANA-FINLANDESE LIZZIE ARMANTOAttraverso lo sguardo della famosa campionessa di skateboard americana-finlandese Lizzie Armanto, la mostra Colors (co-curata da Jarkko Lehtopelto e aperta al pubblico dal 18 maggio al 15 settembre) si addentra poi nella cultura underground, affrontando i temi della diversità e della tolleranza nella pratica dello skateboarding. “Lo skateboard ha molto a che fare con l’espressione personale. Ti permette di far parte di una comunità mentre continui ad essere te stesso attraverso lo stile e le acrobazie che scegli”, spiega Armanto.ALVAR AALTO E LA CULTURA UNDERGROUND DELLO SKATEBOARDSempre dal 18 maggio, ma con estensione fino al 27 ottobre, la retrospettiva Concrete Currents – Photographs by Arto Saari si concentra sugli scatti del fotografo e skater finlandese Arto Saari. Curato da Ilja Koivisto, questo progetto espositivo riunisce le immagini che “rappresentano il mio piccolo sguardo personale in una sottocultura chiamata skateboarding”, spiega l’artista, “una sottocultura che si è evoluta dalle piscine nei cortili e nelle città desolate fino a diventare uno sport olimpico”. Come per Armanto, anche per lui Alvar Aalto è una figura di riferimento: “è stato incredibile vedere come il design di Alvar Aalto abbia abbattuto le barriere”, sottolinea Saari, “e creato un nuovo organismo vivente. Non so quali fossero gli obiettivi di Alvar quando progettò la piscina di Villa Mairea, ma alla fine divenne molto più di una semplice piscina”. Il programma espositivo ispirato al progetto di Aalto include, infine, The Capital – Samples of Jyväskylä Rap: aperta dal 18 maggio al 5 gennaio 2025, svela l'ascesa del rap nella Finlandia centrale e le ragioni che hanno portato Jyväskylä a diventare la capitale della cultura hip hop locale.[Immagine in apertura: Swimming pool of Villa Mairea (1937-39), Noormarkku, Pori, Finland. Photo Martti Kapanen © Alvar Aalto Foundation]
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