Mostre e fiere per un 2021 nel segno del design

19 Gennaio 2021

Home Stories: 100 Years, 20 visionary Interiorss © Vitra Design Museum, photo: Ludger Paffrath

Dopo un 2020 decisamente in salita, nel corso del quale una significativa percentuale degli appuntamenti dedicati al design, sia mostre, sia fiere di settore, non hanno avuto luogo o sono stati proposti in un’inedita versione digitale, si punta sul nuovo anno per una decisa inversione di tendenza. L’attesa è principalmente concentrata sul mese di settembre, quando si svolgerà il Salone del Mobile di Milano, la più longeva e consolidata manifestazione dedicata all’arredo e al design, ampiamente riconosciuta come punto di riferimento a livello internazionale.

Il perdurare della crisi sanitaria ha infatti spinto gli organizzatori ad abbandonare la tradizionale collocazione primaverile, ad aprile, individuando dal 5 al 10 settembre le nuove date. Uno slittamento che “confidiamo possa lasciare i giusti tempi per superare la fase ancora acuta della pandemia e rappresentare davvero una ripartenza reale a livello globale. Abbiamo tutti bisogno del Salone a Milano. (…) Dopo un così lungo tempo di distanziamento fisico e sociale in ogni ambito vorremmo poter pensare al Salone dell’incontro e del confronto reale, e poter tornare a emozionarci insieme con una città animata di nuovi propositi”, ha auspicato il presidente del Salone del Mobile, Claudio Luti. Nell’attesa, diamo un’occhiata alle mostre di design che dovrebbero essere inaugurate (o riaperte, dopo lunghi periodi di chiusura) nel 2021.

ENZO MARI ALLA TRIENNALE DI MILANO

Restiamo nel capoluogo lombardo con Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli, inaugurata alla Triennale di Milano appena due giorni prima della scomparsa del grande maestro del design italiano. Vincitore per cinque volte del Premio Compasso d’oro, l’ultimo dei quali, nel 2011, conferitogli alla Carriera, Mari viene raccontato da questa monografica attraverso circa 250 opere fra le quasi 2000 che hanno costellato la sua lunga carriera. Un omaggio doveroso a un “protagonista assoluto dell’arte e della cultura italiana e internazionale”, come sottolineato da Stefano Boeri, in qualità di presidente di Triennale Milano.

40 ANNI DI MEMPHIS TRA ELEGANZA E KITSCH

Attualmente chiuso al pubblico, nel rispetto delle norme per il contenimento dell’emergenza sanitaria, il centro Vitra a Weil am Rhein ha annunciato per il 2021 due nuove mostre. Periodo di apertura previsto dal 6 febbraio al 23 gennaio 2022 per la prima, ovvero Memphis: 40 Years of Kitsch and Elegance, che negli spazi della Vitra Design Museum Gallery ripercorrerà la breve, ma leggendaria esperienza del collettivo Memphis, a partire dalla poliedrica figura di Ettore Sottssass.

DAL GERMAN DESIGN ALLE DONNE DEL DESIGN

Storia, politica e design si combinano nel progetto espositivo German Design 1949 – 1989: Two Countries, One History, che dovrebbe inaugurare nel vicino Vitra Design Museum il 20 marzo prossimo, restando visitabile fino al 5 settembre 2021. Attualmente nel museo è ancora allestita la mostra Home Stories: 100 Years, 20 visionary Interiors. A essere scandagliati saranno quattro decenni del recente passato della Germania, alla ricerca delle connessioni e delle specificità delle filosofie di progettazione che si diffusero nella Repubblica Democratica Tedesca e nella Repubblica Federale. A giugno, inoltre, verranno celebrati i cinque anni dall’apertura del Vitra Schaudepot, che nel 2021 accoglierà un nuovo focus sulle protagoniste femminili del design, dopo Gae Aulenti. A Creative Universe.

IL DESIGN CONTRO LA CRISI DEI RIFIUTI

Viviamo nell’era dei rifiuti. Il design ha contribuito a creare il problema, ma potrebbe rivelarsi cruciale per risolverlo? Questa la domanda presa in esame dalla mostra Waste Age, attesa al Design Museum London dal 23 ottobre 2021. Sarà una scrupolosa ricognizione sul tema della produzione dei rifiuti, aumentata in maniera incrollabile dalla metà del XX secolo. Esplorando nuovi approcci e presentando una serie di materiali di ultima generazione, la rassegna porrà i visitatori di fronte alle dimensioni epiche della crisi che attanaglia il pianeta: attraverso una successione di installazioni immersive, ne verranno svelati tutti i rischi in modo da incoraggiare ogni singolo individuo a contribuire alla sua risoluzione.

AUTOMANIA AL MOMA DI NEW YORK

Hanno modificato il concetto di mobilità; hanno favorito l’autonomia e la libertà; permettono di connettere le persone nonostante le grandi distanze che le separano senza vincoli di orari; stimolano generazioni di designer, progettisti, ingegneri e tecnici che da decenni le rendono autentici “oggetti del desiderio”. Stiamo parlando delle automobili: nel bene e nel male, da quando sono entrate in circolazione, oltre un secolo fa, hanno iniziato a lasciare un’impronta forte nel design e nel nostro ambiente costruito, rimodellando il modo in cui viviamo, lavoriamo e, naturalmente, ci spostiamo. A loro il MoMA di New York intende dedicare Automania, la mostra che, evidenziando i sentimenti contrastanti suscitati dalla cultura automobilistica nel corso XX secolo, esaminerà le automobili sia come prodotti industriali moderni sia come icone di stile. Grazie all’esposizione di automobili o di loro componenti, di modelli tridimensionali, fotografie, poster, dipinti, sculture e grazie a un programma cinematografico tematico, non sarà trascurato neppure il loro impatto sulla salute pubblica e sugli ecosistemi del pianeta.

[Immagine in apertura: Home Stories. 100 Years, 20 visionary Interiors. Vista dell’allestimento della mostra al Vitra Design Museum. © Vitra Design Museum, photo Ludger Paffrath]