Per i 500 anni dalla conclusione del ciclo di affreschi della Basilica di San Giovanni a Parma eseguiti dal Correggio, un progetto multimediale rende omaggio alla storia dell’edificio, al maestro del Rinascimento e al suo capolavoro. E lo fa attraverso un'installazione in realtà virtuale che permette all'osservatore di entrare in prima persona nei dipinti dell'artista.

È il 1524 quando Antonio Allegri, anche conosciuto come Correggio, conclude il ciclo di affreschi più monumentale e ambizioso della sua carriera: quello della cupola della Basilica di San Giovanni a Parma. Oggi, a cinquecento anni dalla sua realizzazione, la città celebra l’illustre pittore e il suo capolavoro con l'iniziativa Correggio 500, che vede protagoniste due iniziative: un progetto espositivo che avvicina gli affreschi al visitatore e un itinerario multimediale e immersivo ad hoc.I 500 ANNI DEL CICLO PITTORICO DEL CORREGGIO A PARMAIl ciclo pittorico del Correggio viene “calato” dalla cupola per raggiungere lo sguardo diretto dell’osservatore, messo nella condizione di ammirare l’opera da vicino, indagandone i minimi particolari e la qualità pittorica: è questa l'idea alla base della grandiosa installazione Il Cielo per un istante in terra, nata dalla serie fotografica di Lucio Rossi e allestita all’interno del monumentale Refettorio del Monastero di San Giovanni. Il progetto è arricchito da un’introduzione storico-didattica, che permette di scoprire le vicende che portarono all’esecuzione del ciclo, ma anche la storia del monastero con i suoi tre grandiosi chiostri e della Biblioteca monastica che tutt'oggi conserva tesori unici al mondo.L’AFFRESCO DEL CORREGGIO IN VERSIONE IMMERSIVALa seconda iniziativa coinvolge il visitatore in un viaggio immersivo grazie alla realtà aumentata e virtuale: l’esperienza multimediale di Hortus Conclusus 2.0: storia e sviluppo del Monastero di San Paolo prende il via nella Parma di epoca romana per arrivare all’edificazione del monastero, seguendone in prima persona lo sviluppo e infine la commissione al Correggio per la decorazione pittorica. A questo punto, le scelte iconografiche e tematiche del ciclo vengono esposte dallo stesso artista, in dialogo con la Badessa. Indossando un visore per la realtà virtuale, il visitatore si ritroverà immerso nei paesaggi antichi per scoprire il legame tra il territorio e i due monasteri dove l’opera del Correggio diventa protagonista. Infine, lo spettatore potrà entrare nella rappresentazione stessa, muovendosi liberamente all’interno dell’affresco ed esplorando la Camera della Badessa nel Monastero di San Paolo.[Immagine in apertura: Correggio, Camera della Badessa nel Monastero di San Paolo, Parma. © Lucio Rossi Foto R.C.R. Parma]
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