C'è anche un po' d'Italia nella lista dei musei più belli del 2025

Come ogni anno, è stata appena annunciata la <a href="https://arte.sky.it/news/2024/prix-versailles-musei-belli-mondo-2024" target="_blank">World’s Most Beautiful Museums List</a>, attesissima selezione del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/bookshop-colosseo-prix-versailles-migliore-servetto" target="_blank">Prix Versailles</a> che riunisce le eccellenze museali a livello globale. Sette i musei scelti quest’anno, frutto di interventi recenti, tra nuove creazioni e restauri raffinati, che raccontano un dialogo profondo tra arte, paesaggio e patrimonio culturale. Tra questi spicca il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/arabia-saudita-centro-arte-digitale-bando-residenza" target="_blank">Diriyah Art Futures</a> di Riad, il primo hub dedicato all’arte digitale dell’Arabia Saudita. Un progetto ambizioso nato per coniugare tradizione e contemporaneità, progettato da uno studio italiano: Schiattarella Associati. 
IL DIRIYAH ART FUTURES DISEGNATO DA SCHIATTARELLA ASSOCIATI
Inaugurato nel 2023, Diriyah Art Futures è una piattaforma d’avanguardia che fonde arte e tecnologia nel cuore della storica Diriyah, alle porte della capitale Riad. Nato dalla collaborazione tra il Diriyah Gate Development Authority e la Royal Commission for Riyadh City, il centro è pensato come un laboratorio permanente dove artisti digitali emergenti possono sperimentare, produrre e presentare opere multimediali, immersivi ambienti visivi e installazioni interattive. Il tutto in una cornice architettonica che richiama la terra e la storia saudita, ma che guarda al futuro con linee essenziali e spazi modulabili. I suoi ambienti evocano i paesaggi desertici e le architetture del Wadi Hanifah. Non a caso, la selezione del Prix Versailles premia proprio questa doppia anima del progetto: da un lato il rispetto per il contesto e il paesaggio, dall’altro la vocazione innovativa e globale. 
DAL GRAN PALAIS DI PARIGI A KENGO KUMA IN COREA DEL SUD
Accanto al centro saudita, nella lista annuale dei musei più belli demondo troviamo nomi prestigiosi come il <a href="https://arte.sky.it/news/2020/mostra-pompei-grand-palais-parigi" target="_blank">Grand Palais di Parigi</a>, icona del 1900 restituita al futuro da Chatillon Architectes. La sua immensa cupola in vetro di 17.500 mq continua a inondare gli spazi di luce naturale, mentre l’elegante galleria superiore invita a una passeggiata nel tempo. Inserito anche il Saka Museum a Bali, in Indonesia, progettato da Mitsubishi Jisho Design; situato nell’esclusivo complesso Ayana, si ispira alla filosofia balinese di Giri Segara, con un tetto inclinato che collega simbolicamente montagne e oceano. A Seoul, in Corea del Sud, l’Audeum disegnato dallo studio guidato da <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/mostra-kengo-kuma-venezia" target="_blank">Kengo Kuma</a> è un’ode sensoriale alla natura. La sua facciata di tubi in alluminio richiama la musicalità del vento, mentre il percorso verso l’interno, tra pietra e cipresso, stimola i sensi e l’introspezione. 
SCELTI I SETTE MUSEI PIÙ BELLI DEL MONDO PER IL 2025
Nel nord Europa, a Kristiansand, in Norvegia, il vecchio granaio portuale è stato trasformato in una cattedrale d’arte da Mestres Wåge Arquitectes. Oggi accoglie il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/100-luoghi-piu-belli-mondo-time" target="_blank">Kunstsilo</a>, che con i suoi 30 silos verticali e la vista mozzafiato sulla costa, ospita la più grande collezione privata di arte nordica. Negli Stati Uniti, il Cleveland Museum of Natural History, rinnovato dallo studio DLR Group, si ispira invece alle forze glaciali che plasmarono la regione dei Grandi Laghi. Le sue forme fluide e bianche raccontano una narrazione geologica, fondendo architettura e scienza in un insieme organico che celebra la storia della vita sulla Terra. Infine, a Omaha, nel Nebraska, il Joslyn Art Museum ha aggiunto una nuova ala alla sua storica struttura del 1931. Infine, il Rhonda & Howard Hawks Pavilion, realizzato dallo studio scandinavo <a href="https://arte.sky.it/news/2021/teatro-opera-dusseldorf-snohetta" target="_blank">Snøhetta</a>, si affianca all’originale volume in stile Art Deco e al padiglione firmato da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/norman-foster-libro-architettura" target="_blank">Norman Foster</a> del 1994, creando un trittico architettonico che attraversa epoche e stili. 
[Immagine in apertura: Diriyah Art Futures © Hassan Alshatti]

