Tina Modotti. L'opera
sulla mostra
Tra le principali mostre di fotografia dell'autunno 2023 in Italia, l'estesa monografica dal titolo Tina Modotti. L'opera si svolge a Rovigo. Allestita negli spazi del Palazzo Roverella e visitabile fino al 24 gennaio 2024, l'esposizione è dedicata a una leggenda della fotografia internazionale, nonché indimenticabile artista del XX secolo: Tina Modotti. Attraverso una serie di oltre trecento scatti, molti mai visti in Italia, la mostra illustra la carriera della fotografa udinese facendo perno sulla ricostruzione dell'unica mostra da lei direttamente realizzata a Città del Messico, nel 1929: in quell'occasione furono esposte circa sessanta opere di Modotti, alcune delle quali saranno presentate nella sede veneta.
LA GRANDE MOSTRA DI TINA MODOTTI A ROVIGO
Curato da Riccardo Costantini con la collaborazione di Gianni Pignat e Piero Colussi, il percorso espositivo – il più ampio mai proposto in Italia –, testimonia l'intera produzione di Tina Modotti, tra immagini, filmati e documenti. Ripercorre il tuo intero iter: dal momento in cui si avvicinò all'obiettivo, grazie al fotografo statunitense Edward Weston, all'elaborazione di un proprio linguaggio artistico, fino agli scatti dedicati al lavoro, alla quotidianità dei ceti popolari, e ancora alle architetture e alle nature morte.
LA FOTOGRAFA TINA MODOTTI
Nata a Udine nel 1896, Tina Modotti muove i primi passi nel mondo della fotografia collaborando come modella e assistente del celebre Edward Weston, costruendo pian piano un proprio percorso tematico e stilistico. Sperimenta quindi l'uso della macchina fotografica immortalando diversi soggetti, dalle architetture alle nature morte, per poi concentrarsi soprattutto sulla vita e il lavoro di contadini e operai, a cui sentiva di appartenere. Dopo essersi trasferita a Città del Messico, partecipa alla vivacità culturale della città, frequentando lo scrittore John Dos Passos, l’attrice Dolores Del Rio e costruendo rapporti di amicizia con Frida Kalho e Diego Rivera, di cui fotografa i murales. Ingiustificatamente dimenticata per molti anni, l'opera di Modotti viene riscoperta nel 1977 in occasione di una mostra al MoMA di New York. Da quel momento la sua figura di donna intellettuale e anticonformista, così come il suo grande talento, sono stati oggetto di studi e progetti che ne confermano il ruolo di indiscussa protagonista del Novecento.
[Immagine in apertura: Tina Modotti, Concha Michel e i suoi assistenti all’inaugurazione della Escuela Libre de Agricultura No. 2 “Emiliano Zapata” a Ocopulco, Messico 1928]