Il nuovo aeroporto di Firenze avrà un vigneto come copertura
ARCHITETTURA
Unire innovazione e tradizione attraverso un'infrastruttura architettonica funzionale e sostenibile: è questo il cuore del progetto presentato dallo studio Rafael Viñoly Architects per il nuovo terminal dell'aeroporto di Firenze, il cui tetto sarà coperto da un vigneto di oltre 7 ettari.
Un vitigno speciale, composto da 38 filari su oltre 7 ettari di terreno in una posizione inedita e unica al mondo: il tetto del nuovo terminal internazionale dell'Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze. Presentato nei giorni scorsi dallo studio newyorchese Rafael Viñoly Architects, il progetto dell'hub del capoluogo toscano mira a creare un insolito connubio fra estetica, funzionalità e tradizione vinicola italiana. Il progetto prevede infatti la realizzazione di un “tetto-vigneto” inclinato, affidato alle cure di un importante viticoltore della regione: dall'uva raccolta verrà prodotto un vino invecchiato in loco, ovvero in speciali cantine poste sotto la copertura del terminal.
IL RINNOVAMENTO DELL’AEROPORTO DI FIRENZE
Con una superficie di circa 50.000 metri quadrati e un volume di passeggeri internazionali previsto di 6 milioni di unità all’anno, il nuovo terminal progettato da Rafael Viñoly Architects è parte integrante del programma di rinnovamento dello scalo fiorentino. Nel complesso, il progetto comprende infatti la realizzazione di una nuova pista, riorientata rispetto all'attuale, e più lunga per consentire l'operatività di aerei più grandi. All’interno del terminal, arrivi e partenze saranno posizionati uno di fronte all'altro intorno a una grande “piazza" comune, posto a sua volta al centro del terminal: ciò semplificherà la circolazione dei passeggeri e favorirà l'accesso a servizi di trasporto pubblico, tra cui un sistema di metropolitana leggera.
UN VIGNETO NELLA COPERTURA DELLO SCALO TOSCANO
A quasi un anno dalla scomparsa di Rafael Viñoly, il celebre architetto uruguaiano che ha firmato importanti progetti come il Tokyo International Forum, lo studio da lui fondato intende coniugare funzionalità, estetica e attenzione all’ambiente con questo progetto all'avanguardia. Il piano per il nuovo hub toscano sarà realizzato in due fasi, con una prima apertura prevista per il 2026 e la chiusura dei lavori in programma per il 2035, e mira a ottenere la certificazione di sostenibilità LEED Platinum attraverso un concept avveniristico e sicuramente inedito.[Immagine in apertura: Aerial view ©Rafael Vinoly Architects]