Il progetto per la costruzione di case sull’albero nei boschi della Loira

Abitare in una casa sull'albero è un sogno per molti di noi: poter vivere sospesi da terra, in un luogo immerso nella natura, è un'idea piacevole e rassicurante non soltanto per i bambini. Un'idea che si appresta a diventare realtà in Francia, negli spazi verdi circostanti il castello di Mothe Chandeniers.È qui che prenderà vita Sogno di una notte di mezza estate, il progetto di architettura presentato dagli spagnoli José Carlos Menasalvas Gijón e Cristina Jiménez Lima. Vincitrice del concorso internazionale Tree House Module promosso da YAC ‒Young Architects Competitions – realtà leader in Europa nella promozione di iniziative culturali e formative connesse al mondo dell’architettura –, l'opera prevede la realizzazione di cinque case sull'albero da collocare nei pressi del sito storico.IL CROWDFUNDING PER LA COSTRUZIONE DELLE CASEL'obiettivo, ora, è raccogliere – entro il 14 febbraio – 350mila euro da impiegare nella realizzazione delle strutture. I lavori di posizionamento e di costruzione delle case inizieranno nella primavera del 2021, per completarsi entro il mese di luglio. Se le tappe saranno rispettate, già nel corso della prossima estate turisti e curiosi avranno la possibilità di soggiornare all'interno di queste fantastiche abitazioni.“Siamo estremamente soddisfatti ed emozionati per l’esito di questo progetto, che ci consente di restituire al turista e alla comunità scorci di territorio dimenticati, attraverso il lavoro di giovani creativi”, ha dichiarato Romain Delaume, CEO e fondatore di Dartagnans – realtà che da cinque anni è attiva sul fronte del crowdfunding europeo per la tutela del patrimonio storico, artistico e culturale francese. “Pensiamo che oggi più che mai sia naturale il desiderio di un turismo lento, fatto di contatto con gli elementi naturali e di riscoperta di luoghi che custodiscono la tradizione e la memoria più autentica”.[Immagine in apertura: Sogno di una notte di mezza estate, José Carlos Menasalvas Gijón e Cristina Jiménez Lima per YAC – Young Architects Competitions]