La Capitale italiana della cultura per l'anno 2025 è Agrigento. La città siciliana, custode dei celebri templi dorici del periodo ellenico, prenderà il testimone di Bergamo-Brescia e Pesaro, detentrici del titolo per il 2023 e 2024.

È Agrigento ad aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana della cultura 2025. L'annuncio è stato fatto oggi, 31 marzo, nel corso della consueta conferenza che ha visto protagonisti le autorità, i sindaci partecipanti e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.  La premiazione arriva alla fine di un lungo e complesso iter avviato all'inizio di quest'anno con l'annuncio delle dieci città finaliste, i cui progetti sono stati presentati singolarmente nel mese di marzo durante una serie di audizioni al cospetto della giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da sette esperti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica. LE PAROLE DEL MINISTRO SANGIULIANO Queste la ragioni con cui la commissione ha motivato la scelta della città siciliana: “Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione tra l'individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l'isola di Lampedusa e i Comuni della provincia, e ponendo come fulcro il tema dell'accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all'obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale. Il ricco patrimonio culturale del territorio è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale proposta in un'ottica di innovazione, promozione e di conseguenza di un successivo sviluppo socio-economico che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria”. Le altre dieci città in lizza per il titolo erano Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). LA STORIA DELLA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA Il riconoscimento di Capitale italiana della cultura è stato istituito nel 2015 e prevede, salvo particolari evenienze e deroghe, una durata annuale. Finora il titolo è stato detenuto in maniera congiunta per l’edizione d’esordio dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, poi da Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma per il biennio 2020-2021 e Procida nel 2022. Agrigento raccoglierà il testimone dal simbolico gemellaggio Bergamo-Brescia, scelte congiuntamente come Capitali italiane della cultura per l’anno 2023, seguite da Pesaro, città detentrice del titolo nel 2024. [Immagine in apertura: Agrigento. Foto di Raffaele Reccia su Unsplash]
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