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A Udine cento opere originali di un maestro del genere manga

Un’immersione nell’universo surreale e colorato di Shigeru Mizuki, riconosciuto come uno dei grandi maestri del manga giapponese. È quanto propone Mondo Mizuki, Mondo Yokai, la prima antologica mai dedicata nel nostro Paese al celebre fumettista giapponese, scomparso nel 2015. La mostra, aperta al pubblico negli spazi di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/mostra-james-rosenquist-casa-cavazzini-udine" target="_blank">Casa Cavazzini - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea</a> di Udine fino al prossimo 30 agosto, si svolge in parallelo con la 27esima edizione del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/04/a-udine-il-giappone-contemporaneo-in-mostra" target="_blank">Far East Film Festival</a>, importante rassegna di cinema asiatico dedicata quest’anno proprio alle creature leggendarie dei film orientali.
Il viaggio tra le immagini di Mizuki si articola lungo un percorso espositivo che presenta per la prima volta al pubblico italiano oltre cento tavole originali, nonché una serie di riproduzioni, riviste, libri e altri documenti. Attraverso questi materiali, il visitatore può ammirare un mondo fiabesco e al tempo stesso inquietante, popolato dagli <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-giappone-firenze-yokai-mostri-folklore">yokai</a>, le creature mostruose del folklore nipponico che l’artista ha studiato e riproposto nei suoi manga in una chiave del tutto innovativa. 
LA MOSTRA DEDICATA AGLI “YOKAI” DI SHIGERU MIZUKI
Il cuore tematico della mostra risiede nell'esplorazione dell’immaginario creato da Mizuki, dove esseri umani e creature fantastiche convivono armoniosamente. Nel corso della sua lunga carriera, il fumettista giapponese ha contribuito a recuperare un pezzo importante del patrimonio del suo Paese. Proprio partendo da alcune figure della cultura visiva tradizionale, le sue opere hanno donato agli yokai una collocazione moderna, attualizzando l’antico folklore nipponico agli occhi dei lettori contemporanei.
Grazie al ricco corpus di tavole in esposizione, i visitatori possono esplorare inoltre l’importanza nella produzione di Mizuki di molti aspetti fortemente autobiografici, prima fra tutti la devastante esperienza della Seconda Guerra Mondiale. I protagonisti di opere come Kitaro dei cimiteri e degli altri suoi celebri manga sono sempre rappresentati con tratti di spiritualità e ironia surreale, attraverso cui l’autore ha attualizzato gli elementi caratteristici del folklore del Sol Levante. Grazie anche a uno stile grafico del tutto originale, il fumettista ha esercitato una profonda influenza sulle successive generazioni di autori e illustratori, plasmando il volto del manga contemporaneo.
MOSTRI TRADIZIONALI E STORIE MODERNE NELLE TAVOLE DI UN INNOVATORE DEL MANGA
Inserendosi idealmente nel programma espositivo di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/concerti-rock-internazionali-italia-2025" target="_blank">GO! 2025&Friends</a>, sviluppato in occasione dell’anno di Nova Gorica – Gorizia Capitale europea della Cultura, la retrospettiva in corso a Casa Cavazzini gode della curatela congiunta di MIZUKI PRO (lo studio che cura le opere del maestro giapponese), <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/03/be-comics-torna-il-festival-del-fumetto-di-padova" target="_blank">Vincenzo Filosa</a> (fumettista e traduttore dei lavori di Shigeru Mizuki) e <a href="https://arte.sky.it/news/2021/antologia-fumetti-donne" target="_blank">Canicola Edizioni</a>. Proprio quest’ultima ha pubblicato in occasione della mostra un’antologia di fumetti inediti dell’artista di Osaka, intitolata Il mondo delle fessure rotonde.
Proponendo al pubblico un'accurata ricostruzione dell’universo iconico ricreato da uno dei grandi innovatori del manga giapponese, la mostra Mondo Mizuki, Mondo Yokai rappresenta per il pubblico italiano la prima opportunità di conoscere da vicino un mondo straordinario, al cui interno le affascinanti creature del folklore orientale sono le protagoniste di storie profondamente legate all’immaginario contemporaneo.
[Immagine in apertura: Mondo Mizuki, Mondo Yokai a cura di Canicola, Vincenzo Filosa e MIZUKI PRO, Tokyo. Credits: Shigeru Mizuki, courtesy MIZUKI PRO, Tokyo]

